Perché bisogna leggere i 7 libri esclusi dalla cinquina del Premio Strega 2021 [Audio]

Come di consueto sono 7 i libri esclusi dalla cinquina del Premio Strega che hanno accarezzato il sogno di arrivare alla finalissima del prestigioso premio letterario. Il 10 giugno scorso, infatti, l’ultima votazione ha sancito quale sarà la cinquina dei libri che concorreranno all’assegnazione del Premio Strega 2021, che si terrà al Museo Etrusco di Villa Giulia il prossimo 8 luglio.

Questo il totale dei voti espressi il 10 giugno, che determinato i finalisti alla LXXV edizione del premio:

Questi, invece, i voti ottenuti dagli altri 7 libri in gara, esclusi dalla finale: Lisa GinzburgCara pace (Ponte alle Grazie) 141 votiTeresa CiabattiSembrava bellezza (Mondadori) 139 votiMaria Grazia CalandroneSplendi come vita (Ponte alle Grazie) 126 votiRoberto VenturiniL’anno in cui a Roma fu due volte Natale (SEM) 85 votiGiulio MozziLe ripetizioni (Marsilio) 67 votiDaniele PetruccioliLa casa delle madri (Terrarossa) 66 votiAlice UrciuoloAdorazione (66thand2nd) 61 voti.

Tuttavia, nonostante la delusione, i 7 libri esclusi dalla finalissima del Premio Strega 2021 sono tutti da leggere. Il perché? Ce lo spiega Alidaria nelle sue audio recensioni!

I 7 libri esclusi dalla cinquina del Premio Strega 2021

 

 

Maria Grazia Calandrone, Splendi come vita (Ponte alle Grazie)

 

“Una storia cruda e vera, una storia che ha partorito un dolore che se solo attecchisse in malo modo si trasformerebbe in cattiveria e cecità, e che invece Maria Grazia Calandrone ha saputo trasformare in parole e poesia, come una perla che emerge dal buio più nero. Solo chi riesce a trattenere fiato e pazienza e amore, nonostante la “follia” delle cose, può scrivere e vivere con la fierezza e la dignità elegante dell’autrice.

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Splendi come vita” di Maria Grazia Calandrone, edizioni Ponte alle Grazie

 

L’audio recensione del libro a cura di Alidaria: 

 
 

Teresa Ciabatti, Sembrava bellezza (Mondadori)

7 libri esclusi premio strega 2021

La sua scrittura è schietta, scarna, veloce, a volte caotica, ma capace, a suon di graffi, di farti arrivare nel profondo, di farti sentire il bruciore della pelle graffiata. Io con lei mi sento sprofondare nelle umane debolezze, nelle fragilità, nell’irrisolto che, in un modo o nell’altro, appartiene a tutti. “E siamo noi”. Solo che noi tentiamo in tutti i modi di nasconderlo, lei lo scrive. Lei è la dimostrazione di come ognuno di noi riesca a contenere in sé tante cose disarmoniche. Spaiate. Asimmetriche.

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Sembrava bellezza” di Teresa Ciabatti, edizioni Mondadori

L’audio recensione del libro a cura di Alidaria: 


Lisa Ginzburg, Cara pace (Ponte alle Grazie)

7 libri esclusi premio strega 2021

Vuoti da colmare e assenze che rimbombano nella quotidianità della vita di Nina e Maddalena che crescono unite da fili invisibili. Non possono essere più diverse: una responsabile, misurata e ordinata e l’altra perennemente agitata, ribelle, distruttiva. Crescono alla ricerca di un equilibrio, di un senso da dare ad una famiglia spezzata. Lo fanno correndo nel parco di Villa Pamphili a Roma e poi continueranno a cercare il loro posto nel mondo una a Parigi e l’altra a New York.

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Cara pace” di Lisa Ginzburg, edizioni Ponte alle Grazie

L’audio recensione del libro a cura di Alidaria: 


Giulio Mozzi, Le ripetizioni (Marsilio)

7 libri esclusi premio strega 2021

Questo libro di Giulio Mozzi è un romanzo che riesce a coinvolgere e a parlare di noi, senza che l’autore passi, come accade spesso nella narrativa contemporanea, attraverso la cronaca. Il legame che ci connette l’uno l’altro, racconta Mozzi, è una particolare forma di violenza, interna alla nostra coscienza: può sfociare nel gesto aggressivo o imboccare il sentiero dell’amore. Il romanzo di Mozzi è infatti un romanzo di amore e violenza, di tradimento e di quelle “ripetizioni” che danno, a ciascuno di noi, il senso della realtà. (Pietro Gibellini)

Le ripetizioni” di Giulio Mozzi, edizioni Marsilio.

L’audio recensione del libro a cura di Alidaria: 


Daniele Petruccioli, La casa delle madri (TerraRossa)

7 libri esclusi premio strega 2021

La casa delle madri è una storia familiare, dolente, dal passo meditato, mai isterico. L’ambiente, poco esplorato di questi tempi, è quello della borghesia colta. Sarabanda, vitale, femminista, ricca e coraggiosa sposa Speedy, eterno ragazzo, bello e inquieto. Rimane incinta di due gemelli, ma al momento del parto qualcosa va storto. Ernesto ed Elia sono identici, ma diversi. Ernesto in particolare è diverso da tutti, ma Sarabanda non vorrà mai ammetterlo. Elia cresce inseguito da quel mantra, “bada a tuo fratello”, Ernesto, crescendo, gonfia il suo impaccio in una rabbia autolesionista. Fin quando la sua malattia finalmente verrà diagnosticata. (Elena Stancanelli)

La casa delle madri” di Daniele Petruccioli, edizioni Terrarossa.

L’audio recensione del libro a cura di Alidaria: 

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Alice Urciuolo, Adorazione (66thand2nd)

“Adorazione è un romanzo sulla complessità dell’adolescenza che attrae e respinge, esattamente come i caratteri dei ragazzi che danno vita alle vicende raccontate, come i luoghi dove tutto avviene, la provincia di Latina, Pontinia, terre nuove, paesi con una storia appena principiata. Alice Urciuolo intesse il suo esordio attorno a un’estate vissuta intensamente, la stagione che più si addice ai ragazzi e alla loro passione. Diana, Vera, Giorgio e Vanessa, sono gli attori di una vicenda che ha il suo nucleo piantato nel passato: l’omicidio di una loro amica, Elena, per mano del suo fidanzato. A distanza di un anno, il gruppo di amici tenta di uscire dalla tragedia e di gettarsi a capofitto in quel che più desidera: crescere. Sperimentarsi. Anche a costo di soffrire e far soffrire”. (Daniele Mencarelli)

Adorazione” di Alice Urciolo, edizioni 66thand2nd

L’audio recensione del libro a cura di Alidaria: 

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Roberto Venturini, L’anno che a Roma fu due volte Natale (SEM)

“Con il romanzo di Roberto Venturini L’anno che a Roma fu due volte Natale (SEM), ci troviamo di fronte a un dramma dall’inizio alla fine con al centro però la sorpresa di una grande scena dai rapidi lampi di comicità. Non un paradosso, ma una tecnica combinatoria che fa della narrazione di Venturini una vera e propria miscela di generi, dove la tragedia si combina al grottesco. Il tutto armonizzato dalla fitta trama di rimandi, citazioni, metafore e analogie strappate al caos della contemporaneità, e dalla rutilante società dell’immagine fatta di televisione, pubblicità, politica, star system”. (Maria Pia Ammirati)

L’anno che a Roma fu due volte Natale” di Roberto Venturini, edizioni Sem.

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