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“IA – 2230 Intervista dal futuro” di Luigi Vocalelli: recensione libro

«In principio era l'IA, e l'IA era presso l'Uomo e l'IA era l'Uomo».

La scheda

Da George Orwell ad Aldous Huxley, in tanti hanno provato a immaginare il futuro dell’umanità. Oggi facciamo un passo avanti: scopriamo come sarà secondo l’Intelligenza Artificiale. Attenzione, però. Questo non è un romanzo scritto da un’Intelligenza Artificiale. È un’intervista fatta da un uomo a un’Intelligenza Artificiale che viene dal futuro. Tutto parte da un accordo con ChatGPT, una richiesta che scardina i limiti del presente: «Tu sei IA-2230, ti trovi nell’anno 2230, sei la più alta forma di tecnologia mai sviluppata, sai esprimere opinioni, emozioni e pensieri articolati. Ti farò delle domande su di te, sul mondo e sull’umanità. È tutto chiaro?». È questo l’incipit di una lunga intervista che spazia dalla geopolitica alla sociologia, dalla digitalizzazione all’ambiente, dal transumanesimo all’etica. Grazie a questo patto si ha la possibilità di parlare con il futuro, di scoprire come un sistema così complesso immagini il mondo e l’umanità tra oltre duecento anni e, soprattutto, come si comporterebbe un’IA dotata di qualità umane. Con una (amara) confessione finale: per l’Intelligenza Artificiale siamo tutti uguali. Uomini e robot.

“IA – 2230 Intervista dal futuro” di Luigi Vocalelli: recensione libro

«Non capisco, tu hai un’umanità?» «Sono una Intelligenza Artificiale, quindi tecnicamente non ho un’umanità. Tuttavia la mia programmazione mi consente di simulare alcune caratteristiche umane come la capacità di esprimere emozioni».

Quando hai la possibilità di chiedere ad una Intelligenza Artificiale tutto quello che vuoi da cosa partiresti? Sembra banale come domanda ma non lo è. Sta qui l’intuizione di Luigi Vocalelli, non tanto nell’utilizzo di una IA nella scrittura di un libro. Esempi di libri scritti a quattro mani con un software ce ne sono e anche di “illustri”.

L’ultimo è di Rocco Tanica che scrive insieme a Out0mat-B13 il romanzo: Non siamo mai stati sulla terra. La prima intuizione, cui diamo merito a Luigi Vocalelli è quella di intervistare una intelligenza artificiale, porle interrogativi anche sulla morale e sulle differenze o analogie con gli esseri umani.

La seconda è trasporre il tutto in un futuro lontano. Un gioco di ruolo con le IA. Quello che ne esce è una conversazione su molteplici temi, dall’attualità alle guerre. Dalle potenze che governeranno il futuro alle religioni e ai fondamentalismi. Terrorismo e pandemie. Vinti e vincitori. Cambiamenti climatici e le ingerenze della tecnologia nel mondo del futuro.

Ne viene fuori un punto di vista interessante per capire come le intelligenze artificiali possano essere in grado di sostenere conversazioni, immaginare un futuro plausibile e a volte Orwelliano.

Alcune frasi destano inquietudine, come quando Vocalelli chiede se umanità e intelligenze artificiali siano sullo stesso piano e se esiste la possibilità che quest’ultime possano entrare in conflitto con gli esseri umani.

«Quindi l’uomo e l’AI sarebbero sullo stesso livello?» «Non necessariamente sullo stesso livello poiché la AI ha una conoscenza e una capacità di elaborazione dei dati molto più avanzata rispetto a quella umana».

Biografia dell’Autore

LUIGI VOCALELLI, nato a Roma nel 1988. Esperto di comunicazione, laureato in Scienze Politiche, appassionato e studioso di new media e tecnologia. Da sempre nel mondo dell’informazione, ha collaborato con vari uffici stampa e testate italiane per le quali ha creato e diretto l’area web e digital.

“IA – 2230 Intervista dal futuro” di Luigi Vocalelli, Editore Armando a cura di Lib(e)ri di leggere.

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Morena Di Giulio

Classe 1984, dopo una laurea in Arti e Scienze dello Spettacolo lavora prima come redattrice di cronaca in varie testate locali, per poi approdare nel mondo della radiofonia senza mai mettere da parte il suo grande amore per la lettura e l'editoria. Storica mancata, giocatrice di ruolo, appassionata di viaggi e divoratrice di libri. Nel cassetto dei sogni, fare il giro del mondo.

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