Approfondimenti

“L’avversione di Tonino per i ceci e i polacchi” di Giovanni Di Marco: recensione libro

“Il giorno in cui le avevo confessato la vicenda in ogni suo dettaglio avevo sofferto come un cane, avevo avuto paura di non essere creduto, di perdere tutto, di passare per uno stupido ingenuo. Poi Tania mi aveva aperto il suo cuore e io avevo pensato di potermi liberare del mio fardello di vergogna. Ma mi ero illuso.

“L’avversione di Tonino per i ceci e i polacchi” di Giovanni Di Marco

Quella sensazione di leggerezza era durata un istante, perché il peso che mi porto appresso non è condivisibile. Per quanto mi sforzi di dimenticare, non passa giorno in cui non sono costretto a scacciare via frammenti del mio incubo. E’ come se gli abusi di padre Alfio si fossero perpetrati nel tempo. Le cicatrici sono segni indelebili impressi sulle mie ossa. Il senso di colpa mi abita, mi deteriora.
Dentro di me, il passato non è mai passato del tutto”

Ho iniziato a leggere questo libro sabato sera. Ho finito il libro domenica notte. 430 pagine.
Non riuscivo a staccarmi dalla storia, da Tonino, dal senso di impotenza. Ho sperato fino alla fine in una “guarigione” ma…nulla. alla fine mi sono indignato.
Proprio così. Indignato.
E pagina dopo pagina ho assistito alla caduta di Tonino.

Il giorno dell’attentato a papa Wojtyla, in un paese dell’entroterra siciliano si celebrano i funerali della mamma di Tonino. Padre Alfio, ricevuta la notizia dell’attentato, interrompe la funzione e questo è il primo blackout per Tonino. È inspiegabile interrompere il funerale di sua madre, non lo capisce e, pensandoci bene, non lo capisco neppure io.

Tonino ha 7 anni, padre Alfio molti di più.

Il padre decide per lui. Tonino andrà a vivere dalla zia e la decisione lo turba ulteriormente: non capisce, non ancora, che il padre vuole preservarlo e tenerlo lontano “dall’uragano di infelicità che aveva travolto tutti”.

Tonino ha 7 anni, padre Alfio molti di più.

Un bimbo in tenera età e orfano suscita le attenzioni di tutti in paese, anche di padre Alfio, che per aiutarlo a distrarsi gli offre la possibilità di fare il chierichetto.

Tonino ha 7 anni.

Tonino non capisce, non ha gli strumenti per capire, cosa è giusto e sbagliato, Tonino non può capire che quelle carezze, quelle attenzioni morbose vanno oltre il semplice affetto per un bimbo che ha perso la propria madre. Non capisce la religione, mette in dubbio l’esistenza di Dio, capisce, però, che non assecondare i desideri di padre Alfio è peccato.

Ha ragione Tonino, il passato non passa mai del tutto. E non si può metabolizzare un abuso.
Crescerà travolto dal senso di colpa.
La sua speranza: Tania che riscriverà per lui i dieci comandamenti:
1) rispetta te stesso prima degli altri;
2) rispetta gli altri come te stesso;
3) fai sempre ciò che ritieni più giusto (e non ciò che la gente vorrebbe che tu fscessi);
4) salvaguarda le cose degli atri e quelle che appartengono a tutti;
5) chedi, esplora, verifica e sii curioso. E ricorda: la verità è mutevole;
6) impara ad ascoltare (e conta fino a dieci prima di rispondere);
7) non mentire, soprattutto a te stesso;
8) conosci i tuoi limiti;
9) coltiva i tuoi sogni;
10) sforzati di sorridere più spesso.

Oggi ho passato buona parte della giornata a pensare a Tonino e a tutti quelli che si portano dentro segreti inconfessabili, ho pensato a tutti quelli che sprofondano nell’abisso, che hanno paura e riescono a sconfiggerla trasformandosi da vittime a carnefici.

Rimane lui, Tonino, a metà strada tra il bambino che non è stato e l’adulto che, forse, non vorrebbe essere.
Rimane una minestra di ceci che sa di morte, un polacco che diventa più importante del funerale della mamma.

E a noi cosa resta. Un vuoto, un dispiacere, un terribile ingombro. Resta la voglia di stare accanto a Tonino e la voglia contraria di lasciarlo al suo destino perché fa male girargli intorno, fa male lasciarlo solo.

Vieni a parlare di libri con tutti noi nel gruppo Facebook The Book Advisor

“L’avversione di Tonino per i ceci e i polacchi” di Giovanni Di Marco, edizioni Baldini & Castoldi.

Recensione a cura di Stefano Leone.

Approfondimenti

Redazione

Redazione della pagina web www.thebookadvisor.it

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio