“La vita davanti a sé” di Romain Gary: recensione libro

La vita davanti a sé, di Romain Gary.

Principi attivi:

Momo “forse” dieci anni, una vita davanti a sé e nessuna dietro.
Il suo attaccapanni trasformato in amico che, per motivi religiosi, non può avere un volto.
Madame Rosa, vecchia prostituta ebrea, sopravvissuta ad Auschwitz, ma vittima di se stessa e dei fantasmi del nazismo. Abbandonato il marciapiede, ha trasformato il suo appartamento al sesto piano, sempre più inaccessibile, causa peso ed età, nell’asilo più scalcinato della periferia di Parigi.
Una Belleville multietnica che cancella il suo grigiore con i colori sgargianti dei completi dei protettori e il suo degrado con quelli tenui di una solidarietà che non conosce compiacimento né barriere di razza o religione.

Effetti collaterali:

Stupore per la creazione di un linguaggio e di una struttura di pensiero assolutamente innovativi e in grado di regalare al lettore uno dei bambini più indelebili della letteratura mondiale.
Alterazione della vista, con la possibilità che sulla retina si fissi l’immagine del bambino mentre tiene per mano e fissa con tenerezza quel che resta di una vecchia prostituta quasi calva riuscendo a riconoscere la bella ragazza con i capelli rossi della foto appesa al muro.

Consigliato per favorire:

La comprensione di come il collasso di un’esistenza possa trasformarsi nella costruzione di una vita, e di come il processo possa sublimarsi in quello che siamo soliti chiamare compassione umana.

Controindicazioni:

Sconsigliato a chi mostri ipersensibilità per una società multietnica e la preferenza per un’educazione del tutto convenzionale.

Posologia:

In quanto capolavoro, da assumere a intervalli regolari.
Attenzione: può creare dipendenza!

Campione gratuito:
” Forse gli incubi sono solo i sogni quando invecchiano ”

Il libro si può trovare anche col nome di Emile Ajar, altro pseudonimo di Romain Kacew. Con questo pseudonimo era uscito quando la critica dava per finito lo scrittore, e con questo la critica, ignara, lo acclamò come astro nascente della letteratura francese.
Quindi Gary, che morì suicida, prese per i fondelli gli accademici di Francia e fu il solo autore a poter vantare due Goncourt, massimo premio letterario transalpino, attribuibile una sola volta.

“La vita davanti a sé” di Romain Gary, edizioni Neri Pozza. I libri di Riccardo

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