Latinoamericana

“Sangue negli occhi” di Lina Meruane: recensione libro

Lina Meruane, cilena, confeziona un libro in cui, una volta letto, il lettore, nell’immediato, non sarà più lo stesso ed è anche questo ciò che differenzia la grande Letteratura dalla massa sterminata di pagine scritte che ogni anno invadono le librerie.

Certi libri, infatti, crudi, letteralmente profondi ed imprevedibili hanno il potere di destabilizzare, di penetrare, di smuovere le sopite membra, di confondere e di far perdere l’equilibrio psichico, esattamente come farebbe una malattia grave, fulminea ed improvvisa. Attraverso la voce di Lina, il romanzo è un viaggio dentro il tunnel della cecità che colpisce brutalmente la protagonista e che la porta a raccontare le proprie sensazioni, emozioni ma anche la propria vita fatta di luoghi e persone. C’è da chiarire subito una cosa Sangue negli occhi di Lina Meruane non è un diario, non è farcito di pietismo, non è una mera elencazione di fatti, ma un’esplosione di angoscia, di rabbia, di puro cinismo, di frustrazione ma anche di forza, di coraggio e di gioia. La scena iniziale, cruda, è sconvolgente, quella finale sorprendente. Libro meraviglioso un vero e proprio punto di rottura. Ma in fondo il Mondo non è un insieme di equilibri precari?

[…] “E fu allora che un fuoco d’artificio mi attraversò la testa. Ma non era fuoco quello che vedevo, era sangue che si spargeva nell’occhio. Il sangue più commovente e bello mai visto. Il più inaudito. Il più spaventoso. Sangue intensamente nero.”[…]

[…] “Ho sospeso il futuro mentre spremo fino alla buccia, assetata, il presente” […].

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“Sangue negli occhi” di Lina Meruane, edizioni La nuova frontiera. Latinoamericana.

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