Se avete voglia di fare un bel viaggio nel mondo dell’assurdo e dell’ironia di altissimo livello, allora La Gang del pensiero di Fischer è il libro giusto per voi. Anche se poi definire questo testo ironico risulta probabilmente riduttivo. Perché il romanzo dello scrittore britannico di origini ungheresi è una vera e propria perla di genialità.
Un prof di filosofia e un ex galeotto
“Perché bevi? mi hanno chiesto. Perché a) mi piace e b) è difficile smettere. Quando avverti il vuoto, non puoi andare al negozio all’angolo e chiedere un chilo di senso, un pacchetto di panacea un barattolo di risolutezza. Trovare una soluzione ai propri tormenti è difficile, trovare soluzioni liquide un po’ meno”.
I protagonisti sono Eddie, un filosofo decadente che insegna malvolentieri all’università di Cambridge, e Hubert, un ex galeotto sgangherato appena uscito di prigione. Eddie è un indolente che affoga nell’alcol i suoi malumori, e per sfuggire da una situazione imbarazzante in cui si è inspiegabilmente ritrovato decide di scappare dall’Inghilterra e di rifugiarsi in Francia. Un incidente d’auto, però, gli polverizza soldi e carte di credito, ed è costretto a soggiornare in un hotel scalcagnato a Montpellier, dove compare Hubert che tenta di rapinarlo. Sarà un incontro decisivo, perché tra i due si instaura un’intesa perfetta.
Qui per ascoltare l’audio recensione del libro:
La Gang del pensiero
Entrambi sono squattrinati, senza un posto dove andare, soli. Devono trovare un modo per guadagnare soldi, dunque decidono di mettersi in società iniziando a svaligiare banche, mai la stessa due volte. Tra i due Eddie è il pensatore, colui che colora le rapine coi suoi bizzarri pensieri filosofici e le sue riflessioni. Hubert, al quale manca un occhio, un braccio e una gamba, è estremamente affascinato dalla facilità di pensiero di Eddie, e decide quindi che il loro futuro sarà quello di diventare i rapinatori più famosi del mondo: la Gang del pensiero. Una banda che è interessata sì al bottino, ma che mentre rapina le banche non può esimersi dal lasciarsi andare a dissertazioni filosofiche, accarezzando i rapinati, sbeffeggiandoli, sempre con grande umanità, educazione e una grande dose di ironia. Insomma, una coppia sbilenca che, seppur inseguita da tutta la polizia francese, non è mai in affanno. Perché nonostante i loro piani siano raffazzonati e approssimativi, ma anche estremamente efficaci, riescono sempre a essere precisi e puntuali. A un certo punto, però, la Gang del pensiero si pone un obiettivo ancora più importante: entrare nell’Olimpo dei rapinatori, e per farlo deve mettere a segno il colpo del secolo.
“..e mi sono sdraiato sul letto. Mi sembra di riuscire a pensare meglio, la posizione orizzontale ci rende più aerodinamici per affrontare la vita. Quasi tutti i guai dell’esistenza cominciano quando ti alzi in piedi”.
Un libro intelligente e geniale
La Gang del pensiero è un libro scritto in modo intelligente e geniale, in cui l’unica fatica che si fa è quella di riuscire a spiegarsi come abbia fatto l’autore a costruire una narrazione caratterizzata da un’ironia costantemente pungente, mai ripetitiva, mai forzata, che rimane invariabilmente efficace dalla prima all’ultima pagina. La Gang del pensiero è uno dei libri più sapientemente pensati e scritti che abbia letto negli ultimi anni, un vero e proprio capolavoro narrativo. Due scene su tutte: l’autostop di Eddie quando viene raccolto da un camionista, e l’ingresso in libreria dei due banditi alla ricerca di un libro di Diogene Laerzio. Puro divertimento.
“La Gang del pensiero” di Tibor Fischer, edizioni Marcos y Marcos. Libri in Pillole.