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“Robinson Crusoe” di Daniel Defoe: recensione libro

Robinson Crusoe

“E questa riflessione io consiglio a coloro che, nel momento della sciagura, sono pronti a gridare “Non vi è dolore grande come il mio!”. Riflettano in quali casi più tristi si trovano gli altri; e che se la Provvidenza avesse voluto, avrebbero potuto stare ancora peggio.” -Robinson Crusoe

Citazioni che più ho apprezzato del libro:

-“Da allora ho fatto spesso questa considerazione: quanto, cioè, sia incoerente ed assurda l’indole umana nello stabilire i princìpi che ci dovrebbero razionalmente guidare. Non si ha vergogna della colpa, ma del pentimento; non ci vergogniamo di un’azione che ci merita giustamente la fama di stolti, ma di un ravvedimento che ci farebbe guadagnare invece la nomea di saggi.”

-“E come tutti gli uomini, quando si augurano condizioni diverse da quelle in cui vivono, dovrebbero pensare che a tale mutamento potrebbero essere costretti dal cielo, e convincersi in tal modo che erano più felici prima.”

-“Ma la prosperità è spesso l’origine delle più gravi sciagure per chi ne abusa, e questo fu il mio caso.”

-“Tutti i mali dovrebbero venire considerati assieme al bene che è in loro e al peggio che potrebbe sopravvenire.”

-“Quando l’uomo arriva a scoprire il senso reale delle cose, troverà nella liberazione dalle sue colpe una gioia infinita, ben maggiore che la liberazione da una qualsiasi afflizione.”

-“Adesso sapevo, benché fosse troppo tardi, quanto sia stolto cominciare un lavoro prima di averne valutata la mole, e misurata la proporzione tra le nostre forze e la sua realizzazione.”

-“E infatti noi non riconosciamo la nostra vera condizione se non quando ci troviamo in uno stato peggiore, né valutiamo ciò che abbiamo se non quando ci manca.”

-“Molte volte nel corso della nostra vita il male da cui cerchiamo più di difenderci e che, quando ne siamo colpiti, ci appare oltremodo terribile, diventa il mezzo o l’origine della nostra liberazione, e il solo aiuto a sollevarci dalla sventura in cui siamo caduti.”

-“Spesse volte ciò che è occasione di salvezza per un uomo è motivo di rovina per un altro.”

Trama di “Robinson Crusoe”

Robinson Crusoe, pubblicato nel 1718, è uno dei primi romanzi della narrativa inglese. Daniel Defoe, ispirandosi a una storia vera, racconta le peripezie di Robinson Kreutznaer, detto Crusoe, che, desideroso di avventura e di libertà, decide di lasciare la famiglia e abbandonare gli agi della vita borghese. All’età di soli 19 anni, parte quindi in cerca di fortuna, imbarcandosi da York su una nave diretta ai Tropici, ma il destino gli è avverso. Dopo un naufragio e la prigionia presso i pirati, Robinson Crusoe riesce a fuggire e approda in Brasile, dove acquista una piantagione. Ripartito alla volta della Guinea, per la tratta degli schiavi, naufraga ancora e si ritrova, unico superstite di tutto l’equipaggio, su un’isola presso le foci del fiume Orinoco. Completamente solo, si adatta alla nuova vita, utilizzando oggetti e attrezzi recuperati dalla nave incagliata e affrontando disagi e pericoli. Cattura un pappagallo parlante, unica compagnia per molto tempo; scrive un diario in cui racconta le sue avventure; si dedica alla lettura della Bibbia; libera ed educa il prigioniero di una tribù di cannibali, a cui dà il nome di Venerdì e che diviene suo servitore e compagno.

“Robinson Crusoe” di Daniel Defoe: recensione libro

Finalmente sono qui a recensire questo libro! Dico finalmente perché era dalla seconda media che avevo intenzione di affrontare questa lettura, ma mi era sempre parsa troppo difficile per la mia età. Alla fine, ho trovato il coraggio non solo di iniziarla, ma di portarla a termine.

Il libro…

Robinson Crusoe non è semplicemente un libro o una storia, è un’avventura, un viaggio, una scoperta. Si può definire un po’ come un “libro-diario” dal momento che si tratta di una narrazione in prima persona in cui il protagonista racconta tutto ciò che gli accade prima e dopo il suo naufragio sull’isola deserta. Posso inoltre dire di aver apprezzato maggiormente questa lettura grazie all’edizione di cui disponevo, provvista infatti di molteplici raffigurazioni delle varie vicende narrate nel corso delle pagine (che potete visualizzare in questa recensione).

Significati e chiavi di lettura…

Questo libro, oltre a farci comprendere e scoprire le condizioni e i modi di agire di un uomo in una situazione disperata, ci permette anche di fare un viaggio nel passato e comprendere gli usi e i costumi di alcuni differenti popoli, tra cui inglesi, spagnoli ed altri.

Penso sia necessario, durante questa lettura, prendersi del tempo tra un capitolo e l’altro in modo da rendere anche chiara l’idea del “tempo che passa” che nella storia pare passare davvero velocemente, ma che poi in realtà è completamente l’opposto.

Ciò che ho apprezzato…

Di questo libro ci sono due cose che mi hanno particolarmente affascinata: la costruzione e l’ingegno di quest’uomo con lo scopo di perseguire una vita comunque tranquilla e per quanto possibile “agiata” e la sua ricerca spirituale con il suo successivo avvicinamento a Dio. Entrambi questi due fattori si legano a quello che è lo spirito di sopravvivenza che porterà l’uomo a cercare nelle sue invenzioni comodità e sicurezza e in Dio protezione, compagnia e speranza.

Questa storia dona ad ogni lettore degli insegnamenti fondamentali per quanto apparentemente “lontani” dalla nostra realtà quotidiana. Vi ho lasciato, a tal proposito, in questa recensione, alcune citazioni che mi hanno fatto riflettere notevolmente su differenti temi.

Come al solito niente spoiler…

Non vi dirò cosa succede alla fine del libro, né tantomeno quanto tempo dura la permanenza di quest’uomo sulla sua isola perché erano personalmente informazioni che non conoscevo neanche io e che mi è piaciuto scoprire via via leggendo. So che si tratta di un grande classico, ma magari, come me, non tutti conoscono perfettamente la storia e desidero dunque che tutti siano capaci di godersi il viaggio al 100% esattamente come ho fatto io.

Vi aspetto nei commenti del mio post su Instagram per conoscere i vostri pensieri a riguardo!

Biografia dell’autore

Daniel Defoe era uno scrittore britannico vissuto tra il 1660 e il 1731. Egli nacque in una modesta famiglia di un borgo londinese ma, durante l’età adulta, cercò di far fortuna attraverso una serie di piccole attività. Sposò la figlia di un ricco mercante e ricevette una cospicua dote. Più avanti, però, finì in bancarotta e fu arrestato. Durante uno dei suoi arresti iniziò a scrivere il romanzo Fortune e sfortune della famosa Moll Flanders che verrà pubblicato nel 1722. Pochi anni prima, e precisamente nel 1719, scrisse il suo romanzo più celebre, considerato il capostipite dei romanzi d’avventura: Robinson Crusoe.  

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Mi chiamo Lara, ho 22 anni. Amo leggere e scrivere. Scrivo recensioni per il puro piacere di farlo e per condividere con chi mi legge le emozioni che i libri sanno trasmettere. Qui di seguito trovate il link della mia pagina Instagram dedicata per l'appunto a questa mia passione: https://instagram.com/la.biblioteca.di.laris?utm_source=qr&igshid=MzNlNGNkZWQ4Mg%3D%3D

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