C’è tanta sostanza dentro Padre terra, romanzo scritto da Barbara Buoso e pubblicato dalla casa editrice Fernandel nel 2024, il cui titolo mi aveva già di per sé intrigato. La lettura, poi, mi ha regalato momenti di grande riflessione, ma anche di calma, perché è una storia scandita dai ritmi della terra e dei suoi cicli naturali. Una narrazione pacata seppur dolorosa, fatta di solitudine, nostalgia e tristezza, che racconta il simbiotico rapporto dell’uomo con la natura, capace di mitigare sofferenze, distacchi, di riempire quei vuoti profondi dovuti alle assenze che non potranno mai essere colmate.
Padre terra è un libro multisensoriale, che fa toccare con mano la verginità della terra, la bellezza delle piante, fa respirare l’odore dei fiori e dei venti che li accarezzano, che fa vedere le lunghe distese di campi coltivati, accuditi da chi con la natura ha stabilito un rapporto simbiotico, fatto di completa dedizione, di puro amore, perché orologio che regola l’esistenza, in grado di equilibrare pensieri, sentimenti, tristezze, sconfitte. Ma è anche un libro di formazione, della crescita di Giovanni in un contesto alieno, dove solo il rapporto con la natura può essere considerato genuino, affidabile, duraturo e, soprattutto, fedele.
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“Padre terra” di Barbara Buoso, edizioni Fernandel. Libri in Pillole.