10 libri da leggere prima di andare in Messico

Quali sono i libri da leggere prima di andare in Messico? In questo articolo troverete i 10 libri da leggere prima di visitare il Messico, titoli che possono aiutare a saperne di più del Paese dei tacos e delle tortillas. 

Messico e Nuvole! Chissà quante volte abbiamo cantato questo motivetto, viaggiando con la mente verso luoghi esotici e facendoci cullare dalla fantasia. Il Messico è un grande sistema solare dove i pianeti sono storie, culture, lingue e popolazioni cucite insieme come una coloratissima tela patchwork geopolitica ed antropologica.

Luoghi mitici ed affascinanti fanno da contraltare ad altri polverosi e di frontiera. Un milione di sfumature condizionano un Paese di sofferenza, lotta ed ingiustizie ma anche di cultura, genialità e creatività. Attraverso 10 libri affronteremo un viaggio intimo lontano dai luoghi turistici, ci immergeremo nel Messico più profondo per riflettere su paesaggio culturale frammentato dove l’elemento letterario diventa crocevia di passione, immaginazione, sensualità, spiritualità, rivincita e malinconia.

Ecco la lista dei dieci libri da leggere prima di volare in Messico!


I detective selvaggi – Roberto Bolaño

I Detective Selvaggi, pubblicato nel 1998, è il Romanzo che ha chiuso degnamente il Novecento connotandosi come una delle opere più importanti di tutti i tempi. Il libro è un viaggio on the road nei quattro angoli del globo, con passaggi a Roma, Parigi, Israele ed il deserto del Sonori, ma è il Messico a rappresentare l’essenza più pura del romanzo stesso.

«Io sono la madre della poesia messicana. Io conosco tutti i poeti e tutti i poeti conoscono me».

Così scrive Auxilio uno degli oltre 56 personaggi che popolano questo universo onirico attraversato da un fiume galattico di parole.

Il nucleo del libro è l’indagine dei poeti-detective spinta dalla necessità di mettersi sulle tracce di Cesárea poetessa di una fantomatica e misteriosa corrente letteraria osteggiata dalla comunità intellettuale messicana guidata, nelle vesti di Gran Sacerdote, da Octavio Paz.

Un Viaggio popolato di voci e storie, un itinerario narrativo folle dove si alternano diversi piani prosaici che danno vita a visioni oniriche il tutto attraverso un lirismo in grado di contemplare ironia e poeticità, dramma e comicità vita e morte. Il tutto al gusto di Mezcal.

“I detective selvaggi” di Roberto Bolaño, edizioni Adelphi. 

Sotto il vulcano – Malcom Lowry

Il Messico è un luogo dell’anima, territorialmente e culturalmente estremo, spesso irrazionale, pregno di simbolismi e riferimenti mitologici. In questo contesto si inserisce il Romanzo di Lowry ambientato in una cittadina Messicana alle pendici del Popocatépetl e l’Ixtacihuatl che nella mitologia atzeca erano in realtà due amanti separati dalla morte e trasformati dagli dei in vulcani.

Il romanzo, come l’Ulisse di Joyce, è ambientato in una sola giornata e precisamente il giorno dei morti il 02 novembre ricorrenza molto sentita in Messico che oltre a una natura iconografica è stata oggetto di rappresentazioni artistiche e letterarie divenute note in tutto il mondo.

Sotto il vulcano è un romanzo difficile e complesso, impreziosito da una prosa sontuosa e barocca, che sottopone il lettore ad uno sforzo di concentrazione oltre ogni limite umano, enciclopedico ed al tempo stesso confusionario, lirico e cerebrale, onirico e allucinatorio, è strutturato in modo da incorporare in unico monoblocco le sensazioni contrastanti del lettore, la tumultuosa ambientazione geografica ed il paesaggio interiore umano popolato di spettri e rovine del passato.

“Sotto il vulcano” di Malcom Lowry, edizioni Feltrinelli

Dolce come il cioccolato – Laura Esquivel

Viaggiare in un paese significa anche gustarne la cultura, scoprire i segreti della tavola, come il cibo si intersechi con eventi e avvenimenti storici che hanno segnato la vita futura del luogo. Laura Esquivel, con una scrittura raffinata, ci racconta la vita rurale messicana agli inizi del 900, preludio della rivoluzione di Pancho Villa. Dolce come il cioccolato è un racconto polifonico dove le ricette culinarie fanno da testimone ad elementi caratterizzanti dei romanzi d’amore che si fondono ad alcuni tipici della magia nera, della tradizione e della superstizione messicana.

Intenso, ironico, leggero ma al tempo stesso profondo, il romanzo si inserisce, grazie anche alla presenza di personaggi letteralmente grotteschi, nel solco della tradizione del realismo magico tipico della letteratura latina americana.

Descrizione

Fin dal loro primo incontro, poco più che adolescenti, Pedro e Tita vengono travolti da un sentimento più grande di loro. Purtroppo, a causa di un’assurda tradizione familiare, per Tita il matrimonio è impossibile: ma per umana volontà e con la complicità del destino, lei e Pedro si ritroveranno a vivere sotto lo stesso tetto come cognati, costretti alla castità e tuttavia legati da una sensualità incandescente. Una storia d’amore in cui il cibo diventa metafora e strumento espressivo, rito e invenzione, promessa e godimento, veicolo di un’inedita comunione erotica.

“Dolce come il cioccolato” di Laura Esquivel, edizioni Garzanti.

Pedro Páramo – Juan Rulfo

Pedro Páramo è la pietra filosofale della letteratura Latina, il libro che, seppur con uno stile lontano anni luce, generò ed ispirò il realismo magico che vide in cent’anni di solitudine l’opera più grandiosa e colossale. Per capire la grandezza letteraria e la complessità dell’opera bisogna rifarsi alle parole dello stesso Gabriel García Márquez il quale dichiarò di aver letto due volte nella stessa notte il romanzo di Juan Rulfo. Pedro Páramo è un libro fuori da ogni schema e genere, in perenne oscillazione tra fantastico, fantascientifico e giallo ma anche storico e antropomorfo, volendo fare un paragone, in termini di complessità, potremmo sovrapporlo all’ Ulisse di Joyce nonostante tra le due opere ci sia una sostanziale differenza in termini di pagine.

Onirico, surrealista e visionario, Pedro Páramo è un viaggio nello spazio e nella dimensione temporale della storia messicana la cui strada è lastricata di violenza ed ingiustizia, una reiterata serie di soprusi come condanna perenne al paese. Un’accusa forte verso la chiesa, ritenuta complice del potere, racconta un mondo sospeso (molto messicano) tra sogno ed incanto, ondivago tra un passato dissolto ed un presente dove incombe l’ombra della perfidia e della crudeltà.

Poetico, complesso. Altissima Letteratura.

“Pedro Páramo” di Juan Rulfo, edizioni Einaudi.

Ballata per mia madre – Julián Herbert

Julian Herbert crea un romanzo completo in grado di abbracciare tutto lo spettro emotivo che racchiude tutti i sentimenti umani, contemplando, con una prosa erudita, sprazzi letterari che sovrappongono momenti amari e malinconici ad altri profondamente struggenti.

La protagonista del libro è Guadalupe Chavez, madre di cinque figli, che per vivere fa la prostituta, sullo scenario un Messico ostaggio dei suoi fantasmi polveroso, maleodorante e desolato, lontano dalle mete turistiche, ma probabilmente più autentico. Le scene del romanzo si susseguono dando l’impressione che il lettore sfogli un album fotografico di una famiglia a lui sconosciuta dove ogni immagine regala, grazie anche ad un sublime lirismo, frammenti di vite dissolte nel tempo ma capace, al tempo stesso, di attivare collegamenti cerebrali che rimandano ad un vissuto parallelo.

I sentimenti predominanti quale la vergogna e la disperazione verranno spazzati vai dalla forza dirompente dell’amore che lega una madre al figlio.

“Ballata per mia madre” di Julián Herbert, edizioni Gran Vía.

Conquistador – Buddy Levy

Il nostro viaggio non può fare a meno di fare capolino nel cuore delle rovine della civiltà Atzeca, luoghi che da millenni sono custodi di misteri e leggende.

“Conquistador – Cortés, Montezuma e la caduta dell’impero azteco”, di è un accurato ed avvincente saggio storico che, per via dello stile, si declina, tuttavia, ad assumere la connotazione di romanzo d’azione anche per l’inserimento di elementi che sembrano profilarsi di fantasia. La narrazione attraversa la storia della conquista del Messico fino alla caduta del mondo atzeco, affrontando tra l’altro il delicato ed intrigato, a tratti leggendario, rapporto tra Montezuma e Cortés, due figure rappresentate con un ritratto prosaico appassionante e avvincente degno dei grandi romanzieri.

Descrizione

Nel cuore del Messico, Montezuma, sovrano azteco orgoglioso e potente, onorato come un dio e profondamente temuto, a capo di un impero di 15 milioni di persone, aspetta, con curiosità e trepidazione, l’arrivo preannunciato di un misterioso straniero sbarcato da poco sulle coste del Continente. È Hernán Cortés, l’avventuriero spagnolo audace e ambizioso che passerà alla storia come il Gran Conquistador. Partito da Cuba con una piccola armata di furfanti e mercenari in cerca di oro e potere, superando vulcani ancora attivi e immense montagne, aridi altipiani e intricate foreste, imbattendosi in tribù indigene da soggiogare e convertire in nome del re di Spagna, Cortés raggiunge la Valle del Messico sul finire del 1519, varcando infine le maestose porte della capitale fino ad allora inviolata, la città dei sogni, Tenochtitlán. Il condottiero spagnolo e l’imperatore azteco si fronteggiano, protagonisti di un epocale incontro fra culture, affascinati e sconvolti dalla loro stessa diversità. Che quello straniero barbuto, dallo sguardo arrogante e dalla parola suadente, rappresenti il profetico ritorno del dio Quetzalcoatl? Dall’alto del piramidale Templo Mayor, luogo di preghiere e sacrifici umani, Montezuma interroga àuguri e sacerdoti per scoprire il destino del suo impero. Due anni dopo, di quella civiltà ricca ed evoluta non sarà rimasto più niente.

“Conquistador, Cortés, Montezuma e la caduta dell’impero atzeca” di Buddy Levy, edizioni Bruno Mondadori.

Quasi mai – Daniel Sada

Il Messico puritano ed ipocrita degli anni ’40 fa da sfondo a questo romanzo passionale, picaresco e grottesco nato dalla penna pungente ed affilata di Daniel Sada. La trama, come da tradizione per l’autore, è un elemento marginale che serve ad individuare un contesto narrativo su cui costruire una struttura complessa basata su supposizioni, divagazioni, analisi politiche e sociologiche ovvero satira affilata verso gli ordini costituiti.

Il protagonista un agronomo, vero e proprio anti-eroe, edifica la propria vita come se fosse un ranch in mezzo al deserto, innamorandosi di una prostituta, prima, e di una donna radicalmente casta poi. Daniel Sada, con un lirismo musicale, espressivo e prezioso, mescola elementi oscillanti tra realismo e surrealismo elaborando un testo che fotografa magistralmente nello specifico la società messicana ma che, al tempo stesso, potrebbe rivolgersi anche altrove nel mondo latino (Italia compresa).

Irriverente, tragicomico, spregiudicato, estenuante e labirintico Quasi Mai è un romanzo farsa che avvolge, confonde e colpisce.

“Quasi mai” di Daniel Sada, edizioni Delvecchio editore.

I rituali del caos – Carlos Monsiváis

Non si può parlare del Messico senza fare tappa nella sua sterminata e popolosa capitale, quella Città del Messico immortalata magnificamente e malinconicamente da Alfonso Cuarón. Difficile comprendere la complessità di questa città-stato, per certi versi post-apocalittica e romantica, costellazione di sottoculture, un sistema solare nella galassia del caos.

I rituali del caos di Carlos Monsivais si offre come guida alternativa alla vita quotidiana di Città del Messico, una raccolta di saggi dalla matrice sociologica che affronta con ironia, in modo intelligente ed intellettuale, i vari rituali quotidiani che coinvolgono la popolazione come la metropolitana, i mercati, il calcio i festeggiamenti dell’Angelo, etc. Il tema centrale che accumuna gli scritti è il culto della massa, la generazione del caos e come esso si manifesta attraverso gli innumerevoli “eroi” o “santi” mexicaness trasformati in icone da venerare.

Descrizione

Chiunque voglia provare ad addentrarsi nell’estrema complessità del Messico contemporaneo e della sua immensa capitale, prodotto emblematico dell’attuale società dello spettacolo, troverà nei “Rituali del caos” una guida insolita, dove la penna dell’autore traccia con piglio ironico e demistificatorio un percorso labirintico attraverso rituali antichi e moderni, in un’acutissima analisi di una realtà globalizzata che deve essere affrontata con tutti gli strumenti messi a disposizione dall’alta e dalla bassa cultura, perché soltanto in questo modo sarà possibile comprendere le dinamiche di sottomissione ed emancipazione che dettano i comportamenti delle masse. Dal fanatismo religioso al calcio, dalla boxe al kitsch, dalle folle che riempiono gli stadi alla calca nei vagoni della metropolitana, Carlos Monsivàis insegna a osservare qualsiasi fenomeno sociale con uno sguardo critico venato di umorismo, traendo dai gesti altrui motivi di riflessione su se stessi.

“I rituali del caos” di Carlos Monsiváis, edizioni Mimesis.

Il principio del piacere – José Emilio Pacheco

Josè Emilio Pacheco, uno dei più grandi scrittori messicani del Novecento, fu poeta, saggista, romanziere, giornalista, traduttore e molto altro, membro di quella schiera di intellettuali rivoluzionari nota come Generación de Medio Siglo, eppure fuori dai confini del Messico, almeno in Italia, è poco conosciuto. La scrittura di Pacheco ha nel DNA quella matrice tipica della letteratura sudamericana di qualità, la peculiarità sublime e prodigiosa di contemplare allo stesso tempo, ricordando Borges, alcune caratteristiche agli antipodi come il realismo e il fantastico con la leggerezza lieve di una prosa apparentemente precisa asciutta tanto da sembrare semplice pur non essendolo.

La chiave del libro è l’incredibile transito tra realtà e fantasia: il vero e il plausibile ricamano l’impossibile, l’inimmaginabile, in modo così sottile da generare preoccupazione e perplessità alla fine di ogni testo. Il principio del piacere, edito da Sur, è una raccolta di racconti, molti di essi pubblicati per la prima volta in Italia, di cui il primo dà il titolo all’opera.

In alcuni di essi Josè Emilio prende la macchina del tempo per sbarcare in diverse epoche ma avendo la capacità di trasmigrare la classicità, con predilezione greca, negli affanni ed i mutamenti contemporanei della società messicana, dando vita ad una contaminazione letteraria e antropologica interessante.

Potente e delicato, con forte connotazione storica, politica e geografica, proietta, inevitabilmente, la mente indietro nel tempo, catapultandola nella nostalgica Colonia Roma, ormai definitivamente scomparsa, la stessa narrata da Alfonso Cuarón, in uno dei film più belli degli ultimi decenni i cui frames scorrono, inevitabilmente, nella mente del lettore regalandogli attimi di malinconica dolcezza.

“Il principio del piacere” di José Emilio Pacheco, edizioni Sur.

Frida – Hayden Herrera

Terminiamo il nostro viaggio con l’icona, forse, più rappresentativa e conosciuta del Messico.

 L’Arte è un nutrimento dell’anima, ciò che affoga gli occhi di bellezza e ti catapulta in mille dimensioni parallele del pensiero. L’opera è imprescindibile dall’artista ne determina o meno l’eternità. Un contributo importante a quanto premesso si deve ad una Donna straordinaria, anticonformista, geniale e unica divenuta postuma, come il CHE, un’icona pop consumistica:

Frida Khalo.

Nel maremagnum delle biografie, molte di esse dedicate all’artista messicana, questa di Herrera è forse quella più attrattiva perché non si limita ad una mera rappresentazione aneddotica ma contempla scenari del tempo attraverso riflessioni intime e tematiche il cui focus narrativo non è centrato solo su Frida ma ruota anche sugli altri straordinari personaggi della galassia, come per esempio il grande muralista Comunista Diego Rivera. La narrazione è un intreccio di aneddoti, pensieri, riflessioni, lettere, confidenze, storie e testimonianze, sullo sfondo il Messico reale e quello sognato buttando l’occhio oltre confine con uno sguardo curioso e sospettoso anche agli “odiati” (inconsciamente amati) Stati Uniti.

Rivoluzionaria dell’anima, Frida ha trasformato la sua sofferenza regalandoci Bellezza… Eternamente

“Frida” di Hayden Herrera, edizioni Neri Pozza.

Exit mobile version