Un libro tra le mani

“Nostalgia” di Ermanno Rea, recensione: Un libro tra le mani

“NOSTALGIA”, di Ermanno Rea

La storia di per sé è molto bella: è la storia di una fuga e di un ritorno, di un amore ancestrale per le proprie origini, di un’amicizia naufragata nella paura, nel silenzio e nella distanza.
È la storia di una comunità che cerca un riscatto sociale, e di coloro che lottano affinché questo possa accadere.

Ma io ho faticato tanto per portare a termine questo romanzo.
Il perché non lo so bene neanche io…
Dalla prima all’ultima pagina la narrazione mantiene un unico tono, nessun guizzo, nessuna vibrazione improvvisa, un grigiore costante che mi ha avvolta e che ha continuato a ripetermi sempre la stessa cosa, con una modulazione di voce pacata, direi quasi rassegnata, anche nei momenti in cui la storia avrebbe dovuto provocare emozioni forti, commozione, rabbia… e invece nulla.

Ti racconto una storia…

Anche perché l’autore ci dice subito, già nel primo rigo, come si concluderà la storia, quindi a quel punto, non è più importante il cosa accadrà, ma il come sarà raccontato, no?
E la storia ci viene raccontata da un personaggio a cui è stata a sua volta raccontata.
Forse in questo passaggio di mani si è dispersa la mia emozione…

Non che io non abbia percepito le doti narrative di Ermanno Rea, sapeva scrivere, eccome, ma evidentemente in questo libro (non ho letto altro di suo, quindi non so se questa è la sua cifra stilistica costante) lo ha fatto viaggiando a delle frequenze che non sono le mie, e il suo sentire non mi è arrivato come avrei voluto.
Sì, sto per pronunciare il classico “non sei tu, sono io“, ma è proprio così!

Rione, amore mio

Una cosa molto molto bella però l’ho trovata e, forse, vale tutta la lettura: la dichiarazione d’amore dell’autore per il rione Sanità di Napoli, descritto in ogni sua intimità, piega e anfratto.

P.s.: Ho visto il film di Martone, e posso dire che questo è uno dei rari casi in cui il film è meglio del libro, per me.

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“Nostalgia” di Ermanno Rea, Feltrinelli editore . Un libro tra le mani.

Antonella Russi

Nata a Taranto, classe '76. Lettrice per passione, da sempre.

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