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“La grande sete” di Erica Cassano: un esordio letterario sorprendente

Sorprendente romanzo d’esordio per la scrittrice originaria di Maratea e formatasi alla scuola Holden, apprezzatissima dalla critica. La grande sete di Erica Cassano, edizioni Garzanti, è stato accolto molto favorevolmente dalla critica che ha sottolineato la delicatezza della sua scrittura e allo stesso tempo la profondità della voce narrante. A questa infatti viene affidato il compito di tratteggiare l’affresco vivido di una collettività femminile alla cui ombra si costruisce l’individualità forte e indipendente della protagonista. 

L’oro di Napoli? Nel 1943 era l’acqua!

Il romanzo, di stampo storico, è ambientato a Napoli nel 1943. Una Napoli senza acqua dopo che l’acquedotto è saltato, fatto esplodere dai tedeschi. In molti si ammassano a Chiaia sperando di riuscire a dissetarsi grazie agli impianti di dissalazione artigianale costruiti sulla spiaggia.
Unica oasi felice, la casa della ventenne Anna, la cui famiglia è arrivata a Napoli da Genova: qui dai rubinetti l’acqua sgorga ancora. Una fila silenziosa e interminabile di donne si staglia davanti al portone a chiedere un aiuto, lo stretto indispensabile. Sono gli occhi di Anna a raccontare le quattro giornate di Napoli, gli occhi di una ragazza che di fronte a questa implacabile sete materiale sente stringersi la gola, arsa a sua volta dalla sete. È una sete diversa, una sete di futuro. 

Costretta dalle circostanze (la guerra che incombe, una realtà fatta di difficoltà e macerie), deve abbandonare il suo sogno di studiare, per rimboccarsi le maniche e dare una mano alla famiglia. Dopo la scomparsa del padre si trovano tutti in seria difficoltà: la madre è incapace di uscire dal suo guscio di dolore, la sorella e il nipote sono malati. Anna prende le responsabilità familiari su di sé e inizia a lavorare come dattilografa nella base americana di Bagnoli. Entra così in contatto con un’umanità nuova, persone che vengono da una terra lontana e intrigante che profuma di aspettative e promesse. Una terra che, ora non sembra più così lontana, soprattutto dopo aver conosciuto Kenneth, un soldato di cui Anna si innamora.

Sete di rinascita, per liberarsi senza dimenticare

La forza di questa storia e della sua protagonista risiede, sicuramente, tra le altre cose nell’ambientazione e nell’inquadramento storico. Non è certo la prima volta che il fascino di Napoli, e della Napoli degli anni della guerra e dell’immediato dopoguerra, conquistano l’immaginario letterario;; tuttavia in La grande sete la Cassano insegue questa fascinazione fortemente suggestionata dalla storia della nonna e del suo diario, a cui dichiaratamente si ispira per la sua meravigliosa protagonista Anna. Un percorso per certi versi simile a quello che già aveva portato la Giannone a scrivere il bestseller La portalettere, romanzo di grandissima fortuna e dalla potente protagonista femminile. 

La forza di Anna e della sua storia sta tutta nella voce e nella sua caratterizzazione, nella capacità di Cassano di portarci nei suoi pensieri, di farci stare con lei nei suoi sentimenti e nelle sue aspirazioni. La grande sete del titolo è reale e metaforica allo stesso tempo: Anna ha sete di vita, di scoperte, di riscatto e di libertà, pur portando su sé il peso della responsabilità. Allo stesso tempo, ha la forza di chi crede in se stessa e sa che scappare non è la soluzione. Come quella che è diventata la sua città, Napoli, anche lei si vuole salvare da sola, con le sue forze. È una protagonista forte, appassionata, di quelle che ti rimangono impresse. Ti ci affezioni mentre le vedi crescere e avanzare nel più classico dei romanzi di formazione: la vita.

Come Anna, anche l’autrice Erica Cassano ha una grande “sete” di vita: scrive il suo romanzo lasciandosi ispirare da un piccolo bottino di foto e scritti lasciati dalla nonna. Ci piace immaginarli sbucati fuori dal classico baule, quello di una volta, custode di corredi, di sogni, di verità mai dette. La sua intraprendenza l’ha premiata e ci ricorda che osare e avere il coraggio di farsi ascoltare ci ripaga sempre dei nostri sforzi.

La grande setedi Erica Cassano, Garzanti, 2025. Approfondimenti

Redazione

Redazione della pagina web www.thebookadvisor.it

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