10 libri da leggere per scoprire Firenze: i consigli dei lettori di Book Advisor

Quali sono i libri da leggere prima di visitare Firenze? In questo articolo troverete i 10 libri da leggere per scoprire dal punto di vista letterario Firenze, consigliati dai lettori del gruppo Facebook Book Advisor. I dieci titoli più votati nel sondaggio sono quelli che troverete di seguito. Consigli dei lettori, per lettori.

Se dieci libri da leggere prima di andare a Firenze non sono sufficienti e volete saperne ancora di più, basterà cliccare qui sul sondaggio per scoprire quali sono stati gli altri titoli proposti e votati dai lettori del gruppo Facebook Book Advisor. 

Ecco la lista dei dieci libri da leggere per scoprire Firenze. 


Camera con vista – Edward Morgan Forster

Camera con vista di E.M. Forster: uno splendido romanzo per una Firenze di inizio secolo scorso vista attraverso gli occhi degli inglesi che si recavano in Italia per respirarne l’aria, assorbirne l’Arte, restitituirne il romanticismo e tornare a casa rigenerati nei sensi e nello spirito. (Patrizia Ferrante)

Non posso che dire – Camera con vista – che insegna che a perdersi nei vicoli meno battuti si può incappare nella vita vera , senza baedeker ( la tradizionale guida turistica dell’epoca ).. unisce l’accecante bellezza di Firenze con quella della vita , perché come direbbe George Emerson – c’è un SI dopo l’imperituro perché – (Simonetta Guerrucci)

Descrizione

Lucy Honeychurch, una giovane inglese attenta alle convenzioni sociali della borghesia vittoriana ma costretta a fare i conti con i propri sentimenti. George Emerson, agnostico e anticonformista, capace di “vedere” attraverso le perplessità e di percepire la realtà nascosta dietro le apparenze. Raccontando la loro contrastata vicenda sentimentale, Forster affronta uno dei suoi temi preferiti: quello del “cuore non sviluppato” e della lacerazione tra perbenismo ed emotività. È l’anima stessa dell’Inghilterra a essere sotto accusa: un’anima nordica, gotica, puritana, provocatoriamente contrapposta allo spirito mediterraneo, gioioso, pagano e “rinascimentale” che i due protagonisti respirano a Firenze.

“Camera con vista” di Edward Morgan Forster, edizioni Mondadori

Le ragazze di Sanfrediano – Vasco Pratolini

Io ho votato “Le ragazze di San Frediano” ma avrei potuto indicare anche altri libri di Pratolini, che mi hanno fatto vedere e vivere l’anima di Firenze attraverso i suoi quartieri popolari e la gente che vi abitava: “Cronache di poveri amanti” “Metello” “Lo scialo”. (Emilia Murineddu)

Pratolini – Le ragazze di San Frediano. I quartieri popolari sono raccontati in maniera iconica al punto che oggi girovagando senza bussola per il centro se mi trovo in luoghi non ancora invasi dal turismo e dalle multinazionali lo stupore è accompagnato dal pensiero “Che bello! Sembra di essere in un romanzo di Pratolini”. (Martina Nencetti)

Descrizione

Il mondo del quartiere, la rappresentazione corale della vita di un rione popolare di Firenze: il libro di Pratolini è una favola moderna ma dall’ossatura antica, che si richiama alla novella boccaccesca, dove il vero protagonista è proprio lui, il quartiere di Sanfrediano. Qui le ragazze spasimano e si dannano tutte per lo stesso dongiovanni, “Bob” (dalla sua somiglianza con Robert Taylor), ma quando una delle innamorate gabbate, la Tosca, scopre il doppio gioco del ragazzo, decide di organizzare una beffa destinata a dargli una lezione una volta per tutte. Con un ritmo narrativo agile e brioso e un lessico ispirato al vernacolo fiorentino, Vasco Pratolini accompagna il lettore in una vicenda ricca di ironia, dove il contrappasso e la farsa scandiscono le storie dei protagonisti.

“Le ragazze di Sanfrediano” di Vasco Pratolini Rizzoli Editore.

La rete – Elisa Giobbi

Scelgo senza ombra di dubbio, La Rete di Elisa Giobbi , grande talento, capace di regalare stupende emozioni, esorto chi non l’ha letto, a leggerlo questo libro. Un grazie agli amministratori, per aver accettato la mia richiesta. (Hilly Labartino)

Nico, nome di “velvettiana” memoria, è una raffinata seduttrice e tessitrice di relazioni pericolose che fatalmente finisce col rimanere imbrigliata nella rete da lei stessa ordita. Nel romanzo, Firenze è al contempo luogo fisico e metafisico, metafora di sentimenti instabili, violenti e delicati. E’ così che fino dalla prima pagina appare chiaro che la vera rete è quella in cui si ritroverà il lettore di questo meraviglioso romanzo di Elisa Giobbi. (Alessandro Galati)

Descrizione

La rete è quella che tende Nico, la protagonista, alle sue vittime alla moltitudine di uomini che seduce e che si innamorano perdutamente di lei. La rete è quella in cui cade Nico stessa – dapprima il vischioso reticolo di dipendenze, poi quella ordita dal suo stalker. La rete è il non-luogo in cui si consuma questa storia dalla struttura circolare, in cui l’indicibile, i sospetti e le ombre contano quanto gli eventi narrati. Sullo sfondo di una Firenze inedita e nascosta, un romanzo a tinte fosche ambientato negli straordinari decenni dell’ultimo mezzo secolo, che racconta il percorso – tanto contorto e intermittente quanto ambiguo e profondo – di un’amicizia femminile, svelando la natura labile di ogni confine: condanna e perdono, ragione e sentimento.

“La rete” di Elisa Giobbi, edizioni Stampa Alternativa.

Inferno – Dan Brown

A me viene in mente anche Inferno di Dan Brown. L’unica cosa che ricordo del romanzo è che descriveva bene alcune parti di Firenze. (Gloria De Martin)

Descrizione

Nei suoi blockbuster Il codice Da Vinci, Angeli e Demoni e Il simbolo perduto, Dan Brown ha saputo sapientemente fondere storia, arte, codici e simboli.
In questo nuovo avvincente thriller, Brown torna al suo genere e costruisce il suo romanzo più ambizioso fino ad oggi. Il professore di simbologia di Harvard Robert Langdon viene trascinato in un tormentato mondo che ruota intorno ad uno dei più durevoli e misteriosi capolavori della letteratura mondiale: l’Inferno di Dante Alighieri.
Su questo sfondo, Langdon si trova a combattere contro un agghiacciante avversario e un ingegnoso enigma che lo sospinge in uno scenario di arte classica, passaggi segreti e scienza futuristica. Guidato dall’epico e fosco poema dantesco, Langdon si affanna a cercare risposte e a decidere di chi fidarsi prima che il mondo venga per sempre cambiato.
Il volto di Dante che ci guarda dalla copertina è il motore mobile di un thriller che di “infernale” ha molto. Il ritmo e poi il simbolismo acceso, e infine la complessità dei personaggi. Non è sorprendente che lo studioso di simbologia Robert Langdon sia un esperto di Dante. È naturale che al poeta fiorentino e alla visionarietà con cui tradusse la temperie della sua epoca tormentata il professore americano abbia dedicato studi e corsi universitari ad Harvard. È normale che a Firenze Robert Langdon sia di casa, che il David e piazza della Signoria, il giardino di Boboli e Palazzo Vecchio siano per lui uno sfondo familiare. Ma ora è tutto diverso, non c’è niente di normale. È un incubo e la sua conoscenza della città fin nei labirinti delle stradine, dei corridoi dei palazzi, dei passaggi segreti può aiutarlo a salvarsi la vita. Il Robert Langdon che si sveglia in una stanza d’ospedale, stordito, sedato, ferito alla testa, gli abiti insanguinati su una sedia, ricorda a stento il proprio nome, non capisce come sia arrivato a Firenze, chi abbia tentato di ucciderlo e perché i suoi inseguitori non sembrino affatto intenzionati a mollare il colpo. Barcollante, la mente invasa da apparizioni mostruose, il professore deve scappare.
Aiutato solo dalla giovane dottoressa Sienna Brooks, soccorrevole, ma misteriosa come troppe persone e cose intorno a lui, deve scappare da tutti. Comincia una caccia all’uomo in cui schieramenti avversi si potrebbero ritrovare dalla stessa parte, in cui niente è quel che sembra.

“Inferno” di Dan Brown, edizioni Mondadori.

Il quartiere – Vasco Pratolini

Descrizione

C’è Valerio che nel 1932, quando inizia a raccontare, ha quindici anni e porta i calzoni corti. Il cuore gli batte per Luciana, ma è difficile dirlo a lei. Poi ci sono Giorgio, buono e coraggioso, Maria, che per leggerezza rischierà di perderlo, Marisa e Carlo, che molto avrà da farsi perdonare, Olga, bella e docile, Arrigo e infine Gino, con il suo grumo nero nel cuore. Sono giovani e poveri, ma uniti: nati e cresciuti a Santa Croce, Firenze. “Nulla sapevamo dice Valerio – non volevamo sapere forse. Ci promettevamo oneste gioie. La nostra vita erano le strade e piazze del Quartiere.” Ma la realtà, quella città aliena con i suoi bei caffè e le orchestrine, non si accontenterà a lungo di restare fuori a guardare. Farà irruzione nelle loro vite con la prepotenza del regime, delle guerre, della miseria. Distruggerà le loro case, li sparpaglierà nel mondo, li chiamerà chi alle armi, chi in carcere, chi nella lotta politica. Ma non potrà mai derubarli dell’eredità più preziosa del Quartiere, quell’incrollabile fede nell’uomo e nel valore della solidarietà. Prefazione di Goffredo Fofi.

“Il quartiere” di Vasco Pratolini, edizioni Rizzoli

Morte a Firenze – Marco Vichi

A me viene in mente – Morte a Firenze- di Marco Vichi. Un romanzo ambientato nel dopoguerra con un’indagine del commissario Bordelli. Descrive alcuni luoghi della città forse com’erano un tempo, ma quando ci sono andata li ho ritrovati intatti. (Dalida Ghidini)

Descrizione

Firenze, ottobre 1966. Non fa che piovere. Un bambino scompare nel nulla e per lui si teme il peggio, forse un delitto atroce. Il commissario Bordelli indaga disperatamente, e durante le indagini arriva l’alluvione… La notte del 4 novembre l’Arno cresce, si ingrossa, va a lambire gli archi di Ponte Vecchio, supera gli argini e la città è travolta dalla furia delle acque. Le vie diventano torrenti impetuosi, la corrente trascina automobili, sfonda portoni e saracinesche, riversando nelle strade cadaveri di animali, alberi, mobili e detriti di ogni genere. Mentre la città è alle prese con quella inaspettata e inimmaginabile tragedia, il delitto sembra destinato a rimanere impunito, ma la tenacia di Bordelli non vien meno.

“Morte a Firenze” di Marco Vichi, edizioni Guanda.

Metello – Vasco Pratolini

Descrizione

Firenze, l875. Metello Salani nasce nel rione popolare di San Niccolò e, anche se si trasferisce quasi subito a vivere in campagna con gli zii, non dimentica la sua città d’origine. Lì è morto suo padre, annegato in Arno. Lì riconosce le sue radici. E lì fa ritorno non appena gli riesce, a soli quindici anni, in cerca di lavoro e fortuna. Sotto l’ala protettrice di Betto, il vecchio anarchico che gli farà da padre, Metello inizia a lavorare come muratore nei cantieri edili e si avvia a un apprendistato non solo nel mestiere, ma anche nella vita: muove i primi passi nel movimento sindacale, incontra Ersilia, si innamora, conosce il carcere e la lotta politica, sperimenta la tentazione e il tradimento. Dall’infanzia alla maturità, l’esistenza di Metello personaggio tra i più carismatici e poetici di Pratolini – si snoda attraverso le tappe principali della storia di un’Italia agli albori: una nazione ritratta all’indomani dell’Unità, travagliata da duri conflitti di classe, ancora – e sempre – in cerca di se stessa.

“Metello” di Vasco Pratolini, Edizioni Rizzoli.

Decameron – Giovanni Boccaccio

Descrizione

“Proprio nella Firenze contemporanea e nel cerchio dell’attività commerciale e artigiana più caratteristica, quella tessile, il Boccaccio rinnova attualizzando, non senza dichiarazioni di poetica, uno dei temi più alti della narrativa cavalleresca, quello di ‘amore e morte’… Ma lo rinnova su registro diverso, approfondito emotivamente, nella insistente e scandita sequenza delle cinque novelle con le sette eroine appartenenti al ceto borghese e addirittura operaio… L’amore non nasce fra dorate suggestioni cortigiane e cavalleresche, o tra contemplazioni affascinanti e incantate: germoglia su dagli stessi gesti di lavoro artigiano o dagli incontri nei giochi fanciulleschi che cancellano qualsiasi distinzione di classe… Gli eroi si fanno uomini al livello dei lettori più umili e perciò possono parlare un linguaggio più immediato, più ricco di risonanze per l’uomo qualunque.” (Vittore Branca)

“Decameron” di Giovanni Boccaccio, edizioni Einaudi.

Se fossi fuoco arderei Firenze – Vanni Santoni

Se fossi fuoco arderei Firenze, di Vanni Santoni. Letto diversi anni fa, ma ricordo dava una buona panoramica di Firenze e non solo dal punto di vista delle ricchezze artistiche e architettoniche, ma anche di quelle della città da vivere perché Firenze è una città che ha tantissimo da offrire anche come vita notturna. (Marco Fumetto)

Descrizione

“Si sorprende di scorgere la punta di un timpano di Santa Croce che si conficca nel cielo nero, abbassa gli occhi come a riparare lo sguardo nella pace di un lembo di piazza e intanto pensa che davvero Firenze è infinita, e si potrebbe andare avanti e girarla in lungo e in largo per giorni, con la certezza che di Sante Croci ce ne sono almeno cento (e di punti da cui sbirciarla, mille) e chissà quante vie dei Pepi ancora da scoprire, una babele di marmo e torri dalla testa mozza.” E dopo Santa Croce c’è San Miniato, il Cimitero degli Inglesi e il Forte Belvedere, borgo Pinti, piazza del Carmine, Santa Maria Novella, il centro e l’Oltrarno, la periferia e i giardini ermetici. È fra questi luoghi che si snoda la vita di tanti personaggi. Ognuno, a modo suo, vive Firenze: città elegante, raffinata, ma anche un po’ punk e new wave, città di antichi nobili e nobildonne, città d’arte e città-vetrina. In queste pagine, si accavallano storie, episodi, aneddoti su chi vuole andarsene e chi ha deciso di rimanere a Firenze, su chi prova a smuoverne le acque e chi si accontenta di galleggiare. Fra studenti, artisti veri o presunti, delinquenti e signori, stranieri e fiorentini doc, Vanni Santoni scrive una guida-romanzo di una delle città più belle d’Italia.

“Se fossi fuoco arderei Firenze” di Vanni Santoni, edizioni Laterza.

In villa – W. Somerset Maughan

In Villa, di W. Somerset Maugham. Un racconto perfetto da un maestro di storie dalla trama impeccabile. (Daniela Battaglia)

Descrizione

Un décor quasi convenzionale (la Firenze frequentata dalla colonia inglese, vista però da una distanza molto più ravvicinata del solito), una donna bellissima e a suo modo perduta, due uomini molto diversi che se la contendono, e al centro di tutto uno scabroso fatto di sangue. Ma per combinarli a dovere ci voleva la mano di Somerset Maugham.

“In villa” di W. Somerset Maugham, edizioni Adelphi.

10 libri da leggere prima di visitare Firenze

Nei 10 libri da leggere prima di vistare Firenze scelti dai lettori del gruppo Facebook Book Advisor, dunque, compaiono dieci romanzi dedicati alla città toscana. Come detto nel cappello introduttivo all’articolo, per chi volesse approfondire la letteratura della Capitale d’Italia e leggere altri libri su Firenze, è possibile ampliare la selezione consultando il sondaggio del gruppo, qui.

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