10 libri da leggere prima di andare in Russia: i consigli dei lettori di Book Advisor

Quali sono i libri da leggere prima di andare in Russia? In questo articolo troverete i 10 libri da leggere prima di visitare la Russia, consigliati dai lettori del gruppo Facebook Book Advisor. I dieci titoli più votati nel sondaggio sono quelli che troverete di seguito. Consigli dei lettori, per lettori.

Se dieci libri da leggere prima di visitare la Russia non sono sufficienti e volete saperne ancora di più, basterà cliccare qui sul sondaggio per scoprire quali sono stati gli altri titoli proposti e votati dai lettori del gruppo Facebook Book Advisor. 

Ecco la lista dei dieci libri da leggere prima di volare in Russia. 


Delitto e castigo – Fedor Dostoevskij 

Delitto e Castigo, perché a distanza di anni dalla lettura di questo capolavoro, ho ancora addosso l’angoscia e il tormento trasmessi non solo dal protagonista, ma addirittura dalle ambientazioni e dalle vicissitudini (la povertà, la miseria, le fughe per le strade di San Pietroburgo, la solitudine in mezzo agli altri). Uno di quei libri che ti entrano nell’anima per non uscirne più: lo amo! (Claudia Pintus)

 

Descrizione

“Ci sono romanzi che non avrebbero bisogno di introduzioni. Appena iniziamo a leggerli, sin dalle prime pagine ci proiettano in una vita per noi impensabile pochi istanti prima, nella quale tuttavia ci orientiamo a meraviglia. […] Delitto e castigo è uno di questi romanzi, un’opera di bruciante attualità, nella quale Dostoevskij ha saputo cogliere a partire dalla sua epoca l’eco di voci remote nella nostra cultura e oggi più che mai vibranti. Leggendo questo romanzo ti viene subito in mente lo sguardo vuoto e spento di tanti ‘eroi’ della nostra cronaca nera, ti risuona nella testa la voce minacciosa del Dio della Genesi che grida a Caino: Caino, che hai fatto? Ora tu sei maledetto dalla terra, sarai errante e vagabondo. E ti chiedi: e se fossi stato io?” (dalla prefazione di Damiano Rebecchini). Un romanzo decisivo per la successiva narrativa novecentesca, per lo scavo psicologico dei personaggi e la ferocia dell’analisi emotiva. In una nuova traduzione, l’immortale storia di sofferenza e salvazione diventata uno dei classici più amati e influenti di tutti i tempi (e di tutte le letterature).

 

“Delitto e castigo” di Fedor Dostoevskij , edizioni Feltrinelli

Il maestro e Margherita – Michail Bulgakov

Il Maestro e Margherita, da leggere e rileggere periodicamente. Romanzo caleidoscopico. (Daniela Battaglia)

Il primo è ovviamente “Il Maestro e Margherita” – la scrittura ribollente di Bulgakov ci porta nella Mosca degli anni ’30, allo stesso tempo paranoica e magica, da sorvolare gioiosamente come fa la protagonista, Margherita, dopo aver raccolto l’invito di Azazello, servitore di Woland-Satana. Il romanzo è una scatola cinese diabolica e perfettamente funzionante di trame ed intrecci, ed è impossibile non innamorarsi dei personaggi (dal malinconico Maestro, alla passionale Margherita, al beffardo Woland). (Barbara Marunti)

Il Maestro e Margherita! Per Azazello e il suo osso di pollo nel taschino. (Valentina Morelli)

Il maestro e Margherita, satirico, fantasy, critico : un classico della letteratura russa del 900. (Luisa De Sanctis)

Descrizione

“Il Diavolo è il più appariscente personaggio del grande romanzo postumo di Bulgakov. Appare un mattino dinanzi a due cittadini, uno dei quali sta enumerando le prove dell’inesistenza di Dio. Il neovenuto non è di questo parere… Ma c’è ben altro: era anche presente al secondo interrogatorio di Gesù da parte di Ponzio Pilato e ne dà ampia relazione in un capitolo che è forse il più stupefacente del libro… Poco dopo, il demonio si esibisce al Teatro di varietà di fronte a un pubblico enorme. I fatti che accadono sono cosi fenomenali che alcuni spettatori devono essere ricoverati in una clinica psichiatrica… Un romanzo-poema o, se volete, uno show in cui intervengono numerosissimi personaggi, un libro in cui un realismo quasi crudele si fonde o si mescola col più alto dei possibili temi: quello della Passione… È qui che Bulgakov si congiunge con la più profonda tradizione letteraria della sua terra: la vena messianica, quella che troviamo in certe figure di Gogol’ e Dostoevskij e in quel pazzo di Dio che è il quasi immancabile comprimario di ogni grande melodramma russo.” (Eugenio Montale)

“Il maestro e Margherita” di Michail Bulgakov, Feltrinelli Editore.

Anna Karenina – Lev Tolstoj

Descrizione

«Qual è il vero peccato di Anna, quello che non si può perdonare e che la fa consegnare alla vendetta divina? È la sua prorompente vitalità, che cogliamo in lei fin dal primo momento, da quando è appena scesa dal treno di Pietroburgo, il suo bisogno d’amore, che è anche inevitabilmente repressa sensualità; è questo il suo vero, imperdonabile peccato. Una scoperta allusione alla sotterranea presenza nel suo inconscio della propria colpevolezza è il sogno, minaccioso come un incubo che ritorna spesso nel sonno o nelle veglie angosciose, del vecchio contadino che rovista in un sacco borbottando, con l’erre moscia, certe sconnesse parole in francese: Il faut le battre le fer, le broyer, le pétrir […]. Il ferro che il vecchio contadino vuole battere, frantumare, lavorare, cioè distruggere, è la stessa vitalità, il desiderio sessuale, l’amore colpevole e scandaloso di Anna; e così essa lo sente e lo intende come la colpa che la condanna. Ed è l’immagine minacciosa di quel brutale contadino, conservatasi indelebilmente nella sua memoria, che le riappare davanti e la terrorizza alla vista di quell’altro vecchio contadino, un qualsiasi frenatore, che passa sul marciapiede sotto il suo finestrino curvandosi a controllare qualcosa; ed è quel vecchio a farle improvvisamente comprendere cosa deve fare: distruggere quella vitalità, e cioè distruggere se stessa per espiare la sua colpa.» (Dalla Postfazione di Gianlorenzo Pacini)

“Anna Karenina” di Lev Tolstoj, edizioni Feltrinelli.

Il dottor Zivago – Boris Pasternak

Descrizione

Boris Pasternak nacque nel 1890 a Mosca. Il suo ingresso nella vita intellettuale russa coincise con la moda del cubofuturismo e con le più accese esperienze di rinnovamento letterario. Ma per quanto animato da un ansioso bisogno di ricerca, egli non dimenticò mai la più genuina tradizione della sua terra, come testimoniano l’opera poetica e, ancor meglio e di più, il romanzo. La sua poesia, così improduttiva ai fini della propaganda, non lo mise mai in buona luce presso le autorità; egli stesso – non per una ben individuata ragione di ordine politico, ma per un preciso bisogno di salvare la libertà dell’arte e del pensiero – sin dal 1930 visse in disparte nella sua dacia di Peredelkino presso Mosca, dove morì nel 1960. Fu in questa volontaria solitudine che maturò e fu scritto II dottor Zivago. Il premio Nobel per la letteratura, conferitogli nel 1958, e l’eco enorme e l’impressione profonda suscitate in tutto il mondo dal romanzo non valsero a toglierlo dall’isolamento né ad attenuare il gelo ufficiale della politica e della letteratura sovietiche. Unanime, la critica di tutto il mondo riconosce che II dottor Zivago si inserisce – per dirla con le parole di Eugenio Montale -“per l’ampiezza del quadro e per la primordialità delle passioni nella tradizione tolstoiana”; e tuttavia, come scrisse Edmund Wilson, esso “non è affatto un romanzo d’antico stampo … è un romanzo poetico moderno, il cui autore ha letto Joyce, Proust, e Kafka e … s’è allontanato dai suoi predecessori per inventare, in questo campo, un genere suo proprio … l’intero libro è una grandiosa, enorme espressione simbolica della visione della vita dell’autore”.

“Il dottor Zivago” di Boris Pasternak, edizioni Feltrinelli.

Guerra e pace – Lev Tolstoj

Il classico “Guerra e Pace”. Ci sono tante cose che si potrebbero dire su questo libro, ma tante persone lo hanno già fatto e tante lo faranno meglio di me. Indubbiamente non una lettura facile, anzi, è ostica sotto molti punti di vista, ma è uno di quei romanzi che ti cambiano la vita. Tolstoj descrive un mondo dove niente e nessun è mai fermo. Storia, luoghi e personaggi si muovono man mano che procediamo con le pagine. Leggendolo si può chiudere gli occhi e vedere i luoghi vissuti dai protagonisti e possiamo capire e comprendere la loro mentalità che, sorprendentemente, è molto attuale. Un’opera davanti alla quale ci si sente piccoli piccoli. (Mattia Bertogna)

Descrizione

«’Guerra’ è il mondo storico, ‘pace’ il mondo umano. Il mondo umano interessa ed attrae particolarmente Tolstoj soprattutto perché egli è convinto che ogni uomo – di ieri, di oggi, di domani – valga un altro uomo…» – Leone Ginzburg

«La nuova traduzione di Emanuela Guercetti è un evento editoriale. È di fronte a imprese del genere che comprendi quanto diceva Iosif Brodskij a proposito della traduzione: è la madre di ogni civiltà» – Alessandro Piperno

«Ogni notte mi sveglio e leggo “Guerra e pace”. Lo leggo con una tale curiosità e un tale ingenuo stupore, come se fosse la prima volta. È una cosa meravigliosa.» – Anton Čechov

Sullo sfondo della crisi europea degli inizi dell’Ottocento, si intrecciano le vicende dei membri di due famiglie dell’alta nobiltà russa, i Bolkonskij e i Rostov, fra i quali emergono le figure di Natasa Rostova, Andrej Bolkonskij e Pierre Bezuchov. Tolstoj accompagna i tre protagonisti, simboli dell’armonia del mondo, attraverso balli, battaglie, matrimoni, morti, partecipando direttamente alle loro inquietudini e dando voce ai moti interiori del cuore.

“Guerra e pace” di Lev Tolstoj, edizioni Einaudi

Le notti bianche – Fedor Dostoevskij

Ho aggiunto “Le Notti Bianche” di Fëdor Dostoevskij perchè è ambientato a Pietroburgo, città in cui Fëdor trascorse la sua giovinezza e dove ambientó anche “Delitto e Castigo” e perché quest’opera porta il nome del suggestivo periodo dell’anno in cui nella Russia del nord, inclusa la zona di San Pietroburgo, il sole tramonta dopo le 22. (Luciana Loi)

Descrizione

Passeggiando solitario lungo il fiume in una notte bianca, l’eroe del racconto – un tipico “sognatore romantico” che trascorre i suoi giorni immerso nella dimensione del sogno – incontra una ragazza che risveglia in lui il sentimento dell’amore. Coraggiosamente decide di fuggire dal regno dei sogni e delle fantasticherie e di aprirsi alla vita. Ma quando la ragazza gli rivela di amare un altro, la sua speranza svanisce, annullata dalla vendetta del destino, ricacciata nella dimensione del sogno, a un tempo capace di dare felicità e sofferenza. Un regno delle illusioni che è anche metaforicamente simbolo del male. Postfazione di André Gide.

“Le notti bianche” di Fedor Dostoevskij, edizioni Mondadori.

Oblomov – Ivan A. Goncarov

Descrizione

La vita passa davanti al giovane, ricco Ilia Ilyic Oblomov. Gli passa davanti il benessere, garantito dalla tenuta di Oblomovka, gli passa davanti la quotidianità sempre uguale, spesa spostandosi da un comodo divano all’altro in preda a sterili pensieri astratti. Gli passa davanti la possibilità di dar corpo ai sogni idealistici della gioventù, su sollecitazione del vitalissimo amico Stolz. E gli passa davanti l’amore, incarnato dalla bella e sensibile Olga. In un linguaggio che nulla ha da invidiare alla perfezione di Puskin o al feroce realismo di Gogol’, Goncarov dà forma a un universo apparentemente immobile ma in realtà freneticamente vivo di osservazioni, pensieri e annotazioni, sostanziando uno dei massimi capolavori della letteratura russa.

“Oblomov” di Ivan A. Goncarov, Feltrinelli Editore.

La figlia del capitano – Aleksandr Puskin

Descrizione

Un padre severo, un figlio ribelle spedito a prestare il servizio militare all’avamposto di Belogorsk, un bandito, una giovane donna contesa. Sullo sfondo di una Russia attraversata dalla rivolta cosacca di Pugacëv, tra duelli, scontri e prigionie, Aleksandr Puskin narra il contrastato amore tra due giovani, il nobile Grinëv e la dolce Masa, che per coronare il loro sogno dovranno superare innumerevoli traversie. Ultima prova letteraria di Puskin, “La figlia del capitano” fonde magistralmente le vicende dei protagonisti con la Storia, in un romanzo che si legge come un'”antica fiaba russa”.

“La figlia del capitano” di Aleksandr Puskin, edizioni Einaudi.

Cuore di cane – Michail Bulgakov

Il secondo è una gustosa novella fantascientifica: “Cuore di cane”. L’umorismo cinico di Bulgakov si incontra con la bioingegneria e ci regala un curioso “fratellino” di Frankenstein: Pallinov, un ibrido tra uomo e cane che ci fa riflettere sull’annoso quesito: “Chi è la bestia tra l’uomo e il cane?”. Il tutto in un’ambientazione sovietica fascinosa e inquietante, ovviamente. (Barbara Marunti)

Descrizione

Due romanzi brevi – o racconti lunghi, che dir si voglia – che mettono in risalto la vena fantastica e corrosiva di Michail Bulgakov. Si tratta a tutti gli effetti di opere di “scienza fantastica”, più che di fantascienza in senso tradizionale, nelle quali Bulgakov utilizza le possibili conseguenze di pericolosi (e affascinanti) esperimenti scientifici per mettere in ridicolo la dittatura sovietica, la sua chiusura mentale, la sua rigidità normativa. Il protagonista di “Le uova fatali” è uno zoologo che, quasi per caso, mette a punto un “raggio della vita” in grado di accelerare miracolosamente lo sviluppo cellulare. Una scoperta destinata a provocare conseguenze mostruose e grottesche. “Cuore di cane” racconta invece il tentativo di trasformare un cane in una creatura in qualche modo umana tramite il trapianto di ipofisi e testicoli di un ubriacone morto. Il randagio finira con l’ereditare i peggiori difetti di entrambe le sue nature. Due piccoli ma incisivi capolavori della letteratura del Novecento, capofila di un intero filone di letteratura fantastica.

“Cuore di cane” di Michail Bulgakov, edizioni Feltrinelli.

Racconti di Pietroburgo – Nikolaj Gogol’

Descrizione

Un barbiere si sveglia di buon’ora, si alza dal letto, spezza il pane appena sfornato, vi scorge dentro “qualcosa di biancheggiante”: un naso. Prende così avvio uno dei racconti più celebri della letteratura di tutti i tempi, affiancato in questa raccolta da altri quattro, non meno significativi e famosi: II ritratto, dove un dipinto porta con sé, nel trascorrere degli anni, tutto il male che era nell’animo del personaggio rappresentato; La Prospettiva, storia di incontri e di passioni fatali o fugaci sullo sfondo mutevole, e talora inquietante, del Nevskij Prospekt; II giornale di impazzo, diario di un uomo solo e del suo precipitare nella follia; Il mantello, dramma di un povero impiegato che subisce il furto del cappotto nuovo acquistato avvezzando una vita già misera a ulteriori, patetiche restrizioni.

“Racconti di Pietroburgo” di Nikolaj Gogol’, edizioni Adelphi.

10 libri da leggere prima di visitare la Russia

Nei 10 libri da leggere prima di vistare la Russia scelti dai lettori del gruppo Facebook Book Advisor, dunque, compaiono titoli di grandi autori classici russi. Come detto nel cappello introduttivo all’articolo, per chi volesse approfondire la letteratura del Paese in questione e leggere altri libri sulla Russia, è possibile ampliare la selezione consultando il sondaggio del gruppo, qui.

Exit mobile version