Libri in pillole

“Sei pezzi da mille” di James Ellroy: recensione libro

Sei pezzi da mille, il secondo volume della Trilogia americana di Ellroy, riprende la narrazione lì dove era finito American Tabloid, ovvero dall’omicidio di John Fitzgerald Kennedy (1963) e termina con quello di Robert Kennedy (1968), candidato in quell’anno alle elezioni presidenziali. Un quinquennio dominato dalla corruzione, dai giochi di potere di Mafia, CIA, FBI e Ku Klux Klan, che approfittano degli eventi storici per rafforzare la loro posizione di controllo: la lotta contro i comunisti cubani, la guerra in Vietnam, l’inizio delle proteste dei neri per i diritti civili, l’ascesa di Martin Luther King.

Insabbiare, depistare, controllare il potere, indirizzare la Storia e correggerla. Nell’America di Ellroy i veri protagonisti sono gli uomini che rappresentano i tre poteri forti che dominano, decidono e manovrano la politica statunitense: la Mafia, la CIA e l’FBI. Un controllo che viene esercitato attraverso intercettazioni, pedinamenti, spionaggi, pratiche necessarie per prevedere, prevenire e scongiurare l’ascesa di politici che possano ostacolare le volontà di coloro che in modo losco vogliono indirizzare la politica americana.

Mafia, Cia, Fbi

A fare la Storia, dunque, sono i mercenari al soldo della Mafia, della Cia e dell’FBI, gli avvocati che collaborano con le istituzioni e con le organizzazioni criminali, i poliziotti onesti ma al contempo facilmente corruttibili, i faccendieri che si dividono tra gli incarichi di stato e quelli legati alla malavita.


I romanzi di Ellroy non sono di facile lettura: lo stile è frenetico, incalzante, battente, in certi casi ripetitivo. Nelle 762 pagine di Sei pezzi da mille l’autore inserisce una miriade di personaggi, i quali a loro volta vengono chiamati in modi diversi, con soprannomi, abbreviazioni, nomignoli. Seguire la narrazione è inizialmente complicato, fino a che non ci si sporca le mani entrando nella storia, vivendola, toccandola, accompagnando i protagonisti nelle loro missioni, nei loro sabotaggi, nelle loro pianificazioni.

“Sei pezzi da mille” di James Ellroy, edizioni Mondadori libri. Libri in Pillole.

Alessandro Oricchio

Dottorando in studi politici Sapienza Università di Roma, speaker di Teleradiostereo, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio