10 libri da leggere prima di andare in Germania: i consigli dei lettori di Book Advisor

Quali sono i libri da leggere prima di andare in Germania? In questo articolo troverete i 10 libri da leggere (+1) prima di visitare la Germania, consigliati dai lettori del gruppo Facebook Book Advisor. I dieci titoli più votati nel sondaggio sono quelli che troverete di seguito. Consigli dei lettori, per lettori.

Se dieci libri da leggere prima di visitare la Germania non sono sufficienti e volete saperne ancora di più, basterà cliccare qui sul sondaggio per scoprire quali sono stati gli altri titoli proposti e votati dai lettori del gruppo Facebook Book Advisor. 

Ecco la lista dei dieci libri da leggere prima di volare in Germania. 


Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino – Christiane F.

Berlino, anni Settanta, quartiere dormitorio di Gropiusstadt. Christiane F. ha dodici anni, un padre violento e una madre spesso fuori casa. Inizia a fumare hashish e a prendere Lsd, efedrina e mandrax. A quattordici anni per la prima volta si fa di eroina e comincia a prostituirsi. È l’inizio di una discesa nel gorgo della droga da cui risalirà faticosamente dopo due anni. La sua storia, raccontata ai due giornalisti del settimanale “Stern” Kai Hermann e Horst Rieck, è diventata un caso esemplare, una denuncia dell’indifferenza della nostra società verso un dramma sempre attuale. Una testimonianza cruda, la fotografia di un’epoca. Postfazione di Vittorino Andreoli.

 

“Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino” di Christiane F., edizioni Rizzoli

Opinioni di un clown – Heinrich Böll

“Opinioni di un clown” di Heinrich Böll. Un romanzo che racconta la Germania post nazista, il senso di colpa e il negazionismo. Offre una prospettiva diversa. Interessante! (Damilia Termini)

Descrizione

Opinioni di un clown (ted. Ansichten eines Clowns) è un romanzo scritto nel 1963 dallo scrittore tedesco Heinrich Böll. Prorompente critica all’ipocrisia borghese legata alla ricostruzione post-bellica (vi sono dei velati riferimenti al piano Marshall e alle sue relative conseguenze politiche), alla negazione acritica del passato e ad un senso di vergogna e di estemporanea nuova appartenenza di “rinascita”, il romanzo è un capolavoro formale assoluto. Ambientata nel periodo della ricostruzione industriale tedesca successiva al secondo conflitto mondiale, l’opera fu tradotta in italiano da Amina Pandolfi e pubblicata per la prima volta da Mondadori nel 1965. (fonte: wikipedia)

“Opinioni di un clown” di Heinrich Böll, Mondadori Editore.

I dolori del giovane Werther – Johan Wolfgang Goethe

I dolori del giovane Werther, l’incrocio tra lo spirito romantico e lo spirito teutonico (e poi andare in Germania senza aver letto una riga di Goethe…) (Chiara Pellizzari)

Descrizione

La trama è semplice eppure di un agghiacciante realismo: Werther è innamorato di Lotte, di cui sa fin dall’inizio che non è libera, perché legata ad Albert. «Stia attento a non innamorarsene», sarà il consiglio di una cugina a Werther. Ma la tragedia è già innescata. Considerato il primo grande testo del Romanticismo, il Werther supera le barriere storiografiche per divenire il libro di una generazione, di tutte le generazioni, intramontabile.

“I dolori del giovane Werther” di J. W. Goethe, edizioni Feltrinelli.

I Buddenbrook – Thomas Mann

I Buddenbrook di Thomas Mann: perché l’uso della lingua da parte di T. Mann è sublime; perché è un romanzo storico che ci racconta la storia degli anni dell’unificazione, con la prima industrializzazione, il fiorire del commercio, i tipici ceti sociali dell’epoca; perché ha un livello di lettura filosofico, in cui l’arte è un’esperienza metafisica che conduce alla morte (Patrizia Vigiani)

I Buddenbrook. Prima opera narrativa di Thomas Mann che ho adorato.Il racconto dello splendore e decadenza di una famiglia. Uno spaccato dell’Ottocento borghese insieme un’anticipazione dei tempi moderni. (Carmelo Torrenti)

Descrizione

Il primo grande romanzo di Thomas Mann racconta la storia di una famiglia tedesca dell’Ottocento che dopo anni di prosperità è esposta a una tragica decadenza: le basi di un patrimonio e di una potenza che sembravano incrollabili sono sgretolate da una forza ostinata e segreta. Opera di ispirazione autobiografica, questo romanzo, capolavoro della letteratura europea, esprime compiutamente la concezione estetica e politica dello scrittore tedesco, il suo rimpianto per una mitica e solida borghesia, la coscienza della crisi di un mondo e di valori destinati inesorabilmente a scomparire.

“I Buddenbrook” di Thomas Mann, edizioni Einaudi.

La morte a Venezia – Thomas Mann

Io ho inserito “La morte a Venezia” di Thomas Mann perché è forse tra le opere più note della letteratura tedesca e perché, al contempo, ci può far esperire la bellezza curata e austera, e non per questo poco emotiva, dello stile di Mann oltre a una dimensione romantica e “decadente” che permea la scrittura di Mann stesso in questa splendida opera. (Matteo Celeste)

Descrizione

Una Venezia estiva ammorbata da una peste incombente ospita l’inquieto Gustav Aschenbach, famoso scrittore tedesco che ha costruito vita e opera sulla più ostinata fedeltà ai canoni classici dell’etica e dell’estetica. Un sottile impulso lo scuote nel momento in cui compare sulla spiaggia del Lido la spietata bellezza di Tadzio, un ragazzo polacco. Un unico gioco di sguardi, la vergogna della propria decrepitezza, la scelta di imbellettarsi per nasconderla, sono i passi che scandiscono la vicenda. In pieno Novecento, Thomas Mann ha colto e rappresentato la grande cultura borghese in via di dissoluzione, in un’opera emblematica che fonde la perfezione formale con la rappresentazione degli aspetti patologici di quella crisi.

“La morte a Venezia” di Thomas Mann, edizioni Einaudi

Il tamburo di latta – Günter Grass

Ho inserito Il tamburo di latta di Grass, romanzo che attraversa tutto il 900 ed è intriso di storia tedesca. (Antonio Benforte)

Descrizione

Romanzo epocale, “Il tamburo di latta” compie cinquant’anni e conserva tutta la sua carica provocatoria. In modo umoristico e grottesco, narra la vicenda del protagonista Oskar Matzerath, il tamburino inseparabile dal suo tamburo e con una voce potentissima che manda in frantumi i vetri. Dal manicomio dove è rinchiuso Oskar rievoca la propria storia, indissolubilmente intrecciata alla storia tedesca della prima metà del Novecento. Scorrono così nel fiume del suo racconto immagini memorabili, a partire da fatti leggendari come il concepimento e la nascita della madre sotto le quattro gonne della nonna, passando per la sua venuta al mondo ricca di presagi, fino all’ascesa irresistibile del nazismo e al crollo della Germania. È stato nel giorno del suo terzo compleanno che Oskar, in odio alla famiglia, al padre, alla società ipocrita, ha deciso di non crescere più. Da quell’osservatorio particolare che è la città polacco-tedesca di Danzica e poi da Düsseldorf, grazie alla sua prospettiva anomala di nano, può guardare al mondo degli uomini dal basso e scorgerne così meglio le miserie e gli orrori, mentre la sua deformità si staglia contro la ripugnanza della normalità piccolo-borghese. Con occhi disincantati e spalancati sulla ferocia e violenza del mondo grida una rabbia che non risparmia la viltà e la corruzione di nessuno, neppure le proprie. Di questa pietra miliare della letteratura contemporanea viene ora proposta una nuova traduzione.

“Il tamburo di latta” di Günter Grass, edizioni Feltrinelli.

Trilogia del ritorno – Fred Uhlman

Fred Uhlman detta la condanna di una delle pagine più agghiaccianti della nostra storia, riuscendo a trarre una musica semplice e malinconica dalla tragedia di un’intera civiltà.

Questo libro nasce dalla vicenda di chi, innamorato della Germania e della sua cultura, se ne vide nel 1933 improvvisamente allontanato in nome di una motivazione aberrante come quella razziale. In “L’amico ritrovato” questa lacerazione coincide con la fine di un’amicizia fiorita al liceo di Stoccarda tra l’ebreo Hans Schwarz, figlio di ricchi borghesi, e il nobile Konradin von Hohenfels. Il legame, travolto dal nazismo, sembra sfociare nel tradimento finché, trent’anni dopo, non arriverà la smentita imprevista e commovente, che offre lo spunto per il secondo romanzo della raccolta, “Un’anima non vile”. Ma per Uhlman quanto è avvenuto non può essere archiviato nel segno consolatorio del ricordo giovanile e proprio per questo la chiave dell’intera trilogia si trova in “Niente resurrezioni, per favore”, nel confronto, nella Germania opulenta del dopoguerra, fra l’ebreo emigrato Simon Elsas e i suoi vecchi compagni di scuola, che suggellerà la reciproca incomprensione.

“Trilogia del ritorno” di Fred Uhlman, Guanda Editore.

La montagna incantata – Thomas Mann

Aggiungo “La montagna incantata” di Mann , romanzo di formazione ed “educazione sentimentale” del giovane Hans Castorp, protagonista romantico e affetto dalla tisi. La sue conversazioni con i malati illustri del sanatorio svizzero toccano politica, filosofia e amore e amio avviso costituiscono un caposaldo della letteratura europea del 900. (Alessandra Tonelli)

Descrizione

“‘La montagna incantata’ è un fedele, complesso, esauriente ritratto della civiltà occidentale dei primi decenni del Novecento e, nella sua incantata fusione di prosa e poesia, di vastità scientifica e di arte raffinata, è il libro, forse, più grandioso che sia stato scritto nella prima metà del secolo.” Con queste parole, un entusiasta Ervino Pocar concludeva l’introduzione all’edizione della “Montagna incantata” da lui tradotta nel 1965 che da allora ha fatto conoscere e apprezzare ai lettori italiani questo Bildungsroman straordinariamente complesso ambientato in un sanatorio svizzero, il celebre Berghof di Davos. Quando il protagonista, il giovane Hans Castorp, vi arriva, è il tipico tedesco settentrionale, un solido e rispettabile borghese. A contatto con il microcosmo del sanatorio il suo carattere subisce un’evoluzione e un incremento: passa attraverso la malattia l’amore, il razionalismo e la gioia di vivere, il pessimismo irrazionale, senza che nessuna di queste posizioni lo converta. Ma in mezzo a tante forze contrastanti, Castorp trova il proprio equilibrio. In questo mondo dove il tempo si dissolve e il ritmo narrativo si snoda in sequenze di ore, giorni, mesi e anni resi tutti indistinti dalla routine quotidiana, egli può liberamente crescere. Paradossalmente (l’umorismo di Mann),dopo essere stato convertito alla vita Castorp tornerà alla pianura per perdersi nell’inutile strage della “grande” guerra. Prefazione di Giorgio Montefoschi.

“La montagna incantata” di Thomas Mann, edizioni Corbaccio.

Le affinità elettive – Johan Wolfgang Goethe

“Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo” “Le affinità elettive è, di tutti i romanzi di Goethe, il più artisticamente perfetto […]. Che cos’è l’ ‘affinità elettiva’? Lo chiedo a un vocabolario, e leggo: ‘è la proprietà di alcune sostanze di reagire tra loro formando composti nuovi’. Ci si chiede che cos’abbia a che vedere questo con un romanzo, dove sono in ballo personaggi umani. E la prima sorpresa è questa: che Goethe applica le leggi della chimica, delle scienze naturali, alla psicologia degli esseri umani. […] Un romanzo positivo? Sì, perché grande opera d’arte, che come tale è positiva sempre; ma non come opera ‘edificante’ (se le opere edificanti possono mai dirsi positive), perché al contrario esso è un libro che turba, che sgomenta, che pone mille interrogativi e non ne risolve alcuno: ma è proprio questa la sua vera e unica positività. […] Quando leggo Le affinità elettive sento quel sottile tremore ai nervi, metà delizia metà terrore, che pare colga gli animali quando sentono avvicinarsi il terremoto.” (dal saggio introduttivo di Italo Alighiero Chiusano)

“Le affinità elettive” di J. W. Goethe, edizioni Feltrinelli.

Il cielo diviso – Christa Wolf

Ho aggiunto “Il cielo diviso” di Christa Wolf. È la storia d’amore di due ragazzi con un semplice progetto comune ma con ideali diversi che li divideranno esattamente come sarà divisa la loro città, Berlino, e tutta la Germania (pubblicato nel ‘63, quando il muro era fresco). C Wolf era un’autrice della ex DDR che, purtroppo, pochi conoscono all’estero. Soprattutto un’autrice prima amata dal suo popolo e dopo la caduta del muro accusata di aver collaborato con la Stasi. In generale consiglio la sua rivisitazione sia del mito di Medea che del mito di Cassandra. (Tatiana Catarinacci)

Descrizione

Sono passati più di 30 anni da quando “Il cielo diviso” è stato pubblicato per la prima volta in Germania. In questo arco di tempo il Muro di Berlino è stato abbattuto. Eppure la storia d’amore di Rita e Manfred, storia cresciuta e naufragata all’ombra di quel Muro e dei grandi eventi storici e esso collegato, non ha perso neanche un briciolo della sua forza emotiva e metaforica. I due giovani sono ancora lì, sotto gli occhi del lettore, nel momento in cui si uniscono in un innocente progetto di vita comune e poi, nemmeno due anni dopo, quando questo stesso amore si spezza sotto l’arida pressione della Storia. Allora le differenze ideali e di temperamento dei due prevalgono e le loro strade si separano.

“Il cielo diviso” di Christa Wolf, edizioni E/O.

C’era una volta la DDR – Anna Funder

Ho aggiunto C’era una volta la DDR di A. Funder.Letto recentemente, è un bellissimo reportage sulla Germania Est prima della caduta del Muro di Berlino. (Maria Francesca Elle)

Descrizione

Fonti ufficiose affermano che nella Germania dell’Est gli informatori al servizio della Stasi, la potente polizia segreta, fossero una persona ogni sei abitanti e nel dopo-1989, all’apertura degli archivi, con grande sorpresa si è scoperto quante famiglie allevassero al proprio interno informatori incaricati di riferire allo stato i pensieri e le aspirazioni dei propri familiari. In un libro scritto con una suggestiva tonalità narrativa, Anna Funder ci riconduce in quell’esperienza, ascoltando sia ex funzionari governativi e informatori, sia persone che hanno avuto la vita spezzata da una repressione immotivata.

“C’era una volta a DDR” di Anna Funder, edizioni Feltrinelli.

10 libri da leggere prima di visitare la Germania

Nei 10 libri da leggere prima di vistare la Germania scelti dai lettori del gruppo Facebook Book Advisor, dunque, compaiono prevalentemente autori classici, tra cui spiccano Thomas Mann e Goethe. Come detto nel cappello introduttivo all’articolo, per chi volesse approfondire la letteratura del Paese teutonico e leggere altri libri sulla Germania, è possibile ampliare la selezione consultando il sondaggio del gruppo, qui.

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