10 libri da leggere per scoprire la Sicilia: i consigli dei lettori di Book Advisor

Quali sono i libri da leggere prima di visitare la Sicilia? In questo articolo troverete i 10 libri da leggere per scoprire dal punto di vista letterario la Sicilia, consigliati dai lettori del gruppo Facebook Book Advisor. I dieci titoli più votati nel sondaggio sono quelli che troverete di seguito. Consigli dei lettori, per lettori.

Se dieci libri da leggere prima di andare in Sicilia non sono sufficienti e volete saperne ancora di più, basterà cliccare qui sul sondaggio per scoprire quali sono stati gli altri titoli proposti e votati dai lettori del gruppo Facebook Book Advisor. 

Ecco la lista dei dieci libri da leggere per scoprire la Sicilia. 


Il gattopardo – Tomasi di Lampedusa

“Il Gattopardo” perché ha il sapore dell’universalità e perché è un’opera profonda e ironica e talmente ben scritta. (Marta Ragusa)

Descrizione

Siamo in Sicilia, all’epoca del tramonto borbonico: è di scena una famiglia della più alta aristocrazia isolana, colta nel momento rivelatore del trapasso di regime, mentre già incalzano i tempi nuovi (dall’anno dell’impresa dei Mille di Garibaldi la storia si prolunga fino ai primordi del Novecento). Accentrato quasi interamente intorno a un solo personaggio, il principe Fabrizio Salina, il romanzo, lirico e critico insieme, ben poco concede all’intreccio e al romanzesco tanto cari alla narrativa dell’Ottocento. L’immagine della Sicilia che invece ci offre è un’immagine viva, animata da uno spirito alacre e modernissimo, ampiamente consapevole della problematica storica e politica contemporanea.

Il gattopardo” di Tomasi di Lampedusa, edizioni Feltrinelli. 

La lunga vita di Marianna Ucrìa – Dacia Maraini

Ho aggiunto La lunga vita di Marianna Ucria, un romanzo meno conosciuto di altri, ma che racconta molto della mentalità e degli ambienti siciliani. (Nella Patanè)

Descrizione

Marianna appartiene a una nobile famiglia palermitana del Settecento. Il suo destino dovrebbe essere quello di una qualsiasi giovane nobildonna ma la sua condizione di sordomuta la rende diversa: “Il silenzio si era impadronito di lei come una malattia o forse una vocazione”. Le si schiudono così saperi ignoti: Marianna impara l’alfabeto, legge e scrive perché questi sono gli unici strumenti di comunicazione col mondo. Sviluppa una sensibilità acuta che la spinge a riflettere sulla condizione umana, su quella femminile, sulle ingiustizie di cui i più deboli sono vittime e di cui lei stessa è stata vittima. Eppure Marianna compirà i gesti di ogni donna, gioirà e soffrirà, conoscerà la passione.

La lunga vita di Marianna Ucrìa” di Dacia Maraini, edizioni Rizzoli.

I Malavoglia – Giovanni Verga

“I Malavoglia” perché è da sempre il mio libro preferito tra quelli ambientati sull’isola, rivoluzionario nel suo genere. (Marta Ragusa)

Descrizione

Al centro della narrazione sta la “Provvidenza”, la barca più illustre della letteratura italiana, la più vecchia delle barche da pesca del villaggio. La vicenda ruota intorno alla sventura dei Malavoglia, innescata proprio dal naufragio della “Provvidenza” carica di lupini presi a credito. Si snoda così tutta una trama straordinariamente complessa che non abbandona mai lo svolgersi doloroso del dramma. Il quale è una serie di rovesci, colpo su colpo contro i Malavoglia, ogni volta che a forza di rassegnazione e coraggio riescono a rialzarsi dal colpo precedente. Introduzione di Edoardo Sanguineti.

I Malavoglia” di Giovanni Verga, edizioni Feltrinelli

A ciascuno il suo – Leonardo Sciascia

Ho aggiunto A ciascuno il suo di Leonardo Sciascia, perché Sciascia “è la Sicilia”, la Sicilia intellettuale, la Sicilia che si oppone, la Sicilia che tutti amiamo. (Patrizia Ferrante)

Descrizione

Il romanzo dell’oscura, crudele Sicilia. Il dramma di un investigatore lucido che, quanto più indagava, tanto più “nell’equivoco, nell’ambiguità, moralmente e sensualmente si sentiva coinvolto”. A ciascuno il suo è un romanzo di Leonardo Sciascia del 1966, strettamente legato per temi e contenuto a Il giorno della civetta (1961). Si tratta infatti ancora di un “giallo” di ambientazione siciliana e mafiosa, ma, come avviene nel romanzo precedente, l’omicidio è connesso alla politica (attraverso la corruzione di alcuni funzionari pubblici) e alla fitta rete di “poteri forti” che ruotano attorno al mondo descritto dall’autore: non a caso, in A ciascuno il suo omertà e mafia sono forze occulte che verranno nascoste dietro alla giustificazione di un omicidio passionale.

A ciascuno il suo” di Leonardo Sciascia, edizioni Adelphi.

I Vicerè – Federico De Roberto

Descrizione

“I Viceré si iscrive a mio avviso nel capitolo delle grandi saghe che con la potenza di un affresco narrano alcuni decenni di storia attraverso le vicende di una famiglia, di una stirpe, di un ceto sociale, assunti come monade del mondo che li circonda. […] I Viceré è una disperata, sofferta, dolorosa confessione. La confessione di un essere umano che si identifica totalmente con una precisa società, e ne racconta i fatti e i misfatti con una oggettività insistita e impietosa; come un serial killer che una volta preso e smascherato svuota finalmente il sacco dei suoi delitti, rivelandone addirittura di insospettati. […] I Viceré è dunque davvero un lungo, dolente monologo. Dal suo senso più profondo possono anche distrarre i fatti, i conflitti, i personaggi che ne animano le pagine, e che nel romanzo tengono desta l’attenzione, incuriosiscono, e addirittura appassionano. Ma il più autentico filo conduttore è quello: il dolore, forse anche la disperazione, che ne fanno il sofferto epicedio di questa società di naufraghi della Medusa, atavicamente impotente, alla quale l’autore è atavicamente legato e alla cui sorte si immola.” (dalla prefazione di Luigi Lunari)

I Vicerè” di Federico De Roberto, edizioni Feltrinelli.

I leoni di Sicilia – Stefania Auci

I leoni di Sicilia di Stefania Auci per assaporare Palermo e la Sicilia attraverso la storia di una grande famiglia (Elisa Scirè)

Descrizione

Dal momento in cui sbarcano a Palermo da Bagnara Calabra, nel 1799, i Florio guardano avanti, irrequieti e ambiziosi, decisi ad arrivare più in alto di tutti. A essere i più ricchi, i più potenti. E ci riescono: in breve tempo, i fratelli Paolo e Ignazio rendono la loro bottega di spezie la migliore della città, poi avviano il commercio di zolfo, acquistano case e terreni dagli spiantati nobili palermitani, creano una loro compagnia di navigazione… E quando Vincenzo, figlio di Paolo, prende in mano Casa Florio, lo slancio continua, inarrestabile: nelle cantine Florio, un vino da poveri – il marsala – viene trasformato in un nettare degno della tavola di un re; a Favignana, un metodo rivoluzionario per conservare il tonno – sott’olio e in lattina – ne rilancia il consumo in tutta Europa… In tutto ciò, Palermo osserva con stupore l’espansione dei Florio, ma l’orgoglio si stempera nell’invidia e nel disprezzo: quegli uomini di successo rimangono comunque «stranieri», «facchini» il cui «sangue puzza di sudore». Non sa, Palermo, che proprio un bruciante desiderio di riscatto sociale sta alla base dell’ambizione dei Florio e segna nel bene e nel male la loro vita; che gli uomini della famiglia sono individui eccezionali ma anche fragili e – sebbene non lo possano ammettere – hanno bisogno di avere accanto donne altrettanto eccezionali: come Giuseppina, la moglie di Paolo, che sacrifica tutto – compreso l’amore – per la stabilità della famiglia, oppure Giulia, la giovane milanese che entra come un vortice nella vita di Vincenzo e ne diventa il porto sicuro, la roccia inattaccabile.

Intrecciando il percorso dell’ascesa commerciale e sociale dei Florio con le loro tumultuose vicende private, sullo sfondo degli anni più inquieti della Storia italiana – dai moti del 1818 allo sbarco di Garibaldi in Sicilia – Stefania Auci dipana una saga familiare d’incredibile forza, così viva e pulsante da sembrare contemporanea.

I leoni di Sicilia” di Stefania Auci, edizioni Rizzoli

Novelle per un anno – Luigi Pirandello

Ho inserito Pirandello, Novelle per un anno, anche se non tutte sono ambientate in Sicilia, perché, beh, Pirandello va letto e punto. Iniziare dalle novelle mi pare un buon compromesso. (Valentina Graziani)

Descrizione

Pirandello inizia a scrivere novelle alla fine dell’Ottocento, muovendo dai retaggi di un verismo di cui veniva disintegrando gli stessi presupposti teorici, e continua fino agli ultimi giorni di vita. Al progetto, rimasto incompiuto, di raccogliere la produzione breve in un corpus compatto di trecentosessantacinque racconti, le Novelle per un anno, Pirandello dedicò molte energie, testimoniando quanto questo genere letterario ben radicato nella tradizione italiana rappresentasse per lui un serbatoio prezioso di figure e di temi, un momento ineliminabile di confronto tra lo scrittore e i suoi ricorrenti fantasmi, calati nelle vesti di personaggi. Questo volume raccoglie trentaquattro novelle tra le più celebri e conosciute, da La patente a Ciàula scopre la Luna a Una giornata: copioni spesso di derivazione ancora ottocentesca nei loro temi narrativi, che offrono uno spaccato a tutto campo della società italiana del primo Novecento, ma che rimangono impressi soprattutto per il punto di vista, quello del “filosofo”, dell'”umorista”, dal quale fatti ordinari vengono osservati. Lo scarto, l’anomalia, l’emarginazione diventano la molla che permette il sovvertimento di quel “pantano della vita ordinaria” in cui annaspa l’anti-eroe pirandelliano, nel quale l’uomo del XXI secolo non può non riconoscersi.

Novelle per un anno” di Luigi Pirandello, edizioni Mondadori.

Conversazione in Sicilia – Elio Vittorini

Ho aggiunto “Conversazione in Sicilia”, di Elio Vittorini: è un viaggio alle origini, un viaggio sensoriale che passa dal cibo, dagli odori, dai sapori, dai ricordi. L’ho letto quando ero al liceo durante un modulo di approfondimento organizzato dalla nostra professoressa di italiano e inerente proprio la nostra regione e da allora lo consiglio. È poesia che si tocca, qualcosa di tangibile eppure che si dissolve nell’onirico. È anche critica, è accettazione e superamento. È un testo immancabile. (Dedina Venuta)

Descrizione

Silvestro si sente impotente di fronte alle sofferenze del genere umano. Il padre per lettera gli comunica che ha lasciato la madre per vivere con un’altra donna. Silvestro intraprende un lungo viaggio in treno da Bologna per fare visita alla madre e ritrovare il paese natale in Sicilia, abbandonato quindici anni prima. Lì accompagna la donna ad assistere i malati di malaria e di tisi e ha una rivelazione: queste persone sono il “mondo offeso”, la parte di umanità quotidianamente oppressa e rassegnata al proprio destino. Con un linguaggio estremamente letterario, ispirato ai silenzi e alle ombre di una Sicilia insolita, invernale e montuosa, Elio Vittorini, siciliano emigrato al nord, racconta in questo romanzo la propria terra e la trasforma in metafora del mondo intero e dell’esistenza.

Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini, edizioni Bompiani

Storia di una capinera – Giovanni Verga

Descrizione

“Storia di una capinera” è il primo romanzo di Verga. Pubblicato nel 1871 e scritto due anni prima, tramite una forma epistolare dominata alla perfezione ci tuffa nel cuore pulsante di un’anima prigioniera. Maria, una ragazza costretta dal padre a chiudersi in convento in assenza di qualsiasi vocazione, trova il modo durante una fugace vacanza in campagna di intrattenere con l’amica Marianna una corrispondenza che diviene per lei l’unico modo di dar sfogo ai suoi molti turbamenti. Respirando finalmente un’aria non compressa all’interno delle mura del convento, Maria scopre l’esistenza di un mondo più ampio, più inebriante, più vivo. E, soprattutto, scopre l’esistenza e l’essenza dell’amore, un sentimento che, costretto a nuotare controcorrente, la sconvolgerà per sempre. Prefazione di Federico De Roberto.

Storia di una capinera” di Giovanni Verga, edizioni Feltrinelli.

La concessione del telefono – Andrea Camilleri

Aggiungo La concessione del telefono di Andrea Camilleri, perché un Camilleri senza Montalbano non può mancare e secondo me questo è uno dei migliori: intelligente, divertente, di denuncia politica e sociale, originale. (Patrizia Ferrante)

Descrizione

“Nell’estate del 1995 trovai, tra vecchie carte di casa, un decreto ministeriale (che riproduco nel romanzo) per la concessione di una linea telefonica privata. Il documento presupponeva una così fitta rete di più o meno deliranti adempimenti burocratico-amministrativi da farmi venir subito voglia di scriverci sopra una storia di fantasia (l’ho terminata nel marzo del 1997). La concessione risale al 1892… Nei limiti del possibile, essendo questa storia esattamente datata, ho fedelmente citato ministri, alti funzionari dello stato e rivoluzionari col loro vero nome (e anche gli avvenimenti di cui furono protagonisti sono autentici). Tutti gli altri nomi e gli altri fatti sono invece inventati di sana pianta.” A. C.

La concessione del telefono” di Andrea Camilleri, edizioni Sellerio.

10 libri da leggere prima di visitare la Sicilia

Nei 10 libri da leggere prima di visitare la Sicilia scelti dai lettori del gruppo Facebook Book Advisor, dunque, compaiono romanzi contemporanei dedicati alla regione sicula. Come detto nel cappello introduttivo all’articolo, per chi volesse approfondire la letteratura della città ligure e leggere altri libri sulla Sicilia, è possibile ampliare la selezione consultando il sondaggio del gruppo, qui.

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