Classifiche speciali

Dieci libri per regalare l’amore a San Valentino

Anna Karenina – Lev Tolstoj

Dite quello che volete, ma nessuno ha mai parlato d’amore come Tolstoj. Pescate un sentimento, c’è. Scegliete uno stato d’animo, c’è. Decidete un qualunque momento in una qualunque storia d’amore anche moderna, e nella storia di Anna è sicuramente successo ed è stato puntualmente ben descritto. L’innamoramento, l’attrazione fisica, il tradimento, la chimica, il fallimento, il rancore, la delusione, la crisi, gli ultimi singulti, la pazzia, la redenzione: moderno come pochi, spietato e dolce insieme, insopportabile da tollerare e sicura fonte di sofferenza, ma è una sofferenza buona. L’empatia per Anna ci conduce attraverso una caduta che le classi dell’alta società russa ottocentesca ben conoscono, quella dell’adulterio e dell’ipocrisia: ma Anna – che ha conosciuto il suo gentile carnefice proprio durante il viaggio che doveva riconciliare una parte della sua famiglia già “caduta” – osa innamorarsi, concedersi di sfidare quanto la tollerante borghesia sovietica non considera accettabile. Ed è questa società assurda, che preferisce vedere ma non sapere, il vero cattivo della storia, non il marito Karenin e il suo tiepido affetto, non l’amante Vronsky e la sua sfrontatezza, e di sicuro non Anna, colpevole solo di aver combattuto e perso – ma combattuto! – ogni sua battaglia: il matrimonio, la maternità, l’amore, la società, e infine i suoi stessi demoni, nell’epilogo forse più famoso del mondo. 

Non una parola di troppo, non una di meno; mai giudice, mai boia, né compiaciuto, né morboso. Sempre dove deve essere, puntuale sul dolore, sulla circolarità, sul valore. L’unico aggettivo che può descrivere la penna di Tolstoj è “esatta”, in qualunque senso vogliate intenderlo: tutto ciò che c’era da esigere dalla drammaturgia amorosa, è qui. 

Io ho letto la traduzione della Luporini, ma ammetto di essere di parte perché mi piacciono le atmosfere un po’ datate delle traduzioni del Novecento. Scegliete l’edizione che preferite, che tanto prima o poi tutte le case editrici portano ad Anna.

“Questa pace non la conosco e non posso darvela. L’amore sì […] ma non vedo possibilità di pace, né per me, né per voi.”

Anna Karenina” di Lev Tolstoj, edizioni Feltrinelli

Articoli

Pagina precedente 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Ali

Leggo, scrivo, parlo, ma soprattutto parlo. E poi leggo e scrivo.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio