“Specchio delle mie brame” di Maura Gancitano: recensione libro

«Specchio, servo delle mie brame: chi è la più bella del reame?». La celebre frase del primo lungometraggio animato, firmato Disney del 1937 Biancaneve (dalla fiaba popolare, resa nota dai fratelli Grimm), riecheggia a partire dal titolo, Specchio delle mie brame, un eclettico itinerario tra filosofia, antropologia, psicologia e ricerca scientifica.

In Specchio delle mie brame, Maura Gancitano ci racconta come, quando, a opera di chi e perché la bellezza sia diventata ossessione, malattia, mito irraggiungibile. La scrittrice e filosofa lo fa analizzando come non sia mai esistita una rappresentazione unitaria della bellezza fino a tracciare un sentiero per cercare di uscire da quella che descrive come “prigione”.

Quale bellezza?

Nel tentativo di “riempire di nuovo di senso la parola bellezza”, Maura Gancitano ci accompagna in un viaggio che attraversa pubblicità, esercizio del potere, moda, medicina, chirurgia estetica, body shaming, social network, pregiudizi e discriminazioni, per citare solo alcuni dei temi importanti trattati. Il fine ultimo è quello di esortare lettrici e lettori ad approfondire il tema per cercare di comprendere il mito, ri-posizionarsi e ripensare la bellezza guardandola attraverso nuovi occhi e nuove lenti.

Il messaggio è chiaro e inequivocabile: nonostante possa sembrare semplice ricordarsi che le immagini che ci vengono proposte siano modificate, che gli standard e i modelli siano sbagliati e che ogni persona sia unica e irripetibile, in realtà le recenti ricerche dimostrano che tutto ciò non è sufficiente.

Come evadere, dunque, dalla “prigione della bellezza”? Probabilmente iniziando con il leggere questo libro colmo di interessanti e stimolanti spunti di riflessione che ci offre la chiave per uscire dalla “gabbia dorata in cui non ci rendiamo conto di essere rinchiusi”.

“La bellezza oggi è qualcosa di ben preciso a cui adeguarsi: un certo modo di vestire, di mangiare, di parlare, di camminare. Non si tratta di una questione puramente estetica, ma di una tecnica politica di esercizio del potere. In altre parole, di una gabbia dorata in cui non ci rendiamo conto di essere rinchiusi”.

“Specchio delle mie brame” di Maura Gancitano, SUPER ET OPERA VIVA, Giulio Einaudi editore. Ci salverà la bellezza. 

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