Dieci libri per sperare in un futuro migliore

Quali sono i libri da leggere per sperare in un futuro migliore? In questo articolo troverete i 10 libri da leggere per sperare in un futuro migliore, consigliati dai lettori del gruppo Facebook The Book Advisor. I dieci titoli più votati nel sondaggio sono quelli che troverete di seguito. Consigli dei lettori, per lettori.

Se dieci libri da leggere per sperare in un futuro migliore non sono sufficienti e volete saperne ancora di più, basterà cliccare qui sul sondaggio per scoprire quali sono stati gli altri titoli proposti e votati dai lettori del gruppo Facebook The Book Advisor. 

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Ecco la lista dei dieci libri da leggere per sperare in un futuro migliore. 


Mio fratello rincorre i dinosauri – Giacomo Mazzariol

Ho inserito “Mio fratello rincorre i dinosauri” di Giacomo Mazzariol perché ci racconta l’inclusione di un bambino con sindrome di Down e lo fa, senza patetismi, attraverso gli occhi di un altro bambino: suo fratello. L’inclusione, quella vera, passa dall’educazione e dalla sensibilizzazione di tutti noi, nessuno escluso. Per questo “mio fratello rincorre i dinosauri” mi fa credere nella possibilità di un futuro migliore! (Damilia Termini)

Descrizione

Hai cinque anni, due sorelle e desidereresti tanto un fratellino per fare con lui giochi da maschio. Una sera i tuoi genitori ti annunciano che lo avrai, e che sarà speciale. Tu sei felicissimo: speciale, per te, vuol dire «supereroe». Gli scegli pure il nome: Giovanni. Poi lui nasce, e a poco a poco capisci che sí, è diverso dagli altri, ma i superpoteri non li ha. Alla fine scopri la parola Down, e il tuo entusiasmo si trasforma in rifiuto, addirittura in vergogna. Dovrai attraversare l’adolescenza per accorgerti che la tua idea iniziale non era cosí sbagliata. Lasciarti travolgere dalla vitalità di Giovanni per concludere che forse, un supereroe, lui lo è davvero. E che in ogni caso è il tuo migliore amico. Un romanzo di formazione in cui non c’è nulla di inventato, che stupisce, commuove, diverte e ha conquistato il cuore di centinaia di migliaia di lettori.

“Mio fratello rincorre i dinosauri” di Giacomo Mazzariol, edizioni Einaudi. 

 

Il giardino dei Finzi-Contini – Giorgio Bassani

Ho scelto “Il giardino dei Finzi-Contini” un classico di Giorgio Bassani perché: Per quanto si possa scansare la realtà, nasconderla, celarla in un mondo favolistico, ritorna a bussare alla nostra porta. Attualissimo per ricordare o riaggiornare il nostro mondo odierno sulla deriva dei totalitarismi. (Carmelo Torrenti)

Descrizione

Pochi romanzi italiani del Novecento sono entrati così profondamente nel cuore dei lettori come Il giardino dei Finzi-Contini, un libro che è riuscito a unire emozioni private e storia pubblica, convogliandole verso un assoluto coinvolgimento narrativo. Un narratore senza nome ci guida fra i suoi ricordi d’infanzia, nei suoi primi incontri con i figli dei Finzi-Contini, Alberto e Micòl, suoi coetanei resi irraggiungibili da un profondo divario sociale. Ma le leggi razziali, che calano sull’Italia come un nubifragio improvviso, avvicinano i tre giovani rendendo i loro incontri, col crescere dell’età, sempre più frequenti. Teatro di questi incontri, spesso e volentieri, è il vasto, magnifico giardino di casa Finzi-Contini, un luogo che si imbeve di sogni, attese e delusioni. Il protagonista, giorno dopo giorno, si trova sempre più coinvolto in un sentimento di tenero, contrastato amore per Micòl. Ma ormai la storia sta precipitando e un destino infausto sembra aprirsi come un baratro sotto i piedi della famiglia Finzi-Contini.

“Il giardino dei Finzi-Contini” di Giorgio Bassani, edizioni Feltrinelli. 

Cronache da Dinterbild – Peppe Millanta

I libri di Millanta (Vinpeel degli orizzonti e Cronache da Dinterbild) ricordano che abbiamo un superpotere, quello dello stupore. Più sono le persone con quel potere, più il futuro sarà migliore. (Paola Mazzon)

Descrizione

Lo spin-off del luminoso romanzo Vinpeel degli orizzonti, con le ironiche, surreali, meravigliose storie dei personaggi che hanno popolato il mondo di Vinpeel

«È la storia della preparazione di un viaggio, di una fuga, che poi non è altro che una sorta di trasloco esistenziale, da Dinterbild, un luogo dove ci rifugiamo quando la nostra vita sembra incepparsi, e la vita vera, dove tutto può ancora accadere. Felicità compresa.» – Peppe Millanta


Nel villaggio di Dinterbild non c’è più nessuno. Sono rimasti soltanto Ned e il signor Biton. Aspettano che il mare porti le conchiglie giuste. Sono le conchiglie che dentro hanno le storie di tutti gli amici che hanno deciso di partire verso l’Altrove. Ned ha un piano, folle, l’unico possibile: vuole usarle per costruire qualcosa. In una cornice narrativa fatta di dialoghi, maree, attese e speranze, le pagine si popolano dei racconti custoditi dal mare. Sono teneri, divertenti, dolorosi, parlano di occasioni perdute, di attimi di felicità scivolati tra le dita, di coincidenze misteriose che segnano i destini. E mentre le storie spuntano dalle pagine, gli unici due abitanti lavorano al loro progetto, capiscono di non essere soli, e che Dinterbild è un crocicchio di esistenze. Non gli resta che scoprire come e se riusciranno a lasciare il misterioso villaggio.

“Cronache da Dinterbild” di Peppe Millanta, edizioni Neo.

La conquista della felicità – Bertrand Russell

Ho proposto “La conquista della felicità” di B. Russell perché in un dato momento mi ha aiutato a ridimensionare il mio ego, e fatto riflettere molto sull’importanza dell’umiltà, dell’essenziale e delle relazioni interpersonali di qualità. (Dino Maccari)

Descrizione

«Oso sperare che qualcuno, in mezzo alla moltitudine di uomini e di donne che soffrono di infelicità senza goderne, possa trovare qui diagnosticato il suo caso e, in pari tempo, qualche suggerimento sul metodo da seguire per guarirne. È nella convinzione che, mediante sforzi ben indirizzati, molti infelici possano liberarsi della loro infelicità e diventare felici, che ho scritto questo libro.»

“La conquista della felicità” di Bertrand Russell, edizioni Tea.

Ogni cosa è illuminata – Jonathan Safran Foer

Descrizione

Con una vecchia fotografia in mano, un giovane studente ebreo americano intraprende un viaggio in Ucraina alla ricerca della donna che (forse) ha salvato suo nonno dai nazisti. Ad accompagnarlo sono il coetaneo ucraino Alex, della locale agenzia «Viaggi Tradizione», suo nonno – affetto da una cecità psicosomatica ma sempre al volante della loro auto – e un cane puzzolente. Il racconto esilarante, ma a tratti anche straziato, del loro itinerario si alterna a una vera e propria saga ebraica, che ripercorre la storia favolosa di un villaggio ucraino dal Settecento fino alla distruzione avvenuta a opera dei nazisti. Un viaggio immaginoso aggrappato ai fili della memoria, fili impregnati di vita vera, storie d’amore, vicende tragiche e farsesche. Un modo tutto nuovo di rileggere il passato per illuminare il nostro presente.

“Ogni cosa è illuminata” di Jonathan Safran Foer, edizioni Guanda.

Viola e il Blu – Matteo Bussola

Descrizione

Questa è la storia di Viola, una bambina che gioca a calcio, sfreccia in monopattino e ama vestirsi di Blu. Viola i colori li scrive tutti con la maiuscola, perché per lei sono proprio come le persone: ciascuno è unico. Ma non tutti sono d’accordo con lei, specialmente gli adulti. Tanti pensano che esistano cose ‘da maschi’ e cose ‘da femmine’, ma Viola questo fatto non l’ha mai capito bene. Così un giorno decide di chiedere al suo papà, che di lavoro fa il pittore e di colori se ne intende. È maggio, un venerdì pomeriggio, il cielo è azzurrissimo e macchiato di nuvole bianche, il papà è in giardino che cura le genziane. Le genziane hanno un nome da femmine, eppure fanno i fiori Blu. Però ai fiori, per fortuna, nessuno dice niente. Non è come con le persone, pensa Viola. Un fiore va bene a tutti così com’è… In questa storia, ispirata dalle conversazioni con le sue figlie, Matteo Bussola indaga gli stereotipi di genere attraverso gli occhi di Viola, una bambina che sa già molto bene chi è e cosa vuole diventare. Un racconto per tutti, che celebra la forza della diversità e l’importanza di crescere nella bellezza e nel rispetto delle sfaccettature che la vita ci propone. Una storia dedicata a tutti quelli che vogliono dipingere la propria vita con i colori che preferiscono.

“Viola e il blu” di Matteo Bussola, edizioni Salani.

La vita davanti a sé – Romain Gary

Descrizione

Il pomeriggio del 3 dicembre del 1980, Romain Gary si recò da Charvet, in place Vendôme a Parigi, e acquistò una vestaglia di seta rossa. Aveva deciso di ammazzarsi con un colpo di pistola alla testa e, per delicatezza verso il prossimo, aveva pensato di indossare una vestaglia di quel colore perché il sangue non si notasse troppo. Nella sua casa di rue du Bac sistemò tutto con cura, gli oggetti personali, la pistola, la vestaglia. Poi prese un biglietto e vi scrisse: «Nessun rapporto con Jean Seberg. I patiti dei cuori infranti sono pregati di rivolgersi altrove». L’anno prima Jean Seberg, la sua ex moglie, l’attrice americana, l’adolescente triste di Bonjour tristesse, era stata trovata nuda, sbronza e morta dentro una macchina. Aveva 40 anni. Si erano sposati nel 1962, 24 anni lei, il doppio lui. Il colpo di pistola con cui Romain Gary si uccise la notte del 3 dicembre 1980 fece scalpore nella società letteraria parigina, ma non giunse completamente inaspettato. Eroe di guerra, diplomatico, viaggiatore, cineasta, tombeur de femmes, vincitore di un Goncourt, Gary era considerato un sopravvissuto, un romanziere a fine corsa, senza più nulla da dire. Pochi mesi dopo la sua morte, il colpo di scena. Con la pubblicazione postuma di Vie et mort d’Emile Ajar, si seppe che Emile Ajar, il romanziere più promettente degli anni Settanta, il vincitore, cinque anni prima, del Goncourt con La vita davanti a sé, l’inventore di un gergo da banlieu e da emigrazione, il cantore di quella Francia multietnica che cominciava a cambiare il volto di Parigi, altri non era che Romain Gary. «Venti anni prima di Pennac e degli scrittori dell’immigrazione araba, ecco la storia di Momo, ragazzino arabo nella banlieu di Belleville, figlio di nessuno, accudito da una vecchia prostituta ebrea, Madame Rosa» (Stenio Solinas). È la storia di un amore materno in un condominio della periferia francese dove non contano i legami di sangue e le tragedie della storia svaniscono davanti alla vita, al semplice desiderio e alla gioia di vivere. Un romanzo toccato dalla grazia, in cui l’esistenza è vista e raccontata con l’innocenza di un bambino, per il quale le puttane sono «gente che si difende con il proprio culo», e «gli incubi sogni quando invecchiano».

“La vita davanti a sé” di Romain Gary, edizioni Neri Pozza.

Manodopera – Diamela Eltit

Ho inserito Manodopera di Diamela Eltit perché è un libro che fa riflettere molto e perché penso possa essere molto utile per risvegliare la coscienza dei lavoratori, dato che affronta con molta efficacia un argomento delicato come quello del lavoro. (Alessandro Oricchio)

Descrizione

L’anonimo dipendente di un supermercato racconta le sue giornate tra i corridoi e gli scaffali, descrive il feticismo delle merci, il controllo sui corpi, gli effetti inesorabili di un mondo dove tutto si vende e si compra. Ad accompagnarlo ci sono altre voci, più riconoscibili: Isabel, Gloria, Enrique, Gabriel, Sonia, Andrés, Pedro, conviventi forzati di uno spazio che non può dirsi casa, dove l’empatia della condivisione è soppiantata dalle logiche ciniche della sopravvivenza, dove ciò che conta è la tirannia del contratto, l’oscenità del turno, il licenziamento di massa, l’occhio implacabile del supervisore; dove il corpo è l’ultimo vestigio di un’irreversibile degradazione. Manodopera offre una cruda, eppure profondamente realistica, lettura del sistema di produzione neoliberale, interpretando in filigrana le sue perversioni. Con una prosa visionaria, incalzante, allegorica, Diamela Eltit immerge il lettore in un universo estremo capace di incarnare le molteplici sfumature della violenza, della degenerazione e dello svilimento del mondo del lavoro.

“Manodopera” di Diamela Eltit, edizioni Polidoro.

Sulle ali degli amici – Pietro Del Soldà

Propongo questo libro di filosofia perché l’amicizia come diceva Aristotele “è il cemento della polis. Del Soldà ha scritto un libro in cui il tema dei rapporti e delle relazioni viene affrontato dal punto di vista molto attuale. Si parla degli antichi e dei social. Di vita e di amicizia. (Roberta Frugoni)

Descrizione

Siamo sempre più soli e chiusi in noi stessi, i contatti con gli altri sono frammentari e raramente esprimono quel che siamo davvero. La società alimenta ogni giorno l’ossessione per un Io ipertrofico e narcisista e per un Noi escludente e aggressivo. In questo scenario l’amiciza può agire come un’apertura, un dispiegamento d’ali in grado di elevarsi al di sopra delle piccole esigenze quotidiane, delle paure che paralizzano, della pigrizia che ci toglie slancio, delle false identità che nascondono il nostro volto e le passioni profonde. Perché ciò avvenga, però, bisogna coglierne l’essenza. L’amicizia non è solo un volersi bene, non si esaurisce in quel legame semplice fatto di calore, affetto, vicinanza, aiuto reciproco e voglia di divertirsi insieme. È molto di più: è il gioco più serio, quello che finalmente, come dice Aristotele, «ci fa sentire che esistiamo». Per capire la natura complessa dell’amicizia dobbiamo confrontarci con alcune voci della filosofia, a partire da Socrate e dal suo incessante tuffarsi nella relazione che ci pone le domande decisive: il legame tra amici nasce dalla somiglianza, dall’avere abitudini e radici in comune o è la diversità ad attrarci? Perché Socrate dice che «amico è il bello»? In che senso l’amicizia può sconfiggere la morte e farci amare la natura? Perché per Aristotele è «il cemento della polis» e per Montaigne è un mélange senza regole né obblighi? La sua vera dimensione, oggi, è l’infinito viaggiare di Álvaro Mutis? Pietro Del Soldà ci accompagna nell’incontro con filosofi e poeti, visioni e voci che ci fanno ripensare il mondo come un campo di gioco, in cui rispondere al nostro bisogno di senso e diventare migliori insieme agli altri.

“Sulle ali degli amici. Una filosofia dell’incontro” di Pietro Del Soldà, edizioni Marsilio.

Golem – Lorenzo Ceccotti

Letto la settimana scorsa, Golem ti fa tirare un sospiro di sollievo. Futuristico ma non troppo, un fumetto con tavole piene di colori e improvvisi nero pece. Un contrasto altissimo che si legge anche nella storia. (Ylenia Ceccarelli)

Descrizione

Satira sociale sugli estremi del capitalismo, parabola politica sulla fine delle economie mondiali, esperimento visuale di narrazione a fumetti senza limiti grafici, distopia sulla conquista del mondo da parte delle nanomacchine, Golem è il primo romanzo grafico lungo di Lorenzo Ceccotti, in arte LRNZ, apprezzatissimo illustratore e industrial designer. Nascosti nei disegni di questa storia ci sono elementi narrativi segreti, rilevabili solo con un’apposita App gratuita, che nei mesi successivi all’uscita del volume completeranno l’affresco socio-narrativo della storia con contenuti multimediali inediti realizzati appositamente e disseminati, nascosti nel web dall’autore. Un libro memorabile, in un’edizione da mozzare il fiato.

“Golem” di Lorenzo Ceccotti, edizioni Bao Publishing.

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