“In caso di disgrazia” di Georges Simenon: uno dei romanzi più sorprendenti dell’autore belga

Se possedete qualche nozione di fisica e astronomia, non vi sarà difficile pensare alla scrittura di Georges Simenon come a un buco nero. La densità dei suoi romanzi, nonostante gli appena undici giorni che sembra impiegasse a scriverli, è straordinaria, ampiamente in grado di condensare la vita dei suoi protagonisti, e dei personaggi che li contornano, in poco più di un centinaio di pagine, ma con un peso letterario di difficile calcolo.

In caso di disgrazia di Georges Simenon

Non fa eccezione la vita del brillante e cinico avvocato Lucien Gobillot, a tal punto pragmatico da intestare una pratica a se stesso per utilizzarla “in caso di disgrazia”, come dicono saggiamente quelli che mettono soldi da parte nel caso le cose andassero male. Magari nel caso che un Principe del Foro finisse per invidiare la vita di una coppia di clochard che emergono da un mucchio di stracci colorati sotto le arcate di Pont-Marie e che il nostro Principe osserva dalle finestre della sua confortevole dimora parigina, sorpreso da una complicità che gli è sempre sembrata una chimera, almeno fino al giorno che…

Dicevamo del cinico Gobillot, dal viso di rospo e gli occhi a palla, come gli dicevano a scuola, pronto a ingoiare senza rimorsi chiunque si frapponga tra lui e la sua realizzazione professionale, sociale e sessuale. Ma il destino sembra volergli offrire, sia pur a carissimo prezzo, una possibilità di parziale riscatto, se non altro, nell’impietoso confronto con gli algidi personaggi che lo circondano.

Un romanzo, tra i più sorprendenti ed erotici del grande maestro belga, costruito con una precisione micrometrica e in grado in appena qualche ora di lettura di compendiare la vita di numerosi personaggi con un’accuratezza che, come si diceva all’inizio, vi lascerà a bocca aperta.

Chiuso il libro la potrete anche chiudere… cosa? …ma la bocca!

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“In caso di disgrazia” di Georges Simenon, Adelphi Edizioni. I libri di Riccardo