Damon Galgut ha vinto il Man Booker Prize 2021. Lo scrittore di origini sudafricane (è originario di Pretoria) si aggiudica il prestigioso premio dopo essere già riuscito a entrare in shortlist nel 2003 e nel 2010.
Romanziere e autore teatrale, è al suo nono romanzo ed era il favorito per la vittoria del Booker Prize di quest’anno. “The Promise” racconta la storia e il declino di una famiglia sudafricana nell’arco di quattro decenni, a partire dall’epoca dell’apartheid.
Il romanzo arriva anche nelle librerie italiane con il titolo “La promessa” per edizioni E/O.
L’importanza del Man Booker Prize
Il Man Booker Prize è uno dei premi letterari di maggiore prestigio su scala mondiale, secondo solo al Nobel per la letteratura probabilmente.
Ed è anche uno di quelli che mette in campo il maggior importo in denaro: 50mila sterline per il vincitore, quasi 60mila euro. Una cifra importante, soprattutto se paragonata ai 5mila che vengono assegnati in Italia al vincitore del premio Strega, o ai 10mila di chi vince il Campiello.
Oltre al premio in denaro, il Man Booker frutta al vincitore numerosi contratti di traduzione, oltre a contratti per trasporre l’opera in vari adattamenti cinematografici e televisivi. Si tratta quindi di un importante booster di notorietà per autori che, spesso, sulla scia di questa vittoria, finiscono per essere estremamente apprezzati dal pubblico, continuando ad avere successo anche a distanza di anni, creandosi anche un importante seguito di affezionati.
Come da prassi, tutti i romanzi selezionati per il Man Booker Prize 2021 (in tutto 158 nell’edizione in corso) sono stati pubblicati nel corso dell’anno appena trascorso tra l’ottobre 2020 e il settembre 2021, in Inghilterra o Irlanda.
È stato rimosso ormai il criterio geografico (quello che prevedeva la partecipazione di soli autori britannici o provenienti dal Commonwealth. Al di là di ciò, i criteri, o meglio le regole, per poter candidare un libro al Booker Prize non sono affatto semplici.
La shortlist 2021
Tra tutti i libri in gara, solo sei approdano nella shortlist dei finalisti.
Quest’anno i fortunati erano:
- “The Promise” di Damon Galgut autore sudafricano.
- “The Fortune Man” di Nadifa Mohamed, scrittrice di origini britannico-somale
- “A Passage North” di Anuk Arudpragasam, autore dello Sri Lanka.
- “Great Circle” di Maggie Shipstead scrittrice statunitense
- “No One is Talking About This” di Patricia Lockwood, autrice statunitense
- “Bewilderment” di Richard Powers, anche lui statunitense
Solo tre di questi titoli sono attesi per il momento in Italia: si tratta di “The Promise”, pubblicato dalla E/O; “Bewilderment” e “A Passage North” tradotti e portati sul nostro mercato, invece, da La Nave di Teseo.