Scrivere sull’amore, parlare di questo sentimento eterno e misterioso non è mica facile.
Conoscendo ormai da anni Talarico, sia per le sue poesie che per le collaborazioni teatrali (su tutte ho seguito quella con Claudio Morici), ho letto con molto interesse e curiosità il suo primo libro di racconti che ha come tema centrale proprio l’amore: Dizionario degli amori impossibili è il titolo, l’editore Neo Edizioni. Per la prima volta il cantautore poeta e teatrante romano è passato dalla poesia alla narrativa.
E appare molto a suo agio nella forma breve, anzi brevissima di questi mini-racconti – di due, tre, ma anche mezza pagina – che fanno ridere e riflettere sull’amore, sulla vita di coppia, sulle pieghe inaspettate che può prendere la nostra vita. Leggendo questi testi brevi si prova un senso di straniamento e di immedesimazione allo stesso tempo.
Impossibile non sorridere o incuriosirsi per i nomi strani e senza senso che Talarico inventa – Edoario e Pizia, Cuola e Donio, Arnatola, Attima, Secondo, Ergomio, Igesta e via dicendo – e non restare a bocca aperta per le trovate originali che lo scrittore riesce a disseminare nel corso di questo dizionario.
Dizionario perché: perché si va in ordine alfabetico, dalla A alla Z, e ogni racconto è aperto da una Illustrazione di Antonio Pronostico a rappresentare una lettera. In ordine alfabetico leggiamo l’A di un’abitudine, la C di una colazione, la Q di una quantità, la T di una timidezza, la U di una unilateralità e così via. Il concetto alla base del racconto, gli dà il titolo. Le storie che Talarico racconta sono quelle di un uomo che conosce e ha conosciuto l’amore, le sue tante facce. Lo stile è delicato e sognante, i temi sono universali, ma trattati con ironia e disincanto.
Coppie che vivono insieme pur non piacendosi e non amandosi, coppie che vivono un rapporto confinato in un’eterna colazione, innamoramenti di fantasmi, uomini innamorati ma timidi che non sanno dichiararsi. Coppie ciniche, coppie arrabbiate, coppie incomprensibili.
Alcune storie, pur essendo tristi, diventano spesso comiche. Il risultato finale, in rigoroso ordine alfabetico, è appunto un piccolo ma prezioso dizionario che illustra tutte le varie combinazioni amorose che la vita può offrire. “cinquantadue interi drammi in poche righe, senza farne un dramma”, così vengono presentati dalla casa editrice. Questi originali esercizi di stile dell’autore, sorprendono soprattutto per un motivo: sembrano mettere in scena storie assurde o surreali, invece a una lettura più approfondita sono vicende molto più comuni e vicine a noi di quanto sembri.
A titolo esemplificativo, il bellissimo raccontino QUANTITA’
Burrino torna a casa ogni sera con mezzo chilo di amore per Grina. Cento grammi li consumano subito, appena di vedono, giusto per gradire. Trecento grammi li spargono in giro per casa, così mentre camminano possono inciampare, cadere, rotolarsi nell’amore. Gli ultimi cento grammi li surgelano, per averne sempre un po’ a disposizione. Di quanti surgelatori avranno bisogno, dopo venti anni di relazione? Quanto si dispiaceranno, nel momento del bisogno, scoprendo che l’amore scongelato è freddo, molle e sfibrato? Quanto amore lasceranno ai loro figli in eredità? Cosa potrebbe succedere dopo un lungo blackout? Che senso ha un amore surgelabile?
Impossibile, insomma, non innamorarsi di questi amori impossibili. Leggeteli.
“Dizionario degli amori impossibili” di Ivan Talarico, edizioni Neo. Libri da Leggere.