“L’ignoranza dei numeri” di Francesco Paolo Oreste: recensione libro

Protagonista de “L’ignoranza dei numeri” di Francesco Paolo Oreste è Romeo Giulietti, un ispettore di polizia che, insieme al suo assistente Michele, lavora a Napoli, una città dilaniata dai problemi. La micro criminalità, le infiltrazioni della camorra nella gestione dei rifiuti, la violenza che si registra quotidianamente nelle strade.

Diviso tra lavoro e problemi di cuore nella vita privata, l’ispettore si occupa delle indagini sull’omicidio di un ladruncolo di strada, che porteranno Giulietti e il suo assistente a seguire una pista inaspettata.

L’ignoranza dei numeri: non un semplice poliziesco

“Se questo fosse il libro di uno scrittore di storie poliziesche, mi sarebbe caduto di mano. È invece il libro di un uomo che ha messo la sua esperienza e la sua professione di fede nella giustizia dentro una storia aspra e saggia” (Erri De Luca)

Così scrive Erri De Luca nella prefazione del libro. Ed è vero, perché L’ignoranza dei numeri va al di là del semplice poliziesco: sebbene ci siano tutti gli ingredienti che caratterizzano il genere, questo è un libro che indaga sull’animo umano senza fermarsi alle apparenze. Dietro ogni gesto, ogni persona, dietro ogni divisa c’è un essere umano, con i suoi sogni, le sue debolezze, i suoi limiti e i suoi desideri.

Un romanzo che umanizza il ruolo delle forze dell’ordine, troppo spesso identificate come fredde macchine che indossano la divisa-armatura quando applicano la legge, dimenticando però che dietro ogni poliziotto o ispettore ci può essere anche un uomo che non ubbidisce alla legge dei numeri, ma che preferisce usare le parole per cercare di capire ciò che i semplici dati statistici non possono spiegare.

“L’ignoranza dei numeri” di Francesco Paolo Oreste, edizioni Baldini + Castoldi. Libri in Pillole.

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