Un po’ Agatha Christie, un po’ Jane Austen, Miss Bee e il fantasma dell’ambasciata di Alessia Gazzola è il terzo romanzo dell’autrice con protagonista Beatrice Bernabò, Miss Bee, giovane ragazza italiana molto vivace e ribelle, trapiantata a Londra al seguito del padre, professore universitario.
Beatrice, Beatrice, capitano tutte a te!
Detective improvvisata, appassionatissima di paralumi e abilissima a cacciarsi nei guai, in questo nuovo capitolo della saga si trova a lavorare presso l’ambasciata italiana: un lavoro prestigioso e stabile, con il quale il padre Leonida Bernabò spera di sistemare almeno per un po’ la sua secondogenita che gli dà tanti grattacapi. Eppure, anche stavolta Beatrice si troverà coinvolta, suo malgrado, in intrighi e misteri.
Dopo un ricevimento in onore di una delegazione italiana in arrivo direttamente da Firenze, a cui prendono parte diverse vecchie conoscenze di Bee, tra cui il visconte Julian Lennox – per il quale prova sentimenti molto forti – cominciano ad accadere in ambasciata una serie di fatti strani e non inspiegabili, che farebbero pensare alla presenza… di un fantasma! Quando la situazione precipita, però, entra in scena un’altra vecchia conoscenza di Beatrice, Archer Blackburn, ispettore capo della polizia, e la ragazza finisce, ancora una volta, al centro delle indagini e delle trame d’amore, con buona pace del papà.
Alessia sì, ma anche Alice, Costanza, Beatrice…
Spesso sottovalutata o relegata dai lettori un po’ snob nella nicchia della letteratura femminile, Alessia Gazzola ha saputo conquistare con i primi due capitoli di questa nuova saga anche i lettori più scettici. Complice sicuramente l’elegante e colorata grafica scelta dalla casa editrice Longanesi, la sapiente calendarizzazione editoriale – che ha dato il tempo ai lettori di affezionarsi alla nuova protagonista, ma senza farli attendere troppo tra un’uscita e l’altra – e una ambientazione efficacissima: le atmosfere retrò dell’Inghilterra anni ’20 e l’avvento del fascismo in Italia, presentate dall’autrice con credibilità e leggerezza, come il genere richiede (anzi come il crossover tra generi richiede, perché qui siamo ufficialmente a cavallo tra il giallo storico e il romance) hanno dato una marcia in più alla scrittura, rendendo la trama accattivante per un pubblico davvero ampio.
Eppure, più di tutto, ancora una volta è l’ennesima azzeccatissima protagonista femminile a conquistare il lettore. Beatrice “Miss Bee” Bernabò, che abbiamo imparato così bene a conoscere nei primi due capitoli della saga a lei dedicata (Il cadavere in biblioteca e Il principe d’inverno) si distingue per il suo carico di giovinezza ribelle, intuito e immancabili amori sbagliati. È una protagonista impulsiva, brillante, a cui ci si affeziona subito. Spregiudicata e in anticipo sui tempi, certamente, ma credibile nel suo femminismo ante litteram, che la posiziona di diritto tra le strong female character che piacciono tanto oggi.
La formula potrà essere sempre la stessa, ma sicuramente è vincente, soprattutto in un momento storico in cui, specialmente in Italia, sono tornati prepotenti i romanzi di genere (gialli e noir in testa) ed è al suo massimo la fascinazione per il romance e per le atmosfere da romanzo in costume, un po’ Bridgerton, un po’ Downtown Abbey.
D’altra parte, Alessia Gazzola, autrice amatissima e seguitissima sui social, animatrice del #gazzybookclub – gruppo di lettura online in cui si passa senza colpo ferire da Romana Petri a Rebecca Yarros – ha più volte dimostrato di non essere spaventata dal mescolare i generi e i registri. Forse è proprio questo che piace dei suoi libri e soprattutto delle sue protagoniste, che hanno conquistato i cuori dei lettori e – spesso – anche il piccolo schermo. Dopo Alice de L’allieva, infatti, anche la serie dedicata a Costanza è sbarcata in tv. E chissà che presto non tocchi anche a Beatrice Bernabò.
“Miss Bee e il fantasma dell’ambasciata” di Alessia Gazzola, Longanesi, 2025. Approfondimenti