Dieci libri per ridere

Quali sono i dieci libri per ridere? In questo articolo troverete i 10 libri da leggere per ridere, consigliati dai lettori del gruppo Facebook The Book Advisor. I dieci titoli più votati nel sondaggio sono quelli che troverete di seguito. Consigli dei lettori, per lettori.

Se dieci libri da leggere per ridere non sono sufficienti e volete saperne ancora di più, basterà cliccare qui sul sondaggio per scoprire quali sono stati gli altri titoli proposti e votati dai lettori del gruppo Facebook Book Advisor: vi anticipiamo che ne sono stati segnalati ben 56!

Ecco la lista dei dieci libri da leggere per ridere! 


Tre uomini in barca – Jerome K. Jerome

Il classico dei classici: tre uomini in barca. Un libro che mi diede da leggere papà da ragazzina, ancora oggi a pensare certi capitoli sorrido. (Ba Savio)

“Tre uomini in barca” di Jerome K. Jerome: comicità elegante, intelligente, sottile, sempre attuale. (Alessandro Maxia)

Tre uomini in barca lo lessi ancora a scuola e mi piacque molto, spiritoso al punto giusto, ne conservo un pallido ma simpatico ricordo. (Miria Fornasari)

Descrizione

All’interno della vastissima produzione narrativa, saggistica, teatrale di Jerome K. Jerome (circa sessanta opere), solo “Tre uomini in barca” (1889) e, in misura di poco minore, il suo “seguito”, “Tre uomini a zonzo” (1900), hanno goduto di una fama ininterrotta e universale. Osteggiato dalla critica “seria” del suo tempo, Jerome sopravvive e gode oggi di ottima salute anche nel nostro Paese (finora, la saga dei tre uomini è comparsa in Italia in almeno 25 traduzioni differenti). I “segreti” di Jerome sono tanti: la maestria e la varietà delle sue invenzioni umoristiche; il miracolo di un moralismo mai pedante, neppure quando ci pone dinanzi a uno specchio in cui riconosciamo istantaneamente le nostre follie quotidiane, il suo humour tanto proverbialmente “inglese” quanto ricco di una presa sanamente concreta ed epicurea sulla vita.

“Tre uomini in barca” di Jerome K. Jerome, edizioni Newton Compton.

Bar Sport – Stefano Benni

Descrizione

Ci sono bar e bar e poi c’è il Bar Sport che tutti li accomuna e li fonde in un solo paradigmatico universo, in una sola grande scena di umanità raccolta sotto la fraterna insegna come intorno a un fuoco, intorno al calore di un’identità minacciata.

Stefano Benni, con il suo Bar Sport, ha aperto la porta su un mondo che per tutti è diventato un luogo, anzi il luogo familiare per eccellenza. Il Bar Sport è quello dove non può mancare un flipper, un telefono a gettoni e soprattutto la “Luisona”, la brioche paleolitica condannata a un’esposizione perenne in perenne attesa del suo consumatore. Il Bar Sport è quello in cui passa il carabiniere, lo sparaballe, il professore, il tecnnico (proprio così, con due n) che declina la formazione della nazionale, il ragioniere innamorato della cassiera, il ragazzo tuttofare. Nel Bar Sport fioriscono le leggende, quella del Piva (calciatore dal tiro portentoso), del Cenerutolo (il lavapiatti che sogna di fare il cameriere) e delle allucinazioni estive. Vagando e divagando Benni ha scritto la sua piccola commedia umana, a cui presto aggiungerà un nuovo capitolo. Ebbene sì, Bar Sport è vivo, è ancora vivo.

“Bar Sport” di Stefano Benni, Edizioni Feltrinelli.

Zia Mame – Patrick Dennis

Ho pensato a Zia Mame perché è riuscita in una rara impresa per me, ovvero farmi amare un libro che fa ridere. Generalmente non sono libri che rientrano nelle mie letture abituali, ma la mia grande “socia” di letture Elena Amato me lo ha cosi condigliato che ho ceduto e mi sono dovuta ricredere. Magari può succedere anche ad altri scettici come me. (Claudia Innocenti)

Zia Mame, già aggiunto da Claudia Innocenti, a me è piaciuto davvero molto: l’ho trovato fresco, allegro, simpatico, scritto in maniera molto fluida. Libro che mi ha fatto sorridere parecchio. (Alessandro Oricchio)

 Voto Zia Mame che ho letto con piacere e che mi ha fatto sinceramente ridere. (Angela Finelli)

Descrizione

Immaginate di essere un ragazzino di undici anni nell’America degli anni Venti. Immaginate che vostro padre vi dica che, in caso di sua morte, vi capiterà la peggiore delle disgrazie possibili, essere affidati a una zia che non conoscete. Immaginate che vostro padre – quel ricco, freddo bacchettone poco dopo effettivamente muoia, nella sauna del suo club. Immaginate di venire spediti a New York, di suonare all’indirizzo che la vostra balia ha con sé, e di trovarvi di fronte una gran dama leggermente equivoca, e soprattutto giapponese. Ancora, immaginate che la gran dama vi dica “Ma Patrick, caro, sono tua zia Mame!”, e di scoprire così che il vostro tutore è una donna che cambia scene e costumi della sua vita a seconda delle mode, che regolarmente anticipa. A quel punto avete solo due scelte, o fuggire in cerca di tutori più accettabili, o affidarvi al personaggio più eccentrico, vitale e indimenticabile e attraversare insieme a lei l’America dei tre decenni successivi in un foxtrot ilare e turbinoso di feste, amori, avventure, colpi di fortuna, cadute in disgrazia che non dà respiro – o dà solo il tempo, alla fine di ogni capitolo, di saltare virtualmente al collo di zia Mame e ringraziarla per il divertimento.

“Zia Mame” di Patrick Dennis, edizioni Adelphi.

Guida galattica per gli autostoppisti – Douglas Adams

Ho aggiunto Guida Galattica per Autostoppisti che oltre ad essere simpatico, può anche essere molto utile! Never say never and bring a towel. (Donatella Gioia Maina)

Guida Galattica per Autostoppisti è uno spasso, ti porta a zonzo per l’universo, con rapporti causa-effetto esilaranti. (Ilaria Sperti)

Con La guida galattica avevo letteralmente le lacrime agli occhi! La gente che mi guardava leggere probabilmente pensava fossi pazza. (Benedetta Iussig)

Descrizione

Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell’estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c’è un piccolo e insignificante sole giallo. A orbitargli intorno, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, si trova un minuscolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive da credere ancora che gli orologi da polso digitali siano un’ottima invenzione. Quel pianeta sta per essere distrutto, per lasciare il posto a una gigantesca circonvallazione iperspaziale… Nata da una fortunata serie radiofonica trasmessa dalla BBC, la pentalogia di Adams con le irriverenti e surreali avventure di Arthur Dent e Ford Prefect, viaggiatori delle galassie, è un fenomeno di culto per molti lettori che qui possono trovare riuniti in un unico volume tutti i cinque romanzi.

“Guida galattica per gli autostoppisti” di Douglas Adams, edizioni Mondadori.

Il più grande uomo scimmia del pleistocene – Roy Lewis

Il più grande uomo scimmia del pleistocene , perché lo zio Vania è indimenticabile. (Giorgio Papalettera)

Descrizione

“Il libro che avete tra le mani è uno dei più divertenti degli ultimi cinquecentomila anni. Detto così alla buona, è il racconto comico della scoperta e dell’uso, da parte di una famiglia di uomini estremamente primitivi, di alcune delle cose più potenti e spaventose su cui la razza umana abbia mai messo le mani: il fuoco, la lancia, il matrimonio e così via. È anche un modo di ricordarci che i problemi del progresso non sono cominciati con l’era atomica, ma con l’esigenza di cucinare senza essere cucinati e di mangiare senza essere mangiati.” (Dalla presentazione di Terry Pratchett)

“Il più grande uomo scimmia del pleistocene” di Roy Lewis, edizioni Adelphi.

Arrangiati, malinconico – Diego De Silva

Descrizione

Semi-disoccupato, semi-divorziato, semi-felice. C’è solo una cosa che Vincenzo Malinconico sa fare al cento per cento: filosofeggiare. Mentre cammina per le strade di Napoli, mentre si ritrova con i colleghi che come lui non hanno nessuna voglia di lavorare, mentre entra nello studio di uno psicoterapeuta di cui si sente più medico che paziente, mentre assiste a un tragicomico reality in un supermercato, Vincenzo ha sempre un pensiero in testa. Anzi, una miriade di pensieri che lievitano e che, di deriva in deriva, vanno lontano, passando dall’amore alla giustizia, dal senso della vita a Sharon Stone, dai becchini al frigorifero che la sua nuova ragazza continua a riempirgli, fino alle canzoni di Raffaella Carrà. E proprio mentre seguiamo il filo dei suoi pensieri stravaganti e fuori luogo e i suoi tentativi di analisi fai-da-te, ci accorgiamo che De Silva con questa raccolta (“Non avevo capito niente”, “Mia suocera beve” e “Sono contrario alle emozioni”), non ci racconta soltanto le vicende tragicomiche di un avvocato anomalo ma ci porta in giro per un mondo e una società incomprensibili, e che Vincenzo Malinconico è la lente da cui guardare, lo strumento per capire dove stiamo andando.

“Arrangiati, malinconico” di Diego De Silva, edizioni Einaudi.

La sovrana lettrice – Alan Bennett

Descrizione

A una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di idee, la regina d’Inghilterra chiede al presidente francese se ha mai letto Jean Genet. Ora, se il personaggio pubblico noto per avere emesso, nella sua carriera, il minor numero di parole arrischia una domanda del genere, qualcosa deve essere successo. Qualcosa in effetti è successo, qualcosa di semplice, ma dalle conseguenze incalcolabili: per un puro accidente, la sovrana ha scoperto la lettura di quegli oggetti strani che sono i libri, non può più farne a meno e cerca di trasmettere il virus a chiunque incontri sul suo cammino. Con quali effetti sul suo entourage, sui suoi sudditi, sui servizi di security e soprattutto sui suoi lettori lo scoprirà solo chi arriverà all’ultima pagina, anzi all’ultima riga.

“La sovrana lettrice” di Alan Bennett, edizioni Adelphi.

La mia famiglia e altri animali – Gerald Durrell

La mia famiglia e altri animali di Durrell. Mi è piaciuto davvero tanto per l’ironia con cui l’autore descrive i componenti della sua famiglia e le loro vicende e avventure. Molto bello anche per le stupende descrizioni del luogo in cui il romanzo è ambientato: l’isola di Corfù. (Daniela Di Turi)

La mia famiglia ed altri animali.. impareggiabile humor inglese in una Grecia (Corfù) come non si trova più. (Patrizia Bai)

Descrizione

«Questa è la storia dei cinque anni che ho trascorso da ragazzo, con la mia famiglia, nell’isola greca di Corfù. In origine doveva essere un resoconto blandamente nostalgico della storia naturale dell’isola, ma ho commesso il grave errore di infilare la mia famiglia nel primo capitolo del libro. Non appena si sono trovati sulla pagina non ne hanno più voluto sapere di levarsi di torno, e hanno persino invitato i vari amici a dividere i capitoli con loro»: così Gerald Durrell presenta questo libro, uno dei più universalmente amati che siano apparsi in Inghilterra negli ultimi trent’anni. Ma il lettore avrà il piacere di scoprirvi anche qualcos’altro: la storia di un Paradiso Terrestre, e di un ragazzo che vi scorrazza instancabile, curioso di scoprire la vita (che per lui, futuro illustre zoologo, è soprattutto la natura e gli animali), passando anche attraverso avventure, tensioni, turbamenti, tutti però stemperati in una atmosfera di tale felicità che il lettore ne viene fin dalle prime pagine contagiato.

“La mia famiglia e altri animali” di Gerald Durrell, edizioni Adelphi.

Una cosa divertente che non farò mai più – David Foster Wallace

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Ho aggiunto il libro di David Foster Wallace, perché a mio avviso il climax creato dall’autore del libro è letteralmente esilarante, con tutte le fasi dell’evoluzione del suo reportage. Non anticipo nulla per evitare spoiler. (Alessandro Oricchio)

Una Cosa Divertente Che Non Farò Mai Più è un libro PERFETTO, ti intrattiene con le disavventure dell’autore e ti trascina nel disagio causato dalle sue fobie e manie messe a contatto con il turista medio americano. (Ilaria Sperti)

Naturalmente ho votato Una cosa divertente che non farò mai più perché adoro DFW, si ride con le lacrime ma si ride amaro Non dimenticherò mai il fantarmadio o il water ad alto tiraggio esistenziale. (Concetta Colonna)

Descrizione

Un capolavoro di comicità e virtuosismo stilistico con cui i lettori italiani hanno conosciuto il genio letterario di David Foster Wallace. Commissionatogli inizialmente come articolo per la prestigiosa rivista Harper’s, questo reportage narrativo da una crociera extralusso ai Caraibi – iniziato sulla stessa nave che lo ospitava e cresciuto a dismisura dopo innumerevoli revisioni – è ormai diventato un classico dell’umorismo postmoderno e al tempo stesso una satira spietata sull’opulenza e il divertimento di massa della società americana contemporanea.

“Una cosa divertente che non farò mai più” di David Foster Wallace, edizioni minimum fax.

Il fantasma di Canterville – Oscar Wilde

Il fantasma di Canterville, Oscar Wilde. Che dire di uno dei racconti più ironici di tutti i tempi? Un racconto che scherza con le antiche superstizioni e anche con la moderna innovazione. Aggiungiamoci pure la meravigliosa scrittura di Oscar Wilde e il gioco è fatto! Buona lettura e buone risate. (Lucia Pazzi)

Descrizione

Un ricco ministro americano, Hiram B. Otis, si trasferisce in Inghilterra e sceglie di abitare nell’antico castello di Canterville. Non si fa certo impressionare dalla leggenda che vuole il castello infestato da un vecchio fantasma, l’antico proprietario, Sir Simon, che uccise la moglie Lady Eleonore e scomparve nel nulla… “Il fantasma di Canterville” è una delle opere più conosciute e amate di Oscar Wilde, capolavoro di una scrittura al contempo raffinatissima e accessibile, intriso di ironia e di significati nascosti.

“Il fantasma di Canterville” di Oscar Wilde, edizioni Feltrinelli.

Dieci libri per ridere

Nei dieci libri da leggere per ridere scelti dai lettori del gruppo Facebook The Book Advisor, dunque, compaiono sia romanzi più datati che quelli recenti. Come detto nel cappello introduttivo all’articolo, per chi volesse approfondire la letteratura relativa ai libri divertenti è possibile ampliare la selezione consultando il sondaggio del gruppo, qui.

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