Libri in pillole

“La rampicante” di Davide Grittani: recensione libro

Riccardo è l’unico figlio maschio della famiglia Graziosi: a 15 anni si imbatte per casualità in un documento con il quale scopre di essere stato adottato, trovando così finalmente una spiegazione a quel rapporto sbilenco e privo di affetto che lo lega ai suoi genitori, che porta in dote un senso di alienazione che lo accompagnerà anche da grande.

L’incontro con Sara, colei che diventerà sua moglie, non rasserena Riccardo: il suo rapporto con il padre e con la sorellastra diventa sempre più teso, ancor di più nel momento in cui Sor Cesare, un uomo di malaffare, avrà bisogno di un trapianto di organi per superare la sua malattia.

A rompere lo squilibrio tra Riccardo e il mondo esterno arriva Edera, la bambina “difettosa”, che sente le voci nella testa, figlia di una ex bidella che tutti considerano una scema. Edera è la bambina rampicante, che “risorge se la estirpano, ricresce se la tagliano, reagisce se la umiliano”. È la bambina che si legherà indissolubilmente a Riccardo e Sara, e che rappresenterà per il protagonista l’unico modo per riscattare la sua posizione di estraneità rispetto al mondo circostante.

Un romanzo ambientato nelle Marche, scritto con uno stile elegante e ricercato, una narrazione scorrevole che incolla il lettore alle pagine, che coinvolge nonostante la storia sia cruda, sofferta. Un’opera che affronta tematiche delicate, come l’adozione, il trapianto di organi, l’inclusione e l’esclusione sociale, lasciando tanti spunti di riflessione.

“La rampicante” di Davide Grittani, edizioni LiberAria. Libri in Pillole.

Alessandro Oricchio

Dottorando in studi politici Sapienza Università di Roma, speaker di Teleradiostereo, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe.

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