“Mare mosso” di Francesco Musolino: recensione libro

Il mare ha da sempre esercitato un forte fascino su di me. È il luogo dove torno, anche in inverno, quando ho bisogno di ritrovare equilibrio, quando ho la necessità di respirare aria salubre, di ripulire i suoni che arrivano alle mie orecchie. Il rumore delle onde, la visione di quell’imponente massa d’acqua blu che si muove con forza in avanti e poi torna indietro lentamente, mi riportano a una condizione iniziale di calma, di purezza, di lucidità.

“Quando mi immergo il corpo scompare, non c’è più alcun peso sulle mie spalle, tutto cede nel fluire della marea e al contempo sento una massa d’acqua incombermi addosso. La prima volta che mi sono immerso sono sceso tanto e troppo in fretta, attirato da questo nuovo mondo che si spalancava improvvisamente ai miei occhi. Sono bastate un maschera e la curiosità per rivelare colori e sfumature che restano invisibili a chi non accetta di scendere sotto la superficie, cogliendo lampi di luce bluastra, gli occhi curiosi dei pesci, i movimenti a scatti dei crostacei e tutta la bellezza, l’imponenza del regno marino”.

Mare mosso di Francesco Musolino è una vera e propria dichiarazione d’amore al mare e alle storie che il mare, a volte, tiene tutte per sé. Come quelle dei pescatori che si inoltrano di notte nelle acque alte con i loro pescherecci, o quelle di chi è obbligato a uscire in mare sfidando onde, mareggiate, venti indomabili. Ed è ciò che accade al protagonista del romanzo, Achille, ingegnere navale a capo di una flotta di rimorchiatori chiamati a intervenire a largo delle coste della Sardegna per riscattare dal le acque un cargo turco alla deriva, contenente seicento tonnellate di pesce e qualche segreto che non deve essere scoperto.

“È notte fonda. La notte di Natale del 1951. E noi ci troviamo nella golfatina di Santa Caterina di Pittinuri, a bordo di un cargo battente bandiera boliviana arenatosi sulla spiaggia con il suo carico di centinaia di tonnellate di pesce surgelato”.

Ripercorrendo le vicende di un salvataggio realmente accaduto, il romanzo ci riporta indietro nel tempo, nella Sardegna dei primi anni ’80, e si configura come un noir mediterraneo che rende omaggio alle storie di Corto Maltese e fa respirare le atmosfere della straordinaria penna di Jean Claude Izzo.

 

“Mare mosso” di Francesco Musolino, edizioni E/O. Libri in Pillole.

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