“La confraternita della rosa nera” di Riccardo De Palo: recensione libro

La confraternita della rosa nera di Riccardo De Palo, è un noir ambientato in alta montagna, in un piccolo borgo delle Dolomiti dove viene ritrovato il cadavere di una giovane bibliotecaria. A condurre le indagini l’ispettore Moroder, insieme alla sua fedele squadra composta da una altoatesina, un romano e un napoletano.
Seguendo le tracce lasciate dalla giovane vittima Moroder riesce a intuire che la vicenda è piuttosto torbida, e decide così di indagare seguendo una pista segreta che lo porterà a scovare una confraternita la cui attività è decisamente oscura.


Un libro scritto con uno stile molto elegante, denso di descrizioni minuziose, delicato e accattivante allo stesso tempo. Un romanzo con la sua propria colonna sonora, con tanti riferimenti sia musicali che letterari che accompagnano i protagonisti lungo l’intreccio. Un romanzo davvero molto raffinato, una scrittura avvolgente che colpisce per l’estrema delicatezza.
Lettura molto consigliata.

L’autore

Riccardo De Palo, classe 1964, è romano d’adozione e apolide per vocazione; si occupa di cultura per le pagine del Messaggero. Dopo un romanzo sul grande Velázquez, ha subito il fascino dei noir, dei thriller all’ultimo respiro: questo è il suo primo giallo.

“La confraternita della rosa nera” di Riccardo De Palo, edizioni Marsilio Editore. Libri in Pillole.

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