10 libri da leggere per scoprire la Toscana: i consigli dei lettori di Book Advisor

Quali sono i libri da leggere prima di visitare la Toscana? In questo articolo troverete i 10 libri da leggere per scoprire dal punto di vista letterario la Toscana, consigliati dai lettori del gruppo Facebook Book Advisor. I dieci titoli più votati nel sondaggio sono quelli che troverete di seguito. Consigli dei lettori, per lettori.

Se dieci libri da leggere prima di andare in Toscana non sono sufficienti e volete saperne ancora di più, basterà cliccare qui sul sondaggio per scoprire quali sono stati gli altri titoli proposti e votati dai lettori del gruppo Facebook Book Advisor. 

Ecco la lista dei dieci libri da leggere per scoprire la Toscana. 


Il giornalino di Gian Burrasca – Vamba

Descrizione

Giannino Stoppani, soprannominato “Gian Burrasca” per l’attitudine a combinarne di tutti i colori, è il figlio minore e unico maschio di una famiglia di nobili. Ogni giorno annota sul suo diario quello che gli accade, senza mai mentire, perché è così che è abituato a fare, e non risparmia nessuno, soprattutto le sorelle e i loro fidanzati. Quando, a causa delle sue continue birbonate, viene spedito in collegio, inizia a scrivere tutto quello che osserva. Presto il diario diventa un mezzo di protesta e il simbolo della rivolta contro il mondo falso e soffocante dei grandi, al quale Giannino e i suoi compagni si oppongono con la fantasia e la freschezza proprie della loro età. Introduzione di Beatrice Masini. 

 

Il giornalino di Gian Burrasca” di Vamba, edizioni Fanucci.

I delitti del BarLume – Marco Malvaldi

Descrizione

Una formidabile macchina da indagine: il pettegolezzo. Questa scoperta Marco Malvaldi la applica a un brodo primordiale particolarmente fertile. Un bar sulla costa tra Pisa e Livorno. Quattro anziani dalla battuta pronta, spesso indecente, e dalla morbosa curiosità che sanno tutto dei loro dintorni e delle loro tradizioni (civili, folcloriche, di cronaca). Un sagace «barrista» paziente a sufficienza per trasformare i vaneggiamenti dei vecchietti in intuizioni investigative. Una folla di tipici «attori» dalla Toscana profonda riadattati a un turismo invadente. Infine, tanti misteri criminali puramente paesani. Da questa serie di romanzi la fiction televisiva Sky «I delitti del BarLume».

La carta più alta
«Non è che tutti gli anni possono ammazzare qualcuno per farvi passare il tempo!». E invece quando è la stagione giusta impossibile distrarre Nonno Ampelio, il Rimediotti, il Del Tacca del Comune, Aldo il Ristoratore dalla loro mania. È un delirio senile che la morte del ricco proprietario di una tenuta, ufficialmente avvenuta per cause naturali, sia un delitto?

Il telefono senza fili
«”Ora, Ampelio, secondo lei io mi metto a parlare del caso qui, al bar, di fronte a tutto il paese?”. “Ma ci siamo solo noi quattro”. “Appunto”, confermò la commissaria». È scomparsa Vanessa Benedetti che gestisce un traballante agriturismo. E muore anche un cartomante che ne aveva preannunciato la sorte. Al BarLume i vecchietti sentenziano nonostante la canicola.

La battaglia navale
«Aldo aveva detto: “Ho trovato la lavapiatti, è una ragazza ucraina, si chiama Natasha” e tutti i vecchietti lì a immaginarsi la gemella della Stefanenko, per poi ritrovarsi davanti la versione femminile del compagno Černenko». Ai Sassi Amari, il litorale, viene trovato il cadavere di una bella ragazza, con uno strano tatuaggio. È una badante ucraina. Subito i sospetti si accentrano sul marito violento. E il caso sembra facilmente concluso, con grande delusione dei vecchietti. Per fortuna un vecchio «compagno» conosce le usanze delle ucraine.

I delitti del BarLume” di Marco Malvaldi, edizioni Sellerio.

Pinocchio – Carlo Collodi

Descrizione

Seguite il burattino più birichino di tutti nel suo rocambolesco viaggio per ritrovare Babbo Geppetto e diventare un “bambino vero”. State alla larga del terribile Mangiafoco, da quei furboni del Gatto e della Volpe e da altre strane creature…Dopo Il giardino segreto, Alice e Il Libro della Giungla, ecco il quarto volume della collana MinaLima Classics: troverete una marionetta di Pinocchio con il naso che si allunga, il teatro dei burattini, la casa della fata Turchina e tanto altro ancora! MinaLima Design è stato fondato da Miraphora Mina e Eduardo Lima, noti per la loro decennale partecipazione ai film della saga di Harry Potter, di cui hanno plasmato l’identità grafica. Dal loro stile londinese hanno continuato a raccontare storie attraverso progetti grafici dedicati all’editoria o a film come Sweeney Todd, The Imitation Game e Animali fantastici. Da poco, i due hanno ideato questa collana di grande pregio, volta a rivisitare i classici della letteratura per ragazzi con l’inserzione di elementi interattivi strabilianti. Età di lettura: da 9 anni.

Pinocchio” di Carlo Collodi, edizioni L’Ippocampo

La Divina Commedia – Dante

Descrizione

Ristampa anastatica del celebre “Dante minuscolo Hoepliano” in tre volumi, uno per cantica, in brossura, raccolti in un apposito astuccio. Pubblicata per la prima volta nel 1904, questa edizione del testo dantesco è arricchita dalle postille e cenni introduttivi del prof. Raffaello Fornaciari, riveduti dal prof. Piero Scazzoso e dalle decorazioni di Ezio Anichini che impreziosiscono copertine e astuccio. Una proposta che rielabora la versione minuscola hoepliana della Divina Commedia presentando ciascuna delle tre cantiche come un volume a sé stante, così da poter ancor più agevolmente maneggiare l’elevato e al tempo stesso diverso contenuto poetico e dottrinale dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso.

La Divina Commedia” di Dante, edizioni Hoepli.

Le ragazze di Sanfrediano – Vasco Pratolini

Descrizione

Il mondo del quartiere, la rappresentazione corale della vita di un rione popolare di Firenze: il libro di Pratolini è una favola moderna ma dall’ossatura antica, che si richiama alla novella boccaccesca, dove il vero protagonista è proprio lui, il quartiere di Sanfrediano. Qui le ragazze spasimano e si dannano tutte per lo stesso dongiovanni, “Bob” (dalla sua somiglianza con Robert Taylor), ma quando una delle innamorate gabbate, la Tosca, scopre il doppio gioco del ragazzo, decide di organizzare una beffa destinata a dargli una lezione una volta per tutte. Con un ritmo narrativo agile e brioso e un lessico ispirato al vernacolo fiorentino, Vasco Pratolini accompagna il lettore in una vicenda ricca di ironia, dove il contrappasso e la farsa scandiscono le storie dei protagonisti.

Le ragazze di Sanfrediano” di Vasco Pratolini, edizioni Bur.

Le case del malcontento – Sacha Naspini

Le Case sono scatole cinesi in cui tutto si conserva lontano da sguardi indiscreti. Le Case sono scatole sorpresa che contengono personaggi a molla, all’improvviso sbucano fuori e travolgono con le loro storie. Le Case sono scatole come vecchie tv con il tubo catodico, trasmettono uno spettacolo il cui sfarfallio e la luce bluastra catturano come diorami. Le Case sono una scatola a scacchi bianchi e neri che si apre rivelando tutti i suoi pezzi – Re, Regine, Cavalli, Torri, Alfieri e Pedoni: ciascuno ha la sua strada e il suo percorso, ma è difficile prevedere chi uscirà allo scoperto e farà la prossima mossa. Le Case è una scatola fatta di pagine, basta aprirla e leggere la prima per iniziare la partita. Naspini scrive un romanzo corale fra il gotico e l’arcano, che io definisco dark e basta, ma con tutte le venature possibili, dal viola al giallo al rosa antico, e una lingua piena di contaminazioni maremmane che coloriscono una scrittura che altrimenti si potrebbe definire classica. A Le Case ogni personaggio racconta una storia e ogni storia ha una sua verità, anche quando la storia è una sola. «Ma Le Case è un posto che ti chiude l’anima. Le Case è un cuore nero piantato in mezzo al pancione di Maremma, che si traveste piena di sogni e dopo te lo ficca nel didietro a brutto muso.» (Patrizia Ferrante).

Descrizione

C’è un borgo millenario scavato nella roccia dell’entroterra maremmano, il suo nome è “Le Case”. Un paese morente. Una trappola di provincia. Un microcosmo di personaggi che si trascinano in un gorgo di giorni sempre uguali: buongiorno, buonasera, e sorrisi che già assomigliano alla grinta di un teschio. Fino al giorno in cui la piccola comunità viene sconvolta dall’arrivo di Samuele Radi, nato e cresciuto nel cuore del borgo vecchio e poi fuggito nel mondo. Il suo ritorno a casa è l’innesco che dà vita a questo romanzo corale: la storia di un paese dove ognuno è dato in pasto al suo destino, con i suoi sprechi, le aspettative bruciate, le passioni, i giochi d’amore e di morte. Perché a Le Case l’universo umano non fa sconti e si mostra con oscenità. Ogni personaggio lascia dietro di sé una scia di fatti e intenzioni, originando trame che si incrociano, si accavallano, si scontrano dopo tragitti capaci di coprire intere esistenze. A Le Case si covano segreti inimmaginabili, ci si vende, si ammazza, si disprezza, si perdono fortune, si tramano vendette, ci si raccomanda a Dio, si vendono figli, si vive di superstizioni, si torna per salvarsi, si tradisce, si ruba, ci si rifugia, si cerca una nuova vita, si gioisce per le disgrazie altrui. Talvolta, inaspettatamente, si ama.

Le case del malcontento” di Sacha Naspini, edizioni E/O.

Cronache di poveri amanti – Vasco Pratolini

Ho aggiunto Pratolini, Cronache di poveri amanti, perché racconta di una Firenze lontana dagli itinerari turistici ma con un’anima che ancora in qualche angolo di quartiere è presente. E poi Pratolini è una garanzia, qualsiasi suo libro racconta il cuore di Firenze. (Milena Bertacchini)

Descrizione

Via del Corno è troppe cose per essere solo una strada: in quei cinquanta metri privi di marciapiedi e di interesse, esclusi dal traffico e dalla curiosità, ci si può imbattere nel meglio e nel peggio del mondo, in cuori e cervelli malati di ossessioni e desideri, ma soprattutto nell’autenticità di un gruppo di persone che usa dire “noi”. Via del Corno “è tutta udito”, e anche quando le finestre sono chiuse, le vicende, le rivalità, gli amori di uomini e donne si intersecano, si mischiano, trapassano da muro a muro. Finché, inevitabilmente, si confondono con il secolo e i suoi eventi: il Duce, il regime, la violenza politica, la repressione. Pratolini diceva che via del Corno – e lui la conosceva bene, per averci abitato da ragazzo – era la sua Aci Trezza, la sua epica popolare. Il romanzo che le dedicò nacque mentre l’autore lavorava con Rossellini alla sceneggiatura di Paisà: aveva il cinema neorealista “addosso” e lo trasferì su pagina, facendo della Firenze degli anni Venti l’icona indimenticabile di un mondo dolente ma vivo, dove la speranza era ancora accesa. Prefazione di Walter Siti.

Cronache di poveri amanti” di Vasco Pratolini, edizioni Bur.

Un cappello pieno di ciliege – Oriana Fallaci

Descrizione

“Ora che il futuro s’era fatto corto e mi sfuggiva di mano con l’inesorabilità della sabbia che cola dentro una clessidra, mi capitava spesso di pensare al passato della mia esistenza: cercare lì le risposte con le quali sarebbe giusto morire. Perché fossi nata, perché fossi vissuta, e chi o che cosa avesse plasmato il mosaico di persone che da un lontano giorno d’estate costituiva il mio Io.” Così comincia questa straordinaria epopea della famiglia di Oriana Fallaci, una saga che copre gli anni dal 1773 al 1889, con incursioni nel passato e in un futuro che precipita verso il bombardamento di Firenze del 1944. È una storia dell’Italia rivoluzionaria di Napoleone, Mazzini, Garibaldi, attraverso le avventure di uomini come Carlo che voleva piantare viti e olivi nella Virginia di Thomas Jefferson, Francesco marinaio, negriero e padre disperato, e donne indomite come la Caterina che alla fiera di Rosìa indossa un cappello pieno di ciliege per farsi riconoscere dal futuro sposo Carlo Fallaci, o come una bisnonna paterna, Anastasìa, figlia illegittima, ragazza madre, pioniera nel Far West. Dopo anni di ricerche, l’autrice ha visto la cronaca familiare trasformarsi in “una fiaba da ricostruire con la fantasia”: “la realtà prese a scivolare nell’immaginazione e il vero si unì all’inventabile poi all’inventato… E tutti quei nonni, nonne, bisnonni, bisnonne, trisnonni, trisnonne, arcavoli e arcavole, insomma tutti quei miei genitori, diventarono miei figli”.

Un cappello pieno di ciliege” di Oriana Fallaci, edizioni Bur.

La ragazza di Bube – Carlo Cassola

Per quanto riguarda i libri da leggere sulla Toscana evitando Firenze (impresa ardua) si potrebbe per esempio salire insieme a Mara sulla corriera che va a Volterra attraversando la campagna senese oppure con Mario prendere il treno da Follonica a Livorno. Leggere di Toscana non è difficile, basta chiedere a Carlo Cassola per trovarsi nella provincia dimenticata ma anche in città come Livorno e Firenze (lo avevo detto che era impresa ardua) . PS: Mara è “La ragazza di Bube”, Mario invece è quello invischiato in “Una relazione”. (Martina Nencetti)

Descrizione

Mara è una giovane di Monteguidi, piccolo paese della Val d’Elsa, che all’indomani della Liberazione conosce il partigiano Bube, eroe della Resistenza, e se ne innamora. Questi, tornato alla vita civile imbottito di precetti di violenza e vendetta, ha commesso un delitto e, dopo un periodo alla macchia, viene catturato e condannato a quattordici anni di carcere. Mara, maturata proprio grazie alla forza del sentimento per Bube e divenuta ormai donna, decide di aspettare l’amato con animo fedele e ostinato. Con questo romanzo – pubblicato nel 1960 e seguito nel 1963 da una celebre versione cinematografica interpretata da Claudia Cardinale – Cassola si aggiudica il premio Strega e raggiunge il successo anche internazionale. “La ragazza di Bube” segna una profonda cesura nella narrativa italiana del dopoguerra: benché ispirato a una vicenda realmente accaduta, il romanzo si arricchisce di elementi psicologici e lirici superando le istanze neorealiste, tanto per il linguaggio quanto per il rifiuto dei dogmatismi ideologici. “Il romanzo” sostiene infatti Cassola “viene prima di ogni interpretazione della realtà, è la ricerca continua della verità degli uomini.”

La ragazza di Bube” di Carlo Cassola, edizioni Mondadori.

Acciaio – Silvia Avallone

Descrizione

Nei casermoni di via Stalingrado a Piombino avere quattordici anni è difficile. E se tuo padre è un buono a nulla o si spezza la schiena nelle acciaierie che danno pane e disperazione a mezza città, il massimo che puoi desiderare è una serata al pattinodromo, o avere un fratello che comandi il branco, o trovare il tuo nome scritto su una panchina. Lo sanno bene Anna e Francesca, amiche inseparabili che tra quelle case popolari si sono trovate e scelte. Quando il corpo adolescente inizia a cambiare, a esplodere sotto i vestiti, in un posto così non hai alternative: o ti nascondi e resti tagliata fuori, oppure sbatti in faccia agli altri la tua bellezza, la usi con violenza e speri che ti aiuti a essere qualcuno. Loro ci provano, convinte che per sopravvivere basti lottare, ma la vita è feroce e non si piega, scorre immobile senza vie d’uscita. Poi un giorno arriva l’amore, però arriva male, le poche certezze vanno in frantumi e anche l’amicizia invincibile tra Anna e Francesca si incrina, sanguina, comincia a far male. Silvia Avallone racconta un’Italia in cerca d’identità e di voce, apre uno squarcio su un’inedita periferia operaia nel tempo in cui, si dice, la classe operaia non esiste più.

Acciaio” di Silvia Avallone, edizioni Bur.

10 libri da leggere prima di visitare la Toscana

Nei 10 libri da leggere prima di visitare la Toscana scelti dai lettori del gruppo Facebook Book Advisor, dunque, compaiono romanzi contemporanei dedicati alla regione. Come detto nel cappello introduttivo all’articolo, per chi volesse approfondire la letteratura della regione e leggere altri libri sulla Toscana, è possibile ampliare la selezione consultando il sondaggio del gruppo, qui.

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