Un libro alla finestra

“Norwegian Wood” di Haruki Murakam: recensione libro

Come restituire con poche parole ciò che mi ha donato questo libro? Sembrerebbero sempre poco giuste ed esaustive di tutta l’esperienza fatta durante e dopo la lettura. Un periodo faticoso, nessuna concentrazione, scorrere righe e non sentirle, trascinare pagine senza piacere, solo pesantezza e stanchezza. Capita a volte. Mi sono fermata.

Murakami è un autore che da tanti anni incontrava i miei occhi ma io evidentemente non lo volevo guardare. É vero ciò che si dice riguardo ai libri importanti: arrivano sempre nel momento giusto. Così, una persona, di cui ho profonda stima e che sa maneggiare con cura le parole, me l’ha consigliato e io mi sono affidata.

Scavare nell’anima

Potrei dire che è stata la storia ad ammaliarmi o i personaggi, lo stile o l’ambientazione ma in verità credo siano tutti questi elementi, indistintamente, ad avermi conquistato e cullato per tutto il tempo in cui mi sono immersa in queste pagine. La scrittura di Murakami è così delicata che tutte le azioni dei protagonisti, le emozioni e i pensieri, siano essi tragici, divertenti, teneri, sfacciati, si percepiscono e si sentono con profonda naturalezza.

Potrei raccontare la trama e dire che Norwegian Wood è un romanzo che parla dell’adolescenza e della difficoltà di diventare adulti; potrei elencare i personaggi, le loro fragilità, l’oblio, la morte, l’amore, la passione, la sofferenza e la rinascita che attraversano. Sarebbe comunque un tagliare la complessità delle emozioni che si sciolgono nelle pagine.

Potrei descrivere i paesaggi che riempiono gli occhi come un quadro perfetto; lo scorrere delle stagioni che si susseguono inesorabili e incantevoli e che rendono la percezione della vita nella storia più autentica.

Potrei anche dire che i personaggi femminili rappresentano la morte, la vita e il riscatto e che ci si ritrova nelle sfumature di ciascuna; che quelli maschili ricordano la ragione, l’arroganza, la sensibilità e la gioia. Ma sarebbe sempre un rimpicciolire ciò che di maestoso e commoventemente umano ognuno porta con sé.

Potrei dire che Norwegian Wood  ha una colonna sonora e nelle pause durante la lettura le canzoni e le musiche citate mi hanno accompagnato rendendo l’esperienza della lettura ancora più magica, ma è un’esperienza soggettiva.

Potrei dire tante cose su questo libro che mi ha restituito il vero piacere della lettura, ma non sarebbero mai abbastanza.

L’incanto della scrittura

Murakami ricama amabilmente un libro stupendo costruendo un’opera magnifica dove le parole scorrono fluide, perfettamente incastonate. Non una sbavatura, nessuna frase fuori posto, nessuna pagina che stanca o annoia. Con maestria e sensibilità scava nell’intimo delle anime senza mai scadere nella banalità di frasi trite e ritrite e riempie di meraviglia gli occhi e il cuore del lettore.

PS: mi è stato di consigliato di aprire una pagina a caso del libro e iniziare a leggere, ci si sente subito immersi nella storia. Ed è vero! Provare per credere. Ecco il potere e l’immensità della scrittura.

“La cosa più importante è avere pazienza. Bisogna districare tutti quei fili aggrovigliati a uno a uno, senza scoraggiarsi. Per quanto una situazione possa sembrare disperata, c’è sempre una possibilità di soluzione. Quando tutto attorno è buio non c’è altro da fare che aspettare tranquilli che gli occhi si abituino all’oscurità.”

 

“Norwegian Wood” di Haruki Murakami, Einaudi Editore . Un libro alla finestra.

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