“BED & BREAKFAST AND BOOKS” di Frida Skybäck ha provato a rispondere a quel malsano desiderio di lettura frivola che mi è preso questo autunno, mentre sui social imperversavano reel su “The pumpkin spice cafè”.
Lo consiglierei? Meh.
L’ho letto con piacere? Meh.
Insomma, una lettura senza infamia e senza lode che non ha svolto appieno il compito di farmi desiderare di mollare tutto per aprire un B&B con libreria, ma che non ho nemmeno abbandonato dopo una manciata di pagine.
Il romanzo prova a discostarsi dalla categoria “libri coccola ambientati in locande accoglienti con gatti” mettendo un pizzico di mistero, ma il giallo di queste pagine risulta un filo sbiadito.
Intorno al Bed & Breakfast and Books girano le vite di donne diverse in età diverse, anche se la trama portante è quella che segue Patricia, arrivata a Ljusskär, sperduta località della Svezia, in cerca della sorella, sparita da oltre trent’anni. Qualcuno le ha mandato la collana che la ragazza indossava quando partì per svolgere un anno di servizio presso la chiesa locale, da cui pare essersi allontanata di sua spontanea volontà per poi far perdere le proprie tracce. Cosa le è successo davvero? In un ultimo disperato tentativo di ritrovarla, Patricia lascia la fattoria in America e parte decisa a scoprire la verità. Giunta a Ljusskär, al Bed & Breakfast and Books trova un vivace club del libro composto da arzille vecchine, una comunità molto chiusa legata alla chiesa in cui lavorò la sorella e, ovviamente, un finale inaspettato.
Un bel miscuglio di generi, questo “Bed & Breakfast and Books”, che sebbene non trovo riuscito appieno, mi sento comunque di lodare perché muove un passo in una direzione un po’ diversa dal filone in cui la copertina prova a inserirlo: posti accoglienti, gatti, libri, luci calde, caffètisanecandele eccetera.
Forse, essendo in cerca di una lettura leggera dopo la fatica de “Il piccolo amico” di Tartt, mi sono sentita un po’ ingannata dato che io quel mix di lucine e bevande calde un po’ lo cercavo e in cambio non mi è neanche stato dato un giallo ricco di colpi di scena.
I personaggi sono poco tridimensionali, non emerge nessuno a cui ci si affeziona, ma nonostante questo non è un libro da buttare: sono arrivata alla fine, cosa che non posso dire di altre letture che ho abbandonato perché davvero poco curate o mal scritte.
Concluderei dicendo che, anche se si tratta di un genere leggero, ci sono penne in grado di gestirlo molto bene e dare al lettore in cerca di una storia morbida un libro che lo faccia fuggire dalla realtà e una lettura piacevole. Per me con “Bed & Breakfast and Books” però non è stato così.
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“Bed & Breakfast and Books” di Frida Skybäck, Giunti editore.