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“La catastrofica visita allo zoo”di Joël Dicker: il ritorno del maestro

Gran successo per La catastrofica visita allo zoo di Joël Dicker, che si discosta dalle tinte cupe e dalle trame complesse delle precedenti opere. Il maestro del thriller torna infatti in libreria con un romanzo che spiazza i suoi lettori più accaniti per contenuti, stile e atmosfere. Pur rimanendo a tutti gli effetti una storia di indagine, ci porta nel mondo – a volte altrettanto assurdo e imprevedibile – dei bambini.  

Un mistero, anzi no, un intrigo, anzi, un gruppo di bambini speciali!

Anche in questo breve romanzo, come in tutte le opere di Dicker, c’è un enigma da risolvere, un mistero e, ovviamente, qualcuno che indaga per risolverlo. In questo caso si tratta della piccola Josephine e del suo sgangherato gruppo di amici: dopo l’allagamento della loro scuola per bambini speciali, il villino dei Picchi Verdi, si trovano improvvisamente a dover frequentare gli spazi della scuola vicina, quella dei bambini “normali”. Convinta sin da subito che l’allagamento della sua scuola sia sospetto, Josephine decide di scoprire il colpevole. Innesca così un crescendo di avventure e disastri che porteranno, appunto, alla catastrofica visita allo zoo della Vigilia di Natale. La bambina sembra saperne molto, e ora i suoi genitori sono decisi a scoprire di più.

Esiste un thriller per famiglie? Forse sì…

L’operazione letteraria che mette in atto Dicker nel suo ultimo romanzo è ambiziosa, ma precisa e ben architettata; questo sebbene a un primo sguardo la copertina dell’edizione italiana possa trarre in inganno e farci pensare comunque a un giallo a tinto fosche, creando una particolare suggestione e aspettativa di inquietudine. La catastrofica visita allo zoo, però, è un libro volutamente per tutti, come spiega lui stesso: “Riconciliare le persone, permettere loro di incontrarsi, di ritrovarsi. È questo il vero potere della letteratura. Con La catastrofica visita allo zoo ho cercato di scrivere un libro che potesse essere letto e condiviso da tutti i lettori, chiunque essi siano e ovunque si trovino”. Per far questo, pur mantenendo il suo tipico ritmo narrativo incalzante, Dicker sceglie di raccontare l’intera vicenda in prima persona dal punto di vista di Josephine. Con la sua voce da bambina racconta questa famigerata visita allo zoo donando al racconto un tono ingenuo e ironico allo stesso tempo; qui si gioca sin dal titolo sul doppio registro iperbolico/umoristico, con quel termine – “catastrofica” – che ha risvolti e interpretazioni molteplici.  

Mancano completamente dall’opera i contenuti espliciti e la violenza – a cui l’autore ci aveva abituato a partire da La verità su caso Harry Quebert. Essendo lo stile narrativo semplice (forse fin troppo), l’opera è chiaramente adatta e leggibile anche dai lettori più piccoli… ma, come tutte le favole che si rispettino – per quanto possano essere rivisitate in chiave contemporanea – anche La catastrofica visita allo zoo ha diversi livelli di lettura. Non può essere catalogato semplicisticamente come un libro per ragazzi. Le tematiche affrontate sono quelle tipiche della grande letteratura del genere (la diversità, l’inclusione, la democrazia tanto per citarne alcuni); come già ci aveva già insegnato Antoine de Saint-Exupéry, con semplicità e leggerezza è possibile riflettere su temi universali e complessi, perché ogni generazione può riempire la letteratura dei significati e delle riflessioni più adatte.

Per quanto sia sicuramente troppo presto per sbilanciarsi e qualificare La catastrofica visita allo zoo di Joël Dicker come un’opera eterna al pari de Il piccolo principe, di sicuro ha fatto ottimi numeri sin dalla sua uscita. Nella prima settimana ha venduto 44.000 copie, ottenendo il primo posto assoluto in classifica e confermando così l’interesse non solo del pubblico più giovane, ma anche di quello adulto.

La catastrofica visita allo zoo” di Joël Dicker, La Nave di Teseo, 2025. Approfondimenti.

Redazione

Redazione della pagina web www.thebookadvisor.it

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