“Piccoli suicidi tra amici” di Arto Paasilinna: recensione libro

Si può parlare di suicidio in modo dissacrante e ironico? Ebbene sì, perché Piccoli suicidi tra amici di Arto Paasilinna ne è la dimostrazione pratica.

Un imprenditore e un colonnello

piccoli suicidi tra amici arto paasilinnaProtagonisti della narrazione sono Onni Rellonen, imprenditore fallito che medita il suicidio per mettere fine alla sua triste vita, e il colonnello Kemppainen, militare frustrato dall’impossibilità di esercitare la sua professione a causa dell’epoca pacifica in cui vive e anch’egli deciso a farla finita. Per uno strano scherzo del destino le strade dei due suicidandi si incrociano, e nasce così l’idea di radunare tutte le persone che si trovano nella loro stessa condizione per organizzare un bel suicidio di massa.

Le adesioni sono inaspettatamente numerose, e decidono quindi di fondare la Libera Associazione Morituri Anonimi, con lo scopo di partire alla ricerca di un luogo ideale dal quale i membri possano mettere fine alla loro esistenza.

Si viaggia così in pullman lungo le strade della Finlandia, si attraversa la Germania e la Svizzera fino ad arrivare in Portogallo, in un tour all’insegna della condivisione dei problemi e delle criticità ma che ricorda tremendamente l’atmosfera che si respirava durante le gite scolastiche dove ogni singolo accadimento era spesso motivo di ilarità generale.

Piccoli suicidi tra amici è un romanzo che, nonostante tratti il delicato argomento del suicidio, ha la capacità di essere un libro delicatamente ironico, ma allo stesso tempo è anche un testo che fa riflettere sull’importanza fondamentale del dialogo, dei rapporti umani e dell’amicizia in una società, in questo caso quella finlandese, in cui la solitudine e la depressione sono piuttosto diffuse.

“Piccoli suicidi tra amici” di Arto Paasilinna, Edizioni Iperborea. Libri in Pillole.

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