I libri di Riccardo

“Sulla riva del mare” Abdulrazak Gurnah, Premio Nobel 2021: recensione libro

“Preferirei di no” disse lui, e sorrise.
Lo fissai un momento per esserne sicuro. “Bartleby” dissi.

Quante storie di autorevoli sconfitte si intravedono in filigrana nella vita di un rifugiato, quanta dignità può celare un silenzio, un silenzio da contrapporre alla violenza del mondo? E quanti libri e quante storie ha potuto comprare, dai britannici che se ne andavano, quel rifugiato, prima di diventare tale e raggiungere quelle storie su un’isola lontana e ritagliarsi una fettina di mare che potrebbe stare tutta in una tazza di tè… una fettina di mare buona a poco, buona solo a rimarcare le differenze con ben altro mare e ben altra isola.

Quante e quanti.

In quanti meravigliosi libri la letteratura ha piazzato sulla scacchiera acerrimi nemici e ci ha narrato di rese dei conti, magari tra le mura di un castello, magari come ne “Le Braci” di Marai? Qui il castello è un modesto appartamentino rimediato da Rachel, giovane donna ostinata che forse avrebbe potuto salvare anche Lo Scrivano, ma il finale sarà altrettanto coerente, altrettanto elegante, modesto, quasi eroico, un modesto eroico epico finale da Bartleby preferirei dire.

Sulla riva del mare, di Abdulrazak Gurnah, Nobel Letteratura 2021

Saleh Omar sbarca a Gatwick da Zanzibar e non conosce una parola d’inglese, ma potrebbe leggere e citare Melville in lingua originale. Ha sessantacinque anni e sembra ormai destinato a inutili passeggiate mattutine tra dozzinali negozi di mobili. Ma Saleh, prima di partire, si è impossessato di qualcosa d’importante e quel qualcosa non gli lascerà “preferire di no”, quel qualcosa lo riporterà a fissare se stesso negli occhi del passato: il passato suo, quello altrui, e quello post coloniale della sua isola. Un Bartleby a cui non è consentito fare il Bartleby, e un odio cui non è consentito rinascere dalle proprie ceneri, perché anche odi e rivalse sono endemici, troppo ingombranti per il modesto bagaglio di chi dovrà accontentarsi di un asciugamano e di un modesto angolino di mondo.

Un romanzo anteposto in ristampa ad altre opere del Premio Nobel dello scorso anno, preferito anche al più noto “Il Disertore”. Una scelta felice da parte di Teseo perché consente al grande pubblico italiano di accostarsi alla narrativa di Gurnah attraverso la lettura di un romanzo che trasuda la profonda e universale poetica dell’esistenza, la provvisorietà dei sentimenti e l’evanescenza dei ricordi. Un romanzo che, col suo penetrante profumo di oud-al-qamari, incanterà molti lettori attenti, molti lettori disponibili a cercare se stessi in personaggi così lontani, e forse proprio per questo, così paradigmatici e così simili a ognuno di noi.

“Sulla riva del mare” di Abdulrazak Gurnah, Premio Nobel per la Letteratura 2021, edizioni La Nave di Teseo. I libri di Riccardo

Riccardo Gavioso

Nasce a Torino nel 1959, dove si laurea in Giurisprudenza. Ma ormai incerto su chi fossero i buoni e i cattivi, e pur ritenendo il baratto una forma di scambio decisamente più evoluta del commercio, da allora è costretto a occuparsi di quest’ultimo. Inevitabile, quindi, che l’alienazione professionale lo spinga tra le braccia di una penna e che la relazione, pur tra alti e bassi, si protragga per diversi anni. Poi, deluso in egual misura da quel che si pubblica e da quel che non si pubblica, smette di scrivere narrativa e si occupa di giornalismo collaborando con diverse testate di rilievo e creando un blog che arriva a incuriosire diecimila lettori al giorno. Torna alla narrativa con Arpeggio Libero con cui pubblica attualmente. Ha ottenuto diversi riconoscimenti per i suoi racconti. Nel 1997 è stato finalista al Premio Internazionale di Narrativa “ Il Prione ”.

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