Un libro tra le mani

“Gli uomini” di Sandra Newman, recensione: Un libro tra le mani

GLI UOMINI, di Sandra Newman

Questo romanzo distopico aveva delle potenzialità pazzesche.

Immaginate una tranquilla sera d’estate, un 26 Agosto qualunque… c’è chi è in vacanza, chi è a casa, chi in viaggio in auto, chi in qualche locale a divertirsi, chi al lavoro, chi in sala operatoria… e, all’improvviso, contemporaneamente ovunque, tutti gli uomini, anzi, tutti gli esseri umani aventi un cromosoma y (persino i feti nei grembi materni), svaniscono nel nulla.

Così, semplicemente smettono di esserci, i loro corpi non sono da nessuna parte, e le donne, tutte le donne del mondo, si ritrovano da sole a dover metabolizzare la perdita di mariti, figli, padri, fratelli, amici, e a gestire l’organizzazione del nuovo mondo.

Un mondo senza uomini.

Dove sono andati?

Saranno ancora vivi altrove?

Torneranno?

Ma soprattutto… perché???

Gli ingredienti per una distopia inquietante e coinvolgente c’erano tutti, e invece lo sviluppo della storia non è stata all’altezza delle mie aspettative.

Nessuna inquietudine, nessun picco di tensione, nessuna realtà alternativa realmente disturbante, nessuna vera riflessione importante circa “l’enorme mancanza” in atto, solo tanta prolissità che ha appesantito una lettura messa già a dura prova dal caos delle troppe tematiche trattate.

Violenza, abusi, identità, razzismo, politica, religione…

Un libro ambizioso che, però, si perde nella sua stessa verbosità e, nella foga di dire tanto, finisce col dire veramente troppo poco.

Peccato.

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“Gli uomini” di Sandra Newman, Ponte alle Grazie editore . Un libro tra le mani.

Antonella Russi

Nata a Taranto, classe '76. Lettrice per passione, da sempre.

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