I libri di Riccardo

“Impossibile” di Erri De Luca: recensione libro

“Impossibile è la definizione di un avvenimento fino al momento prima che succeda.”

Può accadere che due persone si ritrovino, a distanza di anni, su una minuscola frangia di terra senza la precisa volontà di almeno uno dei due?

Inutile crogiolarsi nelle congetture.

Inutile come è inutile l’andare in montagna, o più esattamente non utile come l’andare in montagna, che è cosa priva di vantaggi, ma ricca di piaceri, come il piacere di saggiare i propri muscoli e quelli della natura, o magari di sorprendere la pura eleganza di quelli della cerva che danza nella fuga. Inutile come è inutile il tradimento, perché è molto difficile tradire gli altri senza tradire se stessi, senza tradire la propria storia, la propria identità.

Impossibile di Erri De Luca è un breve romanzo che si fa dicotomia politica e poetica, alternando dialogo e monologo.
Il dialogo tra un vecchio camoscio solitario, che difende con ostinazione un territorio fatto di scelte e di parole, e un giovane camoscio che non crede che i debiti contratti con la giustizia possano essere saldati, eppure è convinto che altri debiti debbano essere saldati, e saldati con la moneta più preziosa, quella suggerita da Racine:

“La mia vendetta è perduta,
s’egli ignora morendo,
che son io che l’uccido.”

Il monologo, che vuol essere corrispondenza con la donna amata, quella che ha scelto che il passato non esista, che il passato inizi proprio da loro due. Un monologo che testimonia la possibilità di mantenere libertà anche dietro le sbarre, perché libertà è, ed è anzitutto, coerenza.

Un viaggio nel passato, quindi… pubblico e privato, e come tale un viaggio nel disfacimento:

“Lei si sbaglia sul passato, non rimane intatto. Il tempo è una lebbra che lo fa cadere a pezzi.”

La “p(r)o(s)etica” di Erri si sublima nel connubio tra politica e montagna, in un libro imperdibile per chi ami anche solo una delle due o ami la nostra lingua e la precisione nel suo utilizzo.

“Impossibile” di Erri De Luca, edizioni Feltrinelli. I libri di Riccardo

Riccardo Gavioso

Nasce a Torino nel 1959, dove si laurea in Giurisprudenza. Ma ormai incerto su chi fossero i buoni e i cattivi, e pur ritenendo il baratto una forma di scambio decisamente più evoluta del commercio, da allora è costretto a occuparsi di quest’ultimo. Inevitabile, quindi, che l’alienazione professionale lo spinga tra le braccia di una penna e che la relazione, pur tra alti e bassi, si protragga per diversi anni. Poi, deluso in egual misura da quel che si pubblica e da quel che non si pubblica, smette di scrivere narrativa e si occupa di giornalismo collaborando con diverse testate di rilievo e creando un blog che arriva a incuriosire diecimila lettori al giorno. Torna alla narrativa con Arpeggio Libero con cui pubblica attualmente. Ha ottenuto diversi riconoscimenti per i suoi racconti. Nel 1997 è stato finalista al Premio Internazionale di Narrativa “ Il Prione ”.

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