Perché si dice Spam e qual è il significato e l’origine del vocabolo? Ve lo spieghiamo di seguito.
Il vocabolo Spam, conosciuto da tutti gli utenti possessori di un account di posta elettronica, in realtà nacque con un significato che non aveva niente a che vedere con il mondo di internet: non si riferiva, dunque, alla posta indesiderata, né alle pubblicità ingannevoli, bensì alla carne in scatola.
Spam, infatti, è la crasi di Spiced Ham, ed era il nome di una marca di carne in scatola speziata di scarsissima qualità, un prodotto alimentare lanciato sul mercato nel 1937 dalla società statunitense Hormel Foods. Negli anni immediatamente successivi, in particolare modo durante la II guerra mondiale, queste scatolette di carne furono distribuite tra le truppe americane e quelle alleate.
Come si apprende dal sito Encyclopedia, “più precisamente, nell’anno 1937, la società americana “Hormel Foods” avviava la vendita, sul vasto mercato statunitense, di un prodotto alimentare a base di carne tritata di qualità non propriamente eccelsa. I consumatori statunitensi, tuttavia, si rifiutavano, inizialmente, di acquistare il poco appetitoso prodotto; per tale motivo, allo scopo di evitare possibili perdite finanziarie, il proprietario della corporation in questione, Mister Hormel, lanciò una massiccia campagna pubblicitaria, reclamizzando su larga scala il prodotto; egli ottenne, tra l’altro, un importante contratto per la fornitura della suddetta carne in scatola all’Esercito e alla Marina statunitensi”.
George Orwell nel suo celebre romanzo 1984, che iniziò a scrivere nel 1948, descriveva lo Spam come “pezzi di carne rosa”, dando una connotazione piuttosto disgustosa alla carne contenuta nella scatoletta.
Nel 1970 la BBC, all’interno del 25° episodio della nota serie televisiva britannica “Monty Python’s Flying Circus”, trasmise uno sketch comico in cui un cameriere elencava a un cliente tutte le pietanze a base di Spam offerte dal ristorante, recitando così un menù monotematico: l’effetto fu la ripetizione all’infinito della parola Spam che, da quel momento, iniziò a esserre associata all’informazione fastidiosa.
Perché si dice Spam oggi
Il sito Encyclopedia Karspersky riporta che “l’utilizzo del termine “spam” nella sua nuova accezione (messaggi di posta elettronica non richiesti o indesiderati, e-mail “spazzatura”), è stato introdotto, per la prima volta, nel 1993. Richard Dephew, amministratore di Usenet, la nota rete mondiale composta da server interconnessi tra loro (adibiti alla raccolta di news, post e messaggi), aveva elaborato un programma che, il 31 marzo del 1993, causò erroneamente l’invio di decine e decine di messaggi identici nell’ambito del newsgroup . I destinatari di tali insistenti ed inopportuni messaggi trovarono immediatamente un termine alquanto efficace ed appropriato per definire gli stessi, ovvero “spam”.
È anche possibile determinare la data in cui ebbe luogo uno dei primi mass mailing di spam: il 12 aprile dell’anno 1994, lo studio legale Canter & Siegel – per mezzo di un programmatore appena assunto, autore di un software tutt’altro che sofisticato – utilizzò proprio la rete Usenet per disseminare messaggi pubblicitari in gran quantità, attraverso i quali venivano offerti servizi di natura piuttosto dubbia e controversa: tale evento può essere indubbiamente classificato come l’inizio vero e proprio dello spam commerciale.
Al giorno d’oggi, il termine “spam” (al pari dei vocaboli da esso derivati – “spammare”, “spammer”, etc.), risulta ampiamente utilizzato soprattutto nell’ambito del lessico che caratterizza la posta elettronica, nonostante i prodotti a base di carne in scatola fabbricati dalla “Hormel Foods” – aventi tale denominazione – siano tuttora in vendita negli Stati Uniti”.