10 libri da leggere prima di andare in Giappone: i consigli dei lettori di Book Advisor

Quali sono i libri da leggere prima di andare in Giappone? In questo articolo troverete i 10 libri da leggere prima di visitare il Giappone, consigliati dai lettori del gruppo Facebook Book Advisor. I dieci titoli più votati nel sondaggio sono quelli che troverete di seguito. Consigli dei lettori, per lettori.

Se dieci libri da leggere prima di visitare il Giappone non sono sufficienti e volete saperne ancora di più, basterà cliccare qui sul sondaggio per scoprire quali sono stati gli altri titoli proposti e votati dai lettori del gruppo Facebook Book Advisor. 

Ecco la lista dei dieci libri da leggere prima di volare in Giappone. 


Memorie di una Geisha – Arthur Golden

memorie di una geisha arthur golden libri leggere giapponeMemorie di una geisha ha l’abilità di trasportarti nel Giappone del primo Novecento e vorresti non finisse mai. Ritrovi tutto ciò che caratterizza il Giappone e le sue tradizioni.. (Maria Francesca Elle)

Ho votato “Memorie di una geisha” perché entra nel cuore di una della più antiche tradizioni giapponesi. L’impegno, la fatica, la dedizione, il dolore e la severità imposte per diventare geisha sono qualcosa di molto lontano dal nostro modo di pensare, che spesso liquida questa, che può essere definita un’arte, ad una prostituta o poco più. Molto avvincente, incatena alle pagine e trasporta in un mondo che, probabilmente, non capiremo mai del tutto. (Nadia Agostini)

Memorie di una Geisha” di Arthur Golden, edizioni Tea

Norvegian Wood – Murakami Haruki

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Uno dei più clamorosi successi letterari giapponesi di tutti i tempi è anche il libro più intimo, introspettivo di Murakami, che qui si stacca dalle atmosfere oniriche e surreali che lo hanno reso famoso, per esplorare il mondo in ombra dei sentimenti e della solitudine. Norwegian Wood è anche un grande romanzo sull’adolescenza, sul conflitto tra il desiderio di essere integrati nel mondo degli «altri» per entrare vittoriosi nella vita adulta e il bisogno irrinunciabile di essere se stessi, costi quel costi. Come il giovane Holden, Toru è continuamente assalito dal dubbio di aver sbagliato o poter sbagliare nelle sue scelte di vita e di amore, ma è anche guidato da un ostinato e personale senso della morale e da un’istintiva avversione per tutto ciò che sa di finto e costruito. Diviso tra due ragazze, Naoko e Midori, che lo attirano entrambe con forza irresistibile, Toru non può fare altro che decidere. O aspettare che la vita (e la morte) decidano per lui. Murakami Haruki in uniform edition Super ET, con le copertine di Noma Bar e nota dell’autore.

Norvegian wood” di Murakami Haruki, Einaudi Editore.

Le ricette della signora Tokue – Durian Sukegawa

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Ne “Le ricette della signora Tokue” di Durian Sukegawa viene incarnata proprio quella sensibilità giapponese che consente loro, da fatti semplici (come il preparare il dorayaki), di trarre riflessioni profonde sull’esistenza, sul quel modo di vivere che può riuscire a farci sentire in sintonia con il resto del mondo. (Matteo Celeste)

Descrizione

Qual è la ricetta della felicità? È una questione di spezie e calore, di ascolto e confessione, di zucchero, di briciole di sogni e, alla fine, di un pizzico di sale. «Si tratta di osservare bene l’aspetto degli azuki . Di aprirsi a ciò che hanno da dirci. Significa, per esempio, immaginare i giorni di pioggia e i giorni di sole che hanno vissuto. Ascoltare la storia del loro viaggio, dei venti che li hanno portati fino a noi». Questo è il segreto culinario un po’ bizzarro che custodisce l’anziana signora Tokue. Ascoltando la voce dei fagioli rossi azuki si può imparare a fare il ripieno perfetto per i dorayaki , tipici dolci giapponesi che si sciolgono in bocca e fanno dimenticare il peso delle preoccupazioni. Tokue rivela il proprio segreto a Sentarō, un pasticciere in crisi di vocazione, che accetta di assumerla nel suo laboratorio dopo aver assaggiato la sua sublime confettura an . E vede gli affari raddoppiare. Tokue gli rivela però anche un altro segreto, quello del suo passato. Impartendo cosí a Sentarō una lezione ben piú profonda e preziosa.

Per leggere la recensione clicca qui.

Le ricette della signora Tokue” di Durian Sukegawa, edizioni Einaudi.

Neve di primavera – Yukio Mishima

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Io ho votato per neve di primavera, perché è quello che ho preferito di Mishima, scrittore essenziale per capire lo spirito giapponese. (Laura Baldo)

Descrizione

La figura di Kiyoaki, personaggio ultrasensibile a causa di una raffinata quanto ingannevole educazione, si staglia in primo piano; Honda, l’amico, è invece sordo al richiamo dei sentimenti e proteso esclusivamente verso la vita attiva. Della nevrotica incertezza di Kiyoaki è vittima l’enigmatica e splendida Satoko, che spegnerà il suo amore disperato chiudendosi in clausura. altri personaggi complementari sono indispensabili per comprendere un Giappone dove retaggio storico, valore morale della tradizione, riti secolari, primato religioso svolgono una funzione determinante sulla sorte esistenziale del singolo non meno che della comunità.

Neve di primavera” di Yukio Mishima, edizioni Feltrinelli.

Kitchen – Banana Yoshimoto

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“Non c’è posto al mondo che io ami più della cucina…”. Così comincia il romanzo di Banana Yoshimoto, “Kitchen”. Le cucine, nuovissime e luccicanti o vecchie e vissute, riempiono i sogni della protagonista Mikage, rimasta sola al mondo dopo la morte della nonna, e rappresentano il calore di una famiglia sempre desiderata. Ma la famiglia si può non solo scegliere, ma anche inventare. Così il padre del giovane amico Yuichi può diventare o rivelarsi madre e Mikage può eleggerli come propria famiglia, in un crescendo tragicomico di ambiguità. Con questo romanzo, e il breve racconto che lo chiude, Banana Yoshimoto si è imposta all’attenzione del pubblico italiano mostrando un’immagine insolita del Giappone , con un linguaggio fresco e originale, quasi una rielaborazione letteraria dello stile dei fumetti manga.

Kitchen” di Banana Yoshimoto, edizioni Feltrinelli

Le quattro casalinghe di Tokyo – Natsuo Kirino

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La pazienza di Yaoyoi, della dolce e graziosa Yaoyoi, si è rotta oggi improvvisamente come un filo. Nellingresso di casa, davanti alla faccia insopportabilmente insolente di Kenji, il marito che ha dilapidato tutti i suoi risparmi, Yaoyoi si è tolta la cinghia dei pantaloni e lha stretta intorno al collo del disgraziato. Kenji ha tentato di afferrare la cintura, ma non ne ha avuto il tempo. La cinghia gli è penetrata subito nella carne. È stato buffo vedere come il collo di Kenji si sia piegato allindietro e le mani abbiano cominciato ad annaspare disperatamente nellaria. Sì, buffo, veramente buffo, poiché un uomo così, un infelice che beve e gioca, non si cura dei figli, è attratto da donne impossibili e picchia la moglie, non meritava certo di vivere! Le gambe abbandonate storte sul pavimento di cemento dellingresso, accasciato sulla soglia, la testa tutta girata, Kenji, a un certo punto, non si è mosso più. Yaoyoi gli ha messo allora una mano sul collo per sentire le pulsazioni. Niente. Sul davanti dei pantaloni ha visto una macchia bagnata. E ha riso, stupefatta della forza furiosa, della crudeltà di cui era stata capace. Ha riso anche quando Masako e Yoshie, le fedeli amiche, lhanno aiutata trasportando il cadavere a casa di Masako, tagliandolo a pezzetti e gettando poi i resti in vari bidoni dimmondizia. Straordinario thriller che ha per protagoniste quattro amiche (la dolce e graziosa Yayoi, l intelligente e coraggiosa Masako, Yoshie, la madre angariata da una figlia capricciosa e da una suocera invalida, Kuniko, la trentenne derubata dal marito e minacciata da un usuraio) che si conoscono in una puzzolente fabbrica di cibi precotti e che scoprono insieme il gusto della rivolta e il fascino e il business del crimine, Le quattro casalinghe di Tokyo, come accade spesso nei buoni romanzi polizieschi, illumina ciò che accade in un mondo in cui la tradizione si rompe come la pazienza di Yaoyoi: improvvisamente come un filo.

Le quattro casalinghe di Tokyo” di Natsuo Kirino, edizioni Neri Pozza.

A sud del confine, a ovest del sole – Murakami Haruki

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Fino ad allora Hajime aveva vissuto in un universo abitato solo da lui: figlio unico quando, nel Giappone degli anni Cinquanta, era rarissimo non avere fratelli o sorelle, aveva fatto della propria eccezionalità una fortezza in cui nascondersi, un modo per zittire quella sensazione costante di non essere mai lì dove si vorrebbe veramente. Invece un giorno scopre che la solitudine è solo un’abitudine, non un destino: lo capisce quando, a dodici anni, stringe la mano di Shimamoto, una compagna di classe sola quanto lui, forse di più: a distinguerla non c’è solo la condizione di figlia unica, ma anche il suo incedere zoppicante, come se in quel passo faticoso e incerto ci fosse tutta la sua difficoltà a essere una creatura di questo mondo. Quando capisci che non sei destinato alla solitudine, che il tuo posto nel mondo è solo là dove è lei, capisci anche un’altra cosa: che sei innamorato. Ma Hajime se ne rende conto troppo tardi – è uno di quegli insegnamenti che si imparano solo con l’esperienza – quando ormai la vita l’ha separato da lei. Come il dolore di un arto fantasma, come una leggera zoppia esistenziale, Hajime diventerà uomo e accumulerà amori, esperienze, dolori, errori, ma sempre con la consapevolezza che la vita, la vita vera, non è quella che sta dissipando, ma quell’altra, quella che sarebbe potuta essere con Shimamoto, quella in un altrove indefinito, a sud del confine, a ovest del sole. Una vita che forse, venticinque anni dopo, quando lei riappare dal nulla, diventerà realtà.

Per leggere l’approfondimento di Read And Play clicca qui.

“A sud del confine, a ovest del sole” di Murakami Haruki, Einaudi Editore.

Tokyo tutto l’anno – Laura Imai Messina

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Propongo Laura Imai Messina come libro da leggere prima di visitare il Giappone perché oltre a scrivere bene vive lì e può darne una visione attuale e diversa da chi ci è nato. (Laura Baldo)

Descrizione

«La forma di una città cambia piú veloce di un cuore» diceva Baudelaire. E forse, tra tutte le città, Tokyo è quella che cambia piú velocemente se è vero, come scrive Laura Imai Messina, che l’antica Edo «è in uno stato di infanzia perenne». Laura si trasferí a Tokyo per studiare: pensava sarebbero passati pochi mesi – quanto bastava per perfezionare il suo giapponese – non che sarebbe rimasta piú di quindici anni, e che si sarebbe innamorata perdutamente di una delle città piú affascinanti, labirintiche e seducenti del mondo (oltre che di un ragazzo che sarebbe diventato suo marito). Tokyo non solo è una delle grandi metropoli globali, ma è anche una città densissima di storie, tradizioni, simboli, «segni »: è la città dove usanze secolari vivono accanto ai quartieri degli otaku, gli appassionati di manga e videogame, dove le culture giovanili piú effervescenti del pianeta si muovono nelle stesse strade su cui si affacciano piccoli locali tipici. È una città in cui i ritmi frenetici del lavoro e del commercio si alternano a quelli cadenzati delle stagioni e delle festività, dove il rito ha un’importanza fondamentale perché è il calendario, con le sue feste e la sua memoria, a regolare la vita dei suoi abitanti. Laura Imai Messina racconta Tokyo con uno sguardo unico, a cui la conoscenza delle usanze e delle strade non ha tolto freschezza e curiosità. Un viaggio lungo un anno, da Mutsuki, gennaio, «il mese degli affetti», a Shiwasu, dicembre, «il mese dei bonzi affaccendati», fino al cuore di Tokyo, la «città bambina».

Tokyo tutto l’anno” di Laura Imai Messina, edizioni Einaudi.

La ragazza del convenience store – Murata Sayaka

la ragazza del convenience store murata sayaka

Keiko sbaglia. O almeno questo è quello che le dicono tutti. È sempre stata considerata una ragazza strana, sia a scuola che in famiglia. Il suo modo di guardare il mondo in maniera logica, senza ipocrisie o compromessi, crea forte imbarazzo in chi la circonda. In una società formale e conformista come quella giapponese sembra una vera e propria aliena. Ma Keiko non è una ribelle, e non trova altra soluzione se non un progressivo allontanamento da tutto e tutti. Qualcosa inizia a cambiare a diciotto anni, quando risponde all’annuncio di un supermercato che cerca commesse part-time. Potrebbe essere una svolta, un modo per cominciare a integrarsi nella realtà che la circonda, ma diciotto anni dopo è ancora lì, etichettata come “quella strana”, mentre si trascina stancamente un giorno dopo l’altro. Fino a quando incontra Shiraha, presto licenziato dal supermarket per i suoi comportamenti inopportuni. Per aiutarlo Keiko gli propone di andare a vivere insieme, così da mantenere una facciata di rispettabilità nei confronti degli altri. Ma quella che poteva essere un’improbabile storia d’amore diventa invece uno scavo sempre più profondo nella mediocrità di un’esistenza come tante. Fino a quando Keiko non raggiunge una sorprendente illuminazione e abbraccia finalmente il suo vero io. La ragazza del convenience store è un romanzo raffinato e commovente sulle pressioni sociali e la difficoltà di trovare il proprio posto nel mondo.

La ragazza del convenience store” di Murata Sayaka, edizioni E/O.

Il padiglione d’oro – Yukio Mishima

il padiglione d'oro

Nel 1950 avvenne il fatto che ispirò a Mishima questo “Padiglione d’oro”, che è del 1958: un giovane accolito buddista, deforme e balbuziente, dà fuoco a uno dei maggiori monumenti dell’arte giapponese, il padiglione di un celebre santuario di Kyoto, il Kinkakuji, il quattrocentesco tempio zen. La storia di questo clamoroso gesto è raccontata da Mishima con aderenza alla cronaca, ma in modo da assegnare un senso https://amzn.to/3vZFnqPsimbolico ossia problematico all’azione del piromane. La chiave dell’ossessione di Mizoguchi, Mishima la ricerca in quell’attesa quasi magica della grande distruzione che rappresenta il tema profondo di tutta la prima parte del libro fino al giorno della sconfitta bellica del Giappone. La calata agli inferi si svolge sul tema di straordinarie, attonite rievocazioni di memorie dell’infanzia. Il tema della bellezza suprema del padiglione affonda le sue radici in un’ossessione infantile esorcizzata dallo storpio Mizoguchi con un atto che trova giustificazione anche nella dottrina buddista della morte al mondo e della cancellazione del bello in quanto pura apparenza.

Il padiglione d’oro” di Yukio Mishima, edizioni Feltrinelli.

10 libri da leggere prima di visitare il Giappone

Nei 10 libri da leggere prima di vistare il Giappone scelti dai lettori del gruppo Facebook Book Advisor, dunque, compaiono titoli di autori non solo giapponesi, ma anche statunitensi e italiani. Come detto nel cappello introduttivo all’articolo, per chi volesse approfondire la letteratura del Sol Levante e leggere altri libri sul Giappone, è possibile ampliare la selezione consultando il sondaggio del gruppo, qui.

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