#dietrounlibro oggi sembra correre per una strada diversa dal solito. Merito di un libro che non poteva restare in attesa. Artico nero, di Matteo Meschiari, edito Exòrma, è ciò che ritengo essere l’esempio perfetto per presentare al lettore la possibilità concreta che antropologia e letteratura possono coesistere.
Artico Nero è composto da sette racconti su sette popolazioni dell’estremo nord divorate dalla colonizzazione. È una parola strana questa. Si associano sempre una pelle nera, un sole cocente e forse le locuste della Lessing. Ma mai si riesce a pensare all’invasione più a nord.
Meschiari è diretto, sfonda la quarta parete e il lettore non sa più dove si trova, cosa sta guardando, se è in errore.
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