10 libri da leggere per scoprire Torino: i consigli dei lettori di Book Advisor

Quali sono i libri da leggere prima di visitare Torino? In questo articolo troverete i 10 libri da leggere per scoprire dal punto di vista letterario Torino, consigliati dai lettori del gruppo Facebook Book Advisor. I dieci titoli più votati nel sondaggio sono quelli che troverete di seguito. Consigli dei lettori, per lettori.

Se dieci libri da leggere prima di andare a Torino non sono sufficienti e volete saperne ancora di più, basterà cliccare qui sul sondaggio per scoprire quali sono stati gli altri titoli proposti e votati dai lettori del gruppo Facebook Book Advisor. 

Ecco la lista dei dieci libri da leggere per scoprire Torino. 


La donna della domenica – Fruttero & Lucentini

La donna della domenica per ritrovare una Torino che non c’è più… e non è detto che sia un male. (Riccardo Gavioso)

Ho votato La donna della domenica perché è uno dei miei libri preferiti ma anche perché mi ha descritto una Torino molto particolare. Il Balon, le ville signorili in collina, i palazzi del potere. (Claudio Sottile)

“La donna della Domenica” di Fruttero e Lucentini, una Torino scomparsa, ma presente nel mio cuore. (Sergio Gribaudo)

Descrizione

Torino, anni settanta. Nel suo pied-à-terre viene ucciso l’architetto Garrone.
Mondadori torna al giallo ripubblicando i suoi classici in una nuova veste grafica.

Dopo tanti anni che ci abitava, lui sapeva ormai che la leggendaria monotonia della città era un’invenzione di osservatori superficiali, o piuttosto un mascheramento da cui l’ingenuo e l’impaziente si lasciavano ingannare come dal neutro pelame mimetico di un animale appiattato. Sotto quell’apparenza così ovvia, di carta messa in tavola, Torino era una città per intenditori.

Squallido personaggio che vive di espedienti ai margini della Torino bene, Garrone fa parte di una sorta di “teatrino privato” nel quale Anna Carla Dosio, la moglie di un ricco industriale, e Massimo Campi, giovane omosessuale della buona borghesia, stigmatizzano vizi, affettazioni e cattivo gusto dei loro conoscenti. Il commissario Santamaria indaga tra l’ipocrisia, le comiche velleità e i chiacchiericci della borghesia piemontese. Sullo sfondo una città in apparenza ordinata e precisa fino alla noia, ma che nasconde un cuore folle e malefico. Un romanzo paradossale e raffinato, complesso ma leggero, di fulminante ironia.

“La donna della domenica” di Fruttero & Lucentini, edizioni Mondadori

Lessico famigliare – Natalia Ginzburg

Descrizione

“Lessico famigliare” è il libro di Natalia Ginzburg che ha avuto maggiori e più duraturi riflessi nella critica e nei lettori. La chiave di questo romanzo è delineata già nel titolo. Famigliare, perché racconta la storia di una famiglia ebraica e antifascista, i Levi, a Torino tra gli anni Trenta e i Cinquanta del Novecento. E Lessico perché le strade della memoria passano attraverso il ricordo di frasi, modi di dire, espressioni gergali. Scrive la Ginzburg: “Noi siamo cinque fratelli. Abitiamo in città diverse, alcuni di noi stanno all’estero: e non ci scriviamo spesso. Quando c’incontriamo, possiamo essere, l’uno con l’altro, indifferenti, o distratti. Ma basta, fra noi, una parola. Basta una parola, una frase, una di quelle frasi antiche, sentite e ripetute infinite volte, nel tempo della nostra infanzia. Ci basta dire ‘Non siamo venuti a Bergamo per fare campagna’ o ‘De cosa spussa l’acido cloridrico’, per ritrovare a un tratto i nostri antichi rapporti, e la nostra infanzia e giovinezza, legata indissolubilmente a quelle frasi, a quelle parole”.

“Lessico famigliare” di Natalia Ginzburg, Edizioni Einaudi.

Cuore – Edmondo De Amicis

Ho proposto Cuore. L’ho scelto perché è il primo libro a cui ho pensato leggendo la domanda. Un libro pieno di buoni sentimenti e di educazione. Un classico che tutti dovrebbero leggere, non solo da ragazzi. (Barbara Grassi)

Cuore…per la sua delicatezza, per come sia calato e contestualizzato in quella Torino che sembra di rivivere ad ogni pagina! (Eva Marcone)

Descrizione

È passato più di un secolo da quando, nel 1886, Cuore venne pubblicato per la prima volta e rese De Amicis lo scrittore più letto d’Italia. Eppure, ancora oggi questo libro ci colpisce non solo per la straordinaria, ineguagliata fortuna che l’ha accompagnato lungo tutta la sua storia, ma anche per i suoi pregi letterari: per la scrittura, per la sapienza di una sceneggiatura completa, per la capacità di concludere un episodio con una singola, magistrale frase. Lo stesso intento pedagogico e l’impegno civile che lo permeano sono la dimostrazione di una tensione morale capace di renderlo emozionante e commovente anche per il lettore contemporaneo – e per lo spettatore: come dimostrano i molti film e sceneggiati che sono stati tratti da Cuore.

“Cuore” di Edmondo De Amicis, edizioni Einaudi.

La solitudine dei numeri primi – Paolo Giordano

Propongo La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano, che racconta le vite dei suoi due protagonisti, Alice e Mattia in parallelo. La storia inizia a Torino, dove i due ragazzi nascono e crescono. Vite difficili, dotati di grande intelligenza, si sfiorano senza veramente viversi. Sullo sfondo Torino, splendida con i suoi luoghi e la sua magia. (Antonella Duosi)

Ho scelto “La solitudine dei numeri primi” di Paolo Giordano perché: Questo libro è poesia pura. Ecco il perché di tanti premi. Magari ok, non é un capolavoro. Tuttavia è un libro di grande spessore emotivo, la sensibilità dell’autore descrive paesaggi interiori per niente facili da capire, persino da intuire. Bello! (Carmelo Torrenti)

Descrizione

Alice è una bambina obbligata dal padre a frequentare la scuola di sci. È una mattina di nebbia fitta, lei non ha voglia, il latte della colazione le pesa sullo stomaco. Persa nella nebbia, staccata dai compagni, se la fa addosso. Umiliata, cerca di scendere, ma finisce fuori pista spezzandosi una gamba. Resta sola, incapace di muoversi, al fondo di un canale innevato, a domandarsi se i lupi ci sono anche in inverno. Mattia è un bambino molto intelligente, ma ha una gemella, Michela, ritardata. La presenza di Michela umilia Mattia di fronte ai suoi coetanei e per questo, la prima volta che un compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia abbandona Michela nel parco, con la promessa che tornerà presto da lei. Questi due episodi iniziali, con le loro conseguenze irreversibili, saranno il marchio impresso a fuoco nelle vite di Alice e Mattia, adolescenti, giovani e infine adulti. Le loro esistenze si incroceranno, e si scopriranno strettamente uniti, eppure invincibilmente divisi. Come quei numeri speciali, che i matematici chiamano “primi gemelli”: due numeri primi vicini ma mai abbastanza per toccarsi davvero. Un romanzo d’esordio che alterna momenti di durezza e spietata tensione a scene rarefatte e di trattenuta emozione, di sconsolata tenerezza e di tenace speranza.

“La solitudine dei numeri primi” di Paolo Giordano, edizioni Mondadori.

Le venti giornate di Torino – Giorgio De Maria

Le venti giornate di Torino, De Maria. Soprannaturale e sfuggente, una Torino immaginifica. (Mattia Garavaglia)

Ho votato “le venti giornate di Torino” perché mi ha conquistato con la sua atmosfera un po’ magica e misteriosa che caratterizza la mia città. (Luca Buggio)

Descrizione

Le venti giornate di Torino erano iniziate il 3 luglio di dieci anni prima: la siccità, l’insonnia collettiva, i cittadini che vagavano come fantasmi per le strade del centro storico, le grida misteriose, le statue che sembravano aver preso vita, e soprattutto una orribile catena di omicidi. Poi, dopo venti giorni, tutto era finito, all’improvviso, come era cominciato. E nessuno aveva più voluto parlare di quella storia. Dieci anni dopo, un anonimo investigatore dilettante decide di indagare per scrivere un libro su quella vicenda. Perché l’insonnia di massa? E chi erano, e da dove venivano, le mostruose figure di cui troppe testimonianze raccontano? E soprattutto, che nesso c’era tra quanto accadde e la biblioteca che era stata aperta presso la Piccola Casa della Divina Provvidenza? Una biblioteca assai strana, dove non si trovavano i testi pubblicati dagli editori, ma scritti di privati cittadini, che rivelavano i loro pensieri più intimi e profondi, molto spesso terribili, e li mettevano in condivisione con altri cittadini come loro. Non passerà molto prima che il protagonista si renda conto che quella orribile stagione si è conclusa solo in apparenza, e che le forze oscure che avevano scatenato quei drammatici giorni di violenza cieca sono ancora presenti e vigili. Un romanzo inquietante, profetico in modo inspiegabile, principale opera di un autore ingiustamente dimenticato.

“Le venti giornate di Torino” di Giorgio De Maria, edizioni Frassinelli

Torino è casa mia – Giuseppe Culicchia

Descrizione

“Oltre a essere la mia città, Torino è anche la mia casa. E come ogni casa contiene un ingresso, la stazione di Porta Nuova, una cucina, il mercato di Porta Palazzo, un bagno, il Po, e poi naturalmente il salotto di Piazza San Carlo, e quel terrazzo che è il Parco del Valentino, e il ripostiglio del Balon, e una quantità di altre cose e di altre storie. Aprire questo libro è un po’ come entrare in casa nostra. Mia. Vostra.”

Torino è casa mia è un saggio dello scrittore torinese Giuseppe Culicchia pubblicata nel 2005. Il libro è una sorta di guida di Torino, come lascia intendere il suo inserimento nella collana “Contromano”. E in effetti si tratta di una descrizione della città ma, pur spiegando i nomi e la storia dei luoghi e illustrando palazzi e monumenti, è scritta con toni essenzialmente narrativi, in modo scanzonato e disinvolto. Con questa prosa “leggera” l’autore compila una serie di “storie”, di brevi capitoli a mezza strada fra il saggio e il racconto, che consegnano al lettore una visione ironica, ma anche un po’ nostalgica, di Torino e dei suoi abitanti

“Torino è casa mia” di Giuseppe Culicchia, edizioni Laterza.

Il morso della vipera – Alice Basso

Ho proposto Il morso della vipera di Alice Basso, perché racconta la Torino del 1936, con gli occhi di una giovane dattilografa. Giri per la città sui piedi di Anita Bo, con le spille da balia che le fermano la gonna ai mutandoni perché la sua mamma teme che lei mostri troppo camminando… (Chiara Pellizzari)

Descrizione

Il suono metallico dei tasti risuona nella stanza. Seduta alla sua scrivania, Anita batte a macchina le storie della popolare rivista Saturnalia: racconti gialli americani, in cui detective dai lunghi cappotti, tra una sparatoria e l’altra, hanno sempre un bicchiere di whisky tra le mani. Nulla di più lontano dal suo mondo. Eppure le pagine di Hammett e Chandler, tradotte dall’affascinante scrittore Sebastiano Satta Ascona, le stanno facendo scoprire il potere delle parole. Anita ha sempre diffidato dei giornali e anche dei libri, che da anni ormai non fanno che compiacere il regime. Ma queste sono storie nuove, diverse, piene di verità. Se Anita si trova ora a fare la dattilografa la colpa è solo la sua. Perché poteva accettare la proposta del suo amato fidanzato Corrado, come avrebbe fatto qualsiasi altra giovane donna del 1935, invece di pronunciare quelle parole totalmente inaspettate: ti sposo ma voglio prima lavorare. E ora si trova con quella macchina da scrivere davanti in compagnia di racconti che però così male non sono, anzi, sembra quasi che le stiano insegnando qualcosa. Forse per questo, quando un’anziana donna viene arrestata perché afferma che un eroe di guerra è in realtà un assassino, Anita è l’unica a crederle. Ma come rendere giustizia a qualcuno in tempi in cui di giusto non c’è niente? Quelli non sono anni in cui dare spazio ad una visione obiettiva della realtà. Il fascismo è in piena espansione. Il cattivo non viene quasi mai sconfitto. Anita deve trovare tutto il coraggio che ha e l’intuizione che le hanno insegnato i suoi amici detective per indagare e scoprire quanto la letteratura possa fare per renderci liberi.

“Il morso della vipera” di Alice Basso, Garzanti Edizioni.

Città sommersa – Marta Barone

Un libro da leggere assolutamente è Città sommersa di Marta Barone. L’autrice ripercorre, a ritroso, il viaggio compiuto da suo padre negli anni ’70/’80, nella Torino operaia della Fiat. (Anna Castiello)

“Città sommersa” di Marta Barone, una Torino cupa, degli anni in cui frequentavo il liceo e dove l’impegno politico non era casuale. (Sergio Gribaudo)

Descrizione

Il ragazzo corre nella notte d’inverno, sotto la pioggia, scalzo, coperto di sangue non suo. Chiamiamolo L.B. e avviciniamoci a lui attraverso gli anni e gli eventi che conducono a quella notte. A guidarci è la voce di una giovane donna brusca, solitaria, appassionata di letteratura, e questo romanzo è memoria e cronaca del confronto con la scomparsa del padre, con ciò che è rimasto di un legame quasi felice nell’infanzia felice da figlia di genitori separati, poi fatalmente spinoso, e con la tardiva scoperta della vicenda giudiziaria che l’ha visto protagonista. Chi era quello sconosciuto, L.B., il giovane sempre dalla parte dei vinti, il medico operaio sempre alle prese con qualcuno da salvare, condannato al carcere per partecipazione a banda armata? E perché di quel tempo – anni prima della nascita dell’unica figlia – non ha mai voluto parlare? Testimonianze, archivi e faldoni, ricordi, rivelazioni lentamente compongono, come lastre mescolate di una lanterna magica, il ritratto di una persona complicata e contraddittoria che ha abitato un’epoca complicata e contraddittoria. Torino è il fondale della lotta politica quotidiana con le sue fatiche e le sue gioie, della rabbia, della speranza e del dolore, infine della violenza che dovrebbe assicurare la nascita di un avvenire radioso e invece fa implodere il sogno del mondo nuovo generando delusione e rovina. Il romanzo di un uomo, delle sue famiglie, delle sue appartenenze, la sua vita visitata con amore e pudore da una figlia per la quale il mondo si misura e si costruisce attraverso la parola letta e scritta.

“Città sommersa” di Marta Barone, edizioni Bompiani.

La città delle streghe – Luca Buggio

Descrizione

Agli inizi del 1700 la politica spregiudicata di Vittorio Amedeo II porta il Ducato di Savoia in guerra contro la Francia. Laura Chevalier, cresciuta vicino a Nizza, crede di essere al sicuro fuggendo a Torino, ma scopre che la capitale del Ducato non è una città come tutte le altre. Ci sono cose di cui non si può parlare se non sotto la protezione dei santi, perché l’Uomo del Crocicchio è sempre a caccia di anime e potrebbe essere in ascolto. Misteriose presenze si aggirano per le vie quando scende la notte, e cadaveri mutilati vengono ritrovati la mattina seguente. Lo sa bene Gustìn, un tempo monello di strada che si è fatto le ossa fra imbrogli, furti e truffe fino a diventare una delle spie del Duca. Disilluso e intraprendente, è l’uomo giusto per fare i lavori sporchi, ma anche per mettersi a caccia di banditi, streghe e serial killer. Le loro vite si sfiorano mentre la città si prepara a sostenere l’assedio che deciderà i destini della guerra e del Ducato, tremando per i segni diabolici, affidandosi ai presagi celesti.

“La città delle streghe” di Luca Buggio, edizioni La Corte.

La guerra dei Murazzi – Enrico Remmert

Descrizione

Enrico Remmert è il cantastorie delle vite qualsiasi che si incrociano e si intrecciano in quel luogo dell’anima – pieno di pericoli e possibilità, di scelte e rischi – che è la Notte. A ciascuno dei suoi personaggi è offerta una scelta. Si può essere eroi o vili, si può fuggire o restare, si può combattere o nascondersi. Tutto nella Notte si decide: soprattutto l’amore. E così l’autore raduna, in una Torino più magica che vera o in una Cuba più sognata che reale, una folla di personaggi, ciascuno legato a un destino al quale vuole aderire o dal quale vuole liberarsi. Un buttafuori albanese, una ragazza cubana, un parrucchiere giapponese, un gruppo di hooligan inglesi, due serbi allevatori di cani, e tanti altri: su di loro incombe la Storia con tutto il suo peso inerte e la sua pressione senza volto.

“La guerra dei Murazzi” di Enrico Remmert, edizioni Feltrinelli.

10 libri da leggere prima di visitare Torino

Nei 10 libri da leggere prima di vistare Torino scelti dai lettori del gruppo Facebook Book Advisor, dunque, compaiono romanzi classici e più contemporanei dedicati alla città piemontese. Come detto nel cappello introduttivo all’articolo, per chi volesse approfondire la letteratura della città della Mole e leggere altri libri su Torino, è possibile ampliare la selezione consultando il sondaggio del gruppo, qui.

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